Siccome avevo finito il Blu Royal - che alla fine, gira e rigira, è il "mio" inchiostro storico, mentre tutti gli altri sono prove ed esperimenti - sono andato a ricomprarlo. E siccome la scimmia è una brutta bestia cattiva, già che c'ero volevo prendere anche il blu-nero, perché da tempo volevo un blu-nero che fosse blu-nero e non un celeste sbiadito come il Parker: effetto molto vintage, ma alla fine poco pratico per scrittura "normale".
Il Pelikan blu-nero non l'avevano, avevano però il Watermann "Mysterious blue", ovvero il blu-nero. Mi pareva appunto di ricordare dalla recensione che fosse un blu abbastanza scuro con base verdastra, il che mi faceva ben sperare. Ora, è vero che l'ho messo in una penna come la 78g che ha un flusso bello magro, ma il risultato è assolutamente identico al Parker! Anzi, preso un pennino da intinzione, per poter cambiare inchiostro rapidamente senza "interferenze" da residui e/o dilavaggio, ho scritto due righe vicine coi due inchiostri e francamente non avrei saputo dire quale è uno e quale l'altro... ovvero comunque un celeste sbiadito.
...ma sono le mie penne che "lo fanno strano", o il blu-nero è in realtà inteso come un colore celeste sbiadito?!
Fatto sta che adesso mi sono fatto un blu-nero "custom", preso il Parker e miscelato col nero Quink... vediamo se diventa scuro!
Questo comunque è il Watermann Mysterious Blue, come al solito l'illuminazione non è granché...
Waterman Mysterious Blue
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Massimo Bacilieri
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Re: Waterman Mysterious Blue (ex-BB) - Recensione
E' già stato scritto (e concordo in pieno) che è un inchiostro "camaleontico": quando asciutto il suo colore varia dal celeste scuro al verdastro, a seconda della penna (non solamente del tratto del pennino, credo proprio anche del materiale dell'alimentatore), della carta, ed anche delle condizioni di umidità (patisce moltissimo l'acqua).
Su una MB, ad esempio, mi risultava quasi un verde smeraldo scuro, al punto da faticare a distinguerlo dal Diamine Eau de Nil (che è invece un verde petrolio); su altre un celeste scuro e sbiadito, come a te.
Ho anche il Parker Quink blu/nero, e concordo: sono praticamente identici (forse il Parker ha la componente verde meno evidente): d'altro canto, entrambe le Case fanno ora parte del gruppo Sanford
.
Non per nulla l'hanno chiamato "Mysterious"
: tu scrivi, e non sai mai che colore verrà fuori.
Scherzi a parte, concordo pienamente con Phormula: se vuoi un ottimo blu/nero dall'aspetto "antico", non costoso e che non crea problemi prendi il R&K Salix: è un ferrogallico, ma non crea alcun problema ed è ovviamente anche resistente all'acqua.
Due sole considerazioni: il pennino è leggermente meno scorrevole (ma il flusso è inalterato), e rende meglio, come tonalità cromatica, se usato su penne con flusso medio/abbondante.
Su una MB, ad esempio, mi risultava quasi un verde smeraldo scuro, al punto da faticare a distinguerlo dal Diamine Eau de Nil (che è invece un verde petrolio); su altre un celeste scuro e sbiadito, come a te.
Ho anche il Parker Quink blu/nero, e concordo: sono praticamente identici (forse il Parker ha la componente verde meno evidente): d'altro canto, entrambe le Case fanno ora parte del gruppo Sanford
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Non per nulla l'hanno chiamato "Mysterious"
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Scherzi a parte, concordo pienamente con Phormula: se vuoi un ottimo blu/nero dall'aspetto "antico", non costoso e che non crea problemi prendi il R&K Salix: è un ferrogallico, ma non crea alcun problema ed è ovviamente anche resistente all'acqua.
Due sole considerazioni: il pennino è leggermente meno scorrevole (ma il flusso è inalterato), e rende meglio, come tonalità cromatica, se usato su penne con flusso medio/abbondante.
Giuseppe.
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Re: Waterman Mysterious Blue
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Tornando all'argomento, è un inchiostro interessante, proprio per questa variabilità di resa a seconda della combinazione penna/carta.
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Giovanni Paolo
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Re: Waterman Mysterious Blue
Io parlo della precedente versione anche se non credo sia cambiato nulla se non il nome.
Appena scritto era un piacevole blu nero, molto bello e sicuro. Il "problema" arrivava quando asciutto schiariva un pò e virava molto verso il verde.
Una volta ho provato il Pelikan blu/nero ed è venuto fuori un grigio chiaro, buttata tutta la boccetta. Inusabile.
Secondo me si può crearsene uno con i R&K (Blau Phormula
) o usarne uno pronto ma dalle migliori caratteristiche.
Appena scritto era un piacevole blu nero, molto bello e sicuro. Il "problema" arrivava quando asciutto schiariva un pò e virava molto verso il verde.
Una volta ho provato il Pelikan blu/nero ed è venuto fuori un grigio chiaro, buttata tutta la boccetta. Inusabile.
Secondo me si può crearsene uno con i R&K (Blau Phormula
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Re: Waterman Mysterious Blue
Se può essere utile aggiungo la mia: ora su Aurora Ipsilon (F), mi lascia un po' sconcertato (anche se il nome è chiaro!): il blu, molto elegante, che si forma appena si scrive, un paio di giorni dopo si slava e vira verso il petrolio, che non mi dispiace come tinta ma che non cerco su questo inchiostro. Ammetto che il "mistero" lo immaginavo diverso, e non un banale schiarirsi. Mi dispiace molto perché il blu che vedo appena la penna scrive è davvero superlativo, e purtroppo non resta traccia.
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Re: Waterman Mysterious Blue
Hai beccato un lotto del famoso Pelikan Blue Black avariato. Io ne ho un po' in cartucce. Invece di buttarle le sto usando in una penna annaffiatoio. Il flusso è talmente magro che è diventata una penna "normale" e il tratto è come scrivere a matita.Una volta ho provato il Pelikan blu/nero ed è venuto fuori un grigio chiaro, buttata tutta la boccetta. Inusabile.
Secondo me si può crearsene uno con i R&K (Blau Phormula) o usarne uno pronto ma dalle migliori caratteristiche.
Un buon blu scuro è il Diamine Midnight, oppure il Graf von Faber Castell Midnight Blue. Anche i blu scuro della Private Reserve non sono male.
Il Waterman Mysterious Blue tiene fede al suo nome. Dipende dalla penna, dalla carta e dall'umidità. Io lo uso ancora molto ma "stagiono" le cartucce per 5 anni così diventa bello saturo e sfuma che è una goduria.
Per il mio uso quotidiano invece Rohrer & Klingner Phormula Blau e via andare. Costa poco ed è come piace a me. Della serie: "Vuole un blu nero? Se lo faccia!".
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.