Come ripristinare il punto di fine corsa per caricamento OMAS?

[JohnCAN]

Ma la Omas è ancora viva come azienda?
Ho contattato il loro servizio assistenza , sono passati tre giorni lavorativi e ancora non mi hanno risposto.
Faranno anche delle penne carine (anche se troppo delicate) ma il loro servizio assistenza fa pena. Nel 2016, se dopo tre interi giorni lavorativi non sei stato capace di rispondere alla email di un cliente, allora dovresti cambiare lavoro o chiudere. Bada bene: rispondere, non risolvere, almeno pero rispondere ai clienti.

[Ottorino]

Usa la funzione ricerca del forum e rassegnati....

problematiche di settore è la tua sezione.

[JohnCAN]

rassegnati....

No: questi ceffi della Omas mi hanno proprio fatto arrabbiare!

Adesso lo vado a raccontare a Calimero, poi vediamo!

[DerAlte]

No: questi ceffi della Omas mi hanno proprio fatto arrabbiare!

Speriamo che la tua richiesta di assistenza venga evasa, dovrebbe essere evasa.
La pazienza è la virtù dei forti, per quanto trovi ingiusto che non ti rispondano in tre giorni, i dipendenti Omas, in questo momento, hanno un problema incommensurabilmente più grave.
Eviterei anche di usare espressioni che possano essere poco delicate se non adirittura lesive.
Nicolò

[JohnCAN]

No: questi ceffi della Omas mi hanno proprio fatto arrabbiare!

i dipendenti Omas, in questo momento, hanno un problema incommensurabilmente più grave.
Nicolò

A maggior ragione farebbero bene a prendersi cura dei loro clienti!
Senza clienti, una impresa, chiude.
È molto semplice.
Meno clienti, oppure clienti meno soddisfatti=meno vendite=meno posti di lavoro.
La matematica non è una opinione, nel mondo capitalista funziona così.
Ci sono eccezioni, chiaro, imprese che perdono milioni e rimangono aperte (banche, compagnie aeree, ecc) perchè lo stato le mantiene in vita anche se sono in coma irreversibile, e per mantenerle aperte usa i soldi dei contribuenti, cioè i tuoi e i miei, oppure ci sono imprese che perdono milioni e rimangono aperte per fare il lavaggio di denaro sporco. Sono sicuro che la Omas non sarebbe salvata dallo stato, tipo Alitalia, nè serve come lavanderia di denaro sporco, quindi farebbe bene a trattare meglio i suoi clienti, a maggior ragione se è in cattive acque.
Se qualcuno si sente offeso da questi ragionamenti basati sul semplice buon senso mi spiace per lui ma non posso né voglio farci niente.
Le cose stanno cosí.
Se il settore è in crisi, trascurare i clienti non mi sembra la strategia più intelligente per cambiare le cose.

[ciro]

A maggior ragione farebbero bene a prendersi cura dei loro clienti!
Senza clienti, una impresa, chiude.
È molto semplice.
Meno clienti, oppure clienti meno soddisfatti=meno vendite=meno posti di lavoro.
La matematica non è una opinione, nel mondo capitalista funziona così.
Ci sono eccezioni, chiaro, imprese che perdono milioni e rimangono aperte (banche, compagnie aeree, ecc) perchè lo stato le mantiene in vita anche se sono in coma irreversibile, e per mantenerle aperte usa i soldi dei contribuenti, cioè i tuoi e i miei, oppure ci sono imprese che perdono milioni e rimangono aperte per fare il lavaggio di denaro sporco. Sono sicuro che la Omas non sarebbe salvata dallo stato, tipo Alitalia, nè serve come lavanderia di denaro sporco, quindi farebbe bene a trattare meglio i suoi clienti, a maggior ragione se è in cattive acque.
Se qualcuno si sente offeso da questi ragionamenti basati sul semplice buon senso mi spiace per lui ma non posso né voglio farci niente.
Le cose stanno cosí.
Se il settore è in crisi, trascurare i clienti non mi sembra la strategia più intelligente per cambiare le cose.

Ti invito a leggere questa discussione fino alla fine.

Ti faccio inoltre presente che stai parlando male di un morto al quale eravamo tutti molto affezionati.

