Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Ho alcuni dubbi...
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Ho alcuni dubbi...
Per prima cosa buona sera.
Faccio una piccola premessa: in questo periodo sto scrivendo a livelli industriali abbastanza spinti. Mi sono sempre trovato bene con il Pelikan 4001 Royal Blue e con il Brilliant Black (cartucce), da poco ho ripreso in mano la stilografica e mi piacerebbe cercare di sostituirla alle mie fidate Pentel SUPERB. Certo le cartucce hanno la loro praticità ma volevo usare il calamaio per diversi motivi e cercando in rete mi sono imbattuto nel flacone da 1000ml. Il prezzo è eccezionale (circa 0.038€/ml) e facendo alcuni calcoli senza l'oste abbastanza grossolani, se dovessi tenere i ritmi di scrittura di questo periodo, dovrebbe durarmi circa 4-5 anni. Nel tempo ho abbandonato il blu per passare al nero e qui nascono i miei dubbi: cercando di essere il più attento possibile, cercando di evitare il più possibile eventuali contaminazione quanto potrà durare prima che si degradi?
Anche avendo tutte le accortezze possibili a livello domestico, cercando il più possibile di evitare sbalzi termici, dite che si potrà "rabboccare" l'eventuale parte evaporata con dell'acqua demineralizzata? In base anche ad alcuni post che ho trovato in questo forum non proprio entusiastici sul Brilliant Black ed il suo effetto "catrame".
Avevo adocchiato il Pilot black nella bottiglia da 350ml, complice alcune recensioni trovate anche qui. Il prezzo è buono, certo non come il Pelikan, ma sono un po' frenato per paura della dogana che con IVA ed altri oneri lo porterebbe allo stesso prezzo del Pelikan.
Finisco di usare le ultime quattro scatole di cartucce Brilliant Black ed attendo l'arrivo di un calamaio Monteverde Black.
Massimo
Faccio una piccola premessa: in questo periodo sto scrivendo a livelli industriali abbastanza spinti. Mi sono sempre trovato bene con il Pelikan 4001 Royal Blue e con il Brilliant Black (cartucce), da poco ho ripreso in mano la stilografica e mi piacerebbe cercare di sostituirla alle mie fidate Pentel SUPERB. Certo le cartucce hanno la loro praticità ma volevo usare il calamaio per diversi motivi e cercando in rete mi sono imbattuto nel flacone da 1000ml. Il prezzo è eccezionale (circa 0.038€/ml) e facendo alcuni calcoli senza l'oste abbastanza grossolani, se dovessi tenere i ritmi di scrittura di questo periodo, dovrebbe durarmi circa 4-5 anni. Nel tempo ho abbandonato il blu per passare al nero e qui nascono i miei dubbi: cercando di essere il più attento possibile, cercando di evitare il più possibile eventuali contaminazione quanto potrà durare prima che si degradi?
Anche avendo tutte le accortezze possibili a livello domestico, cercando il più possibile di evitare sbalzi termici, dite che si potrà "rabboccare" l'eventuale parte evaporata con dell'acqua demineralizzata? In base anche ad alcuni post che ho trovato in questo forum non proprio entusiastici sul Brilliant Black ed il suo effetto "catrame".
Avevo adocchiato il Pilot black nella bottiglia da 350ml, complice alcune recensioni trovate anche qui. Il prezzo è buono, certo non come il Pelikan, ma sono un po' frenato per paura della dogana che con IVA ed altri oneri lo porterebbe allo stesso prezzo del Pelikan.
Finisco di usare le ultime quattro scatole di cartucce Brilliant Black ed attendo l'arrivo di un calamaio Monteverde Black.
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Re: Ho alcuni dubbi...
Io mi attrezzerei con qualche calamaio da 30-50 ml.
Poi travaserei parte del boccione nel calamaio piccolo e userei il calamaio piccolo fino a esaurirne il contenuto.
In questo modo riduci o azzeri il rischio di contaminare il boccione.
