
Ciao

Altro giro, altra penna. Questa volta tocca alla Pelikan Golf Edition, un'edizione limitata del 1996 dedicata, incredibile dictu, al golf.
La penna è basata, come dimensioni, pennino e proporzioni, sulla souveran M800, pertanto tutto quello che è stato detto su queste pagine a proposito di tale penna si applica anche a questo esemplare.
Di questa linea sono state prodotte 4500 stilografiche, la mia è la numero 475, come si può notare dal numero inciso sul tappo.

Come al solito, prima di parlare delle cose importanti ("la vita, l'universo e tutto quanto") un paio di premesse

La penna mi è giunta mai inchiostrata e come a volte accade ( soprattutto ad una penna che non scrive da 16 anni), una volta provata (come ho avuto modo di dire altrove, per me sono da utilizzare anche le L.E.) scriveva malissimo. O meglio, nella scrittura lenta andava bene ma appena si accelerava un po' era tutto un saltare ed occorreva una pressione del pennino che non era sicuramente fisiologica.
Ho fatto tante prove, dal lavaggio completo a cercare di allontanare manualmente i rebbi che sembravano troppo adesi e altre piccole cose, ma alla fine i difetti rimanevano.
Decido quindi di rivolgermi all'Assistenza, sicuramente un importante parametro per valutare una Casa. Mando un'email per esporre il problema in modo molto dettagliato, mi rispondono il terzo giorno una riga, chiedendomi dove abito per indicarmi un riparatore convenzionato. Spiego che sono di Firenze ma che, essendo spesso in giro, non ho problemi a raggiungere altre locazioni. Silenzio radio per giorni e giorni. Rimando la mail, niente.
Mi si può dire tutto, che sono un'importante multinazionale con centinaia di mail al giorno, che ci possono essere stati disguidi etc, ma di tutto ciò al utente finale importa poco o nulla, quello che ho visto io è stata semplicemente una totale e perdurante mancanza di attenzione. Ovviamente aggiornerò questo post dovessero ricontattarmi, ma è passato talmente tanto tempo che ormai il mio giudizio sull'assistenza non può che essere insufficiente.
Allora sono andato dal Pennaio , il quale si è messo subito ad armeggiare. Dopo pochi minuti di magie e sferruzzare mi rende la penna, che scrive perfettamente. Dopo avermi cacciato senza aver accettato alcun pagamento (e di questo lo ringrazio, conscio che non essendo un rivenditore di penne ma il riparatore ufficiale Montblanc per l'Italia e grande artista del pennino non sto facendo pubblicità a scapito di negozianti), torno in ufficio e scrivo, scrivo, scrivo... il risultato è questa piccola recensione.
Dicevo, Pelikan Golf. Tale sport è celebrato con un la rappresentazione di due mazze (dovrebbero essere una n.5 e una n.6 in legno) e la pallina dorate e in rilievo sul corpo della penna, verde intenso come un campo di golf.

(quelle righine bianche sono dei riflessi).
L' impatto visivo è sicuramente buono. Anche perchè una penna disegnata sulle linee della M800 si fregia di un design che nel tempo è stato ed è tuttora apprezzatissimo. La concessione al peculiare che si sostanzia in quel rilievo non rende la penna pacchiana, anzi rimane sobria ancorchè simpatica. Ho trovato poi particolarmente azzeccato l'abbinamento "verde/oro".
E' una penna perfettamente bilanciata ed anche utilizzata col cappuccio attaccato alla parte posteriore non pesa troppo dietro.
Non è certamente una penna che fa gridare al miracolo innovativo per quanto riguarda l'aspetto, ma è anche vero che squadra che vince non si cambia: va benissimo così.

Il sistema di caricamento, superfluo a questo punto dirlo, è uno stantuffo in ottone. Sul corpo della penna è poi presente una finestra (verde trasparente) che consente di verificare il livello dell'inchiostro (che per amor di originalità ho scelto nella pigmentazione... verde). Il meccanismo gira in modo molto agevole e fluido; nonostante non sia mai stato utilizzato prima (se non, intensivamente, da quando l'ho inchiostrata la prima volta) non ha mostrato alcun segno di "irrigidimento" nè, al contrario, di lassità.
Sulla scrittura, carta canta

Prima una veduta del pennino:

...e adesso mettete gli occhialini 3D...

E le prove sul foglio.


Adesso invece un po' di comparazioni per dare un'idea delle dimensioni e proporzioni di questa simpatica penna:

L'immancabile raffronto con la 149 (dalla circonferenza più "cicciuta" - termine tecnico), più lunga sia nel corpo che nell'anim...cioè, nel pennino.

Con la sorellina minore M200 (recensita da me recentemente, tra l'altro).

Con la Montegrappa extra, che ha aperto un arcipelago di nuovi mondi sulla parola "GIALLO".
E qui, se mi permettete un attimo di vanità, un autoscatto mentre poso con la penna con l'espressione che non è mai cambiata da quando il Pennaio mi ha rimesso in mano questa penna, da secolare squallore a vita nuova restituita.

Non c'è molto da aggiungere, intanto vi saluto... ci sta che la prossima (so che l'avevo già detto e mi sono già smentito) sia proprio quella 149 che aleggia ormai da tempo nelle mie comparazioni...ad maiora!