[JohnCAN]

Ti invito a leggere questa discussione fino alla fine.

Ti faccio inoltre presente che stai parlando male di un morto al quale eravamo tutti molto affezionati.

L'invito che faccio io, non a te ma in generale, è quello di rispettare il regolamento del forum, anche nell'uso della citazione, in modo da rendere la lettura chiara e veloce senza stancare gli altri e quindi citare solo ed esclusivamente i punti specifici che interessano e non interi commenti (grazie)

Ho letto la discussione segnalata da te. Non conoscevo ancora la storia nel dettaglio. Ho preso atto della situazione ma questo non cambia le mie convinzioni.
Credo nel mercato.
Credo nella competizione commerciale e nella economia capitalista globalizzata.
Se il leone mangia la gazzella, a nessuno viene in mente du contestare la cosa con storielle vegane che il leone farebbe meglio a mangiare il tofu o la soia. I leoni mangiano le gazzelle.
Le imprese che non sanno stare sul mercato falliscono. I dipendenti finiscono disoccupati. La gente perde il lavoro. Questo succede ovunque nel mondo, la Omas non è una azienda di un altro pianeta.
Io non sono soddisfatto di Omas, la guida del pistone della mia penna era troppo delicata, per una penna di quel valore volevo una guida più robusta che non si rompesse subito.
Mi aspetto un servizio di assistenza che risponda al massimo il giorno dopo e qua sobo passati tre giorni senza un riscontro. Chevi proprietari siano cinesi o italiani questo non deve essere un problema mio! Le penne per quel valore devono essere progettate meglio e ai clienti si risponde. Quindi non sono soddisfatto. Ne parlo male? Si: ne parlo male! Anche se il resto del forum è affezionato alla marca. Io per avere delle mie opinioni non mi preoccupo né della tua approvazione né del fatto che molte persone siano affezionate alla marca, formo le mie opinioni in modo indipendente dai giudizi di valore degli altri.
È logico che, dal punto di vista umano, mi dispiace per i lavoratori della Omas, e spero che riescano a tornare in sella ma non cambio il mio pensiero sul mercato.
I cinesi non sono "cattivi".
Le gazzelle non sono "cattive", semplicemente SONO.
I leoni non sono "cattivi", semplicemente SONO.
Le aziende possono fallire.
Nella discussione da te segnalata ho trovati commenti di una ingenuità che nemmeno Papà Francesco

[ciro]

Rispetta i ruoli del forum. Dato che non fai parte ne del gruppo amministratori ne del gruppo moderatori non è compito tuo riprendere gli utenti. Se pensi che abbia fatto qualcosa contro il regolamento esiste il pulsante "segnala" contrassegnato da un '!' e in ogni caso le ramanzine si fanno in privato e mai in pubblico. (in questo caso starei difendendomi)

In ogni caso ti chiedo scusa se ti ho in alcun modo infastidito e ti rispiego, se non l'avessi ancora capito dalla discussione nel link, che l'azienda denominata "OMAS" ad oggi non esiste più, quindi non vedo come potrebbe prestarsi alla bagarre di mercato a cui tieni tanto.

Mi spiace, e te lo dico sinceramente, non leggerti tutto, ma c'è da dire che la Netiquette dice qualcosa riguardo agli interventi particolarmente ed inutilmente lunghi. Questa, però, è un'altra storia.

Scusami ancora, se puoi, per il disturbo.

Ti auguro di risolvere al meglio e al più presto il tuo problema.

[maxpop 55]

Come ti hanno già detto altri la Omas non esiste più, gli addetti al reparto che ti interessa, sempre se esiste ancora, di questo ho dei forti dubbi, hanno altri cavoli per la testa che pensare ai ricambi ed alla riparazione di penne per una società che è stata dichiarata fallita, quindi chiusa.
I cinesi ora hanno solo un nome per marcare le loro penne, la OMAS di una volta che produceva le Extra, le Gentlman, le Paragon, le Amerigo Vespucci, le 555, 556, 557 ecc... NON ESISTE PIU'.

[JohnCAN]

la OMAS di una volta che produceva le Extra, le Gentlman, le Paragon, le Amerigo Vespucci, le 555, 556, 557 ecc... NON ESISTE PIU'.