Poi travaserei parte del boccione nel calamaio piccolo e userei il calamaio piccolo fino a esaurirne il contenuto.
In questo modo riduci o azzeri il rischio di contaminare il boccione.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Re: Ho alcuni dubbi...
Travasare il tutto affinché abbia la minima aria possibile "sopra" è un'ottima idea.
Un liquido evapora tanto più facilmente tanto minore è la tensione di vapore all'interfaccia con l'aria.
In altre parole: se un inchiostro ha tanto spazio sopra, continua a evaporare finché la pressione del vapore così generato non è talmente alta da impedire che evapori ancora.
Dunque se imbottigli l'inchiostro in flaconi con pochissimo spazio libero, questo evapora poco.
Se poi questi flaconi sono stretti, la superficie di interfaccia aria/liquido è ridotta; il che riduce il mescolamento aria/inchiostro e quindi l'ossidazione.
Se poi questi flaconi sono pure di vetro scuro, si riduce anche l'azione dei raggi ultravioletti; sei quindi nelle migliori condizioni per preservare il più a lungo possibile le caratteristiche dell'inchiostro.
Fernando
Un liquido evapora tanto più facilmente tanto minore è la tensione di vapore all'interfaccia con l'aria.
In altre parole: se un inchiostro ha tanto spazio sopra, continua a evaporare finché la pressione del vapore così generato non è talmente alta da impedire che evapori ancora.
Dunque se imbottigli l'inchiostro in flaconi con pochissimo spazio libero, questo evapora poco.
Se poi questi flaconi sono stretti, la superficie di interfaccia aria/liquido è ridotta; il che riduce il mescolamento aria/inchiostro e quindi l'ossidazione.
Se poi questi flaconi sono pure di vetro scuro, si riduce anche l'azione dei raggi ultravioletti; sei quindi nelle migliori condizioni per preservare il più a lungo possibile le caratteristiche dell'inchiostro.
Fernando
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Re: Ho alcuni dubbi...
Un vecchio trucco per conservare i chimici fotografici in camera oscura consisteva nell'immettere nei flaconi biglie di vetro fino a far salire il livello del prodotto fino al bordo dell'imboccatura prima di tapparli, evitando così la presenza di aria.
Il vetro è abbastanza inerte da non rilasciare alcunchè nei liquidi.
Il vetro è abbastanza inerte da non rilasciare alcunchè nei liquidi.
Antonio
Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
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Re: Ho alcuni dubbi...
C'è sempre da imparare, questa è la prima volta che la sento.analogico ha scritto:Un vecchio trucco per conservare i chimici fotografici in camera oscura consisteva nell'immettere nei flaconi biglie di vetro fino a far salire il livello del prodotto fino al bordo dell'imboccatura prima di tapparli, evitando così la presenza di aria.
Il vetro è abbastanza inerte da non rilasciare alcunchè nei liquidi.
Un altro modo è quello di utilizzare una bottiglia a soffietto.
Nicolò
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Re: Ho alcuni dubbi...
Sì, quello delle biglie di vetro è un metodo che uso anch'io! E poi ci sono gli spray appositi per i chimici fotografici, che non so se funzionino anche con gli inchiostri (ma non ne vale la pena essendo questi ultimi molto meno "delicati" es. dei reagenti E6
).
Anzi, a dire il vero è un sistema, quello delle biglie di vetro ben lavate, che non sarebbe male anche per certi distillati...!
Fernando

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Fernando
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Re: Ho alcuni dubbi...
Ottima idea!XFer ha scritto:Travasare il tutto affinché abbia la minima aria possibile "sopra" è un'ottima idea.
Un liquido evapora tanto più facilmente tanto minore è la tensione di vapore all'interfaccia con l'aria.
In altre parole: se un inchiostro ha tanto spazio sopra, continua a evaporare finché la pressione del vapore così generato non è talmente alta da impedire che evapori ancora.
Dunque se imbottigli l'inchiostro in flaconi con pochissimo spazio libero, questo evapora poco.
