Nei giorni festivi questo si svegliava alle sei del mattino, vinceva il sonno, buttava via le coperte e con un salto balzava fuori dal letto.
Alle sei, nei giorni festivi. Però!
Quello che colpisce, leggendo questi quaderni secondo me è l'ordine, ordine nella calligrafia ma che è anche il riflesso, la conseguenza, di un ordine morale nei valori e nel comportamento.
Oggi questo si è perso. I valori? Che roba sono? L'importante è trovare scorciatoie, soldi facili, evitare sacrifici e lavoro. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Chi si lamenta è accusato, quando va bene, di essere "antico", quando va male è accusato di essere un fascista reazionario.
Eppure entrambi i quaderni sono stati scritti prima dell'era fascista, in altre parole si può benissimo amare l'ordine senza per questo dovere essere fascisti. Oggi si scrive sempre meno sui quaderni...ci sono le slides, i computer...i powerpoint...oggi si scrive non sui quaderni ma sulla pelle (tatuaggi) oppure sui vagoni dei treni (vandalismo). Progresso? Boh...
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