Capisco.
Io questo non lo sapevo, non conoscevo tutta la storia. Il sito è rimasto lo stesso, non si capiva questa discontinuità, il sito ha una pagina per i contatti con un form da compilare, io lo ho correttamente compilato e ho ricevuto una risposta automatica dal sistema che sarei stato presto contattato, poi invece il nulla.
I consumatori non sempre si mettono a studiare tutta la storia di una società prima di contattarne l'assistenza tecnica, quindi mi sembra normale il mio risentimento.
Adesso che so tutta la storia è logico che cambio strategia: io non ho un approccio donchisciottesco e non cerco guerre o problemi na soluzioni, il primo tentativo era logicamente contattare la casa madre, adesso passo al piano b che è contattare un riparatore professionale.
La penna che ho io era stata progettata con una guida interna per il pistone che, secondo il mio personalissimo parere di cliente, non era adeguata alle sollecitazioni della normale manutenzione. Però la penna esteticamente è bellissima e il pennino è una favola, la penna è secondo me troppo delicata ma è bella e scrive bene e io me la tengo!
La Omas ha fatto scelte aziendali sbagliate ed ora è arrivato il conto. I dipendenti non hanno colpa, logico, le colpe sono sicuramente a livelli di management (forse 20 o 30%) e di sicuro a livello di visione e di leadership (forse 80%).
Alla nuova Omas, di qualsiasi nazionalità sia, auguro una maggior fortuna, anche se probabilmente sarà in mercati diversi.

[JohnCAN]

AGGIORNAMENTO del 21/03/2016
Ciao a tutti: aggiornamento - oggi sono stato contattato dal "After sales Department" di Omas , da una signora comunque italiana, che mi chiede foto per potere fare un preventivo per la riparazione o sostituzione.
Ho voluto avvisare subito il forum perché si sappia che la Omas sta ancora offrendo assistenza tecnica, bisogna avere un pò di pazienza perchè magari rispondono dopo una settimana o dieci giorni. Però rispondono.
A Cesare quel che è di Cesare...
Sono contento di sapere che ci sono ancora!

[analogico]

Per il momento ci sono ancora, ma non per molto, nella discussione che è stata citata c'era già questo post che chiariva la situazione.

Devo purtroppo comunicare che i cinesi hanno preferito non vendere Omas, condannando così il prestigioso marchio italiano al fallimento.
Resta solo da sperare che risorga in futuro, tramite altri marchi, come già avvenuto per qualche altra Casa.
Le leggi comunitarie vietano gli aiuti di Stato, ma c'è da dire anche che nessuno, tranne i dipendenti che ora hanno anche perso il lavoro, dopo essere stati presenti con intere generazioni, si è preoccupato della triste vicenda.
In un laconico comunicato fatto ai rivenditori, si afferma che l'assistenza e i pezzi di ricambio saranno garantiti per soli due mesi a far data da venerdì 12 Febbraio.

[JohnCAN]

Per il momento ci sono ancora, ma non per molto, nella discussione che è stata citata c'era già questo post che chiariva la situazione.

Chiedo un consiglio a te e a tutti: oggi ho inviato in Omas 4 fotografie del problema per avere un preventivo, che penso di ottenere da loro presto. La domanda è: se il costo della riparazione o sostituzione mi sembrerà ragionevole, la penna la mando o no?
Non è che nel frattempo chiudono e la mua penna poi finisce in un mercatino di Bologna ed io mi attacco in quel posto? Voi cosa fareste? Vi fidereste?

[maxpop 55]

Proverei a farmi mandare il ricambio, se ciò non fosse possibile eviterei di mandarla e chiederei ad un esperto riparatore di sistemarla visto che non vuoi fare da solo.
Se ti mandano il ricambio fai attenzione quando lo monti, altrimenti corri il rischio di rompere un altra volta il dentello.

[analogico]

Secondo me loro prendono in carico lavori fino al 12 di aprile e poi basta, ma ovviamente quelli che hanno preso in carico li portano a compimento, anche oltre questa data.
Quindi la tua penna starebbe dentro i termini ampiamente.
In tutta sincerità però ti dico che anche io avrei il tuo stesso retro-pensiero, per questo un preventivo ad un professionista terzo lo avrei chiesto.