Se poi questi flaconi sono stretti, la superficie di interfaccia aria/liquido è ridotta; il che riduce il mescolamento aria/inchiostro e quindi l'ossidazione.
Se poi questi flaconi sono pure di vetro scuro, si riduce anche l'azione dei raggi ultravioletti; sei quindi nelle migliori condizioni per preservare il più a lungo possibile le caratteristiche dell'inchiostro.
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Re: Ho alcuni dubbi...
Una volta si usava anche il gas per accendini.XFer ha scritto:E poi ci sono gli spray appositi per i chimici fotografici, che non so se funzionino anche con gli inchiostri (ma non ne vale la pena essendo questi ultimi molto meno "delicati" es. dei reagenti E6).
E' una briga lavarla a fondo, troppi anfratti in cui si possono creare ristagni e quindi cristallizzazioni e/o depositi, ma va benone.DerAlte ha scritto:Un altro modo è quello di utilizzare una bottiglia a soffietto.
Io ho sempre preferito per facilità di lavaggio ,risciacquo e asciugatura le bottiglie scure di vetro, con le biglie.
Scusate l' OT fotoargentico, nonostante abbia dovuto dismettere la CO per motivi pratici, la passione cova come il fuoco sotto la cenere....

Antonio
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Re: Ho alcuni dubbi...
Quanto ti capisco!! Ma ogni tanto tiro fuori l'armamentario dall'armadio e sviluppo ancora qualche Ilford...
I chimici li travasavo via via in bottiglie sempre più piccole. Quelle a soffietto le ho sempre trovate un po' scomode. Le biglie in vetro sono sempre una soluzione eccellente.
Cosa essenziale anche per gli inchiostri, è tenerli al riparo dalla luce e dal calore, a maggior ragione un flacone che deve durare anni. Un ripostiglio senza riscaldamento sarebbe l'ideale.
Faccio la stessa cosa anche con gli inchiostri calligrafici auto-prodotti, e finora nessun problema.
I chimici li travasavo via via in bottiglie sempre più piccole. Quelle a soffietto le ho sempre trovate un po' scomode. Le biglie in vetro sono sempre una soluzione eccellente.
Cosa essenziale anche per gli inchiostri, è tenerli al riparo dalla luce e dal calore, a maggior ragione un flacone che deve durare anni. Un ripostiglio senza riscaldamento sarebbe l'ideale.
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"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Re: Ho alcuni dubbi...
Siamo in diversi a condividere la passione per la camera oscura, a quanto pare.
Re: Ho alcuni dubbi...
si, ancora sopravviviamo.
un altro trucchetto è mettere i chimici (o l'inchiostro) in una bottiglietta di plastica (da mezzo litro ad esempio, o 0,75) e strizzarla fino a fare uscire quasi tutta l'aria.
una specie di bottiglia a soffietto a costo 0
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Re: Ho alcuni dubbi...
E' da un po' che non vedo più le bottiglie a soffietto.analogico ha scritto:
Un altro modo è quello di utilizzare una bottiglia a soffietto.
Nicolò
I vecchi metodi della nonnabobo ha scritto:si, ancora sopravviviamo.
un altro trucchetto è mettere i chimici (o l'inchiostro) in una bottiglietta di plastica (da mezzo litro ad esempio, o 0,75) e strizzarla fino a fare uscire quasi tutta l'aria.
una specie di bottiglia a soffietto a costo 0

Ma anche noXFer ha scritto:
Anzi, a dire il vero è un sistema, quello delle biglie di vetro ben lavate, che non sarebbe male anche per certi distillati...!![]()
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Questa cosa degli inchiostri calligrafici auto-prodotti è molto interessante, per caso fai i ferrogallici?Irishtales ha scritto: Faccio la stessa cosa anche con gli inchiostri calligrafici auto-prodotti, e finora nessun problema.
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Re: Ho alcuni dubbi...
Si. Ricette Palatino e Da Carpi, puoi cercare in sez. Calligrafia; se ti interessa continuiamo là il discorso per non andare OT in questa discussione.
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