Sheaffer: bellezza pari a qualità?
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Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Come da indicazioni rilancio in un nuovo 3d il ragionamento su cui vorrei leggere pareri di altri appassionati come me e se possibile, anche di qualche esperto qualificato.
Come dicevo nella sezione mostratele mi piacerebbe leggere una discussione sul marchio Sheaffer, che io amo particolarmente, sulla qualità delle penne e anche delle loro performance.
Porto ad esempio il cappuccio della nuova Legacy che ha dei problemi cronici di stabilità in chiusura tanto che risulta poco affidabile portarsela nel taschino della giacca.
Eppure è una penna di un certo pregio (e costo!) e questo mi sembra un difetto non da poco.
Tra l'altro il problema non sembra risolvibile se non acquistando l'intero gruppo pennino/impugnatura.
Qualcuno ha contributi? Esperienze?
E non solo sul caso specifico.
Che ve ne sembra del pennino coda di rondine e della sua strutturale rigidità?
Come dicevo nella sezione mostratele mi piacerebbe leggere una discussione sul marchio Sheaffer, che io amo particolarmente, sulla qualità delle penne e anche delle loro performance.
Porto ad esempio il cappuccio della nuova Legacy che ha dei problemi cronici di stabilità in chiusura tanto che risulta poco affidabile portarsela nel taschino della giacca.
Eppure è una penna di un certo pregio (e costo!) e questo mi sembra un difetto non da poco.
Tra l'altro il problema non sembra risolvibile se non acquistando l'intero gruppo pennino/impugnatura.
Qualcuno ha contributi? Esperienze?
E non solo sul caso specifico.
Che ve ne sembra del pennino coda di rondine e della sua strutturale rigidità?
- sciumbasci
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Ho chiesto sulle entry level di questa marca ed ho ricevuto solo due risposte. Credo che sia tutto un dire.
Desumo che si sia ridotti solo dei bei presenti le penne di queste marche. Ma in quanto a funzionalità zero.
Desumo che si sia ridotti solo dei bei presenti le penne di queste marche. Ma in quanto a funzionalità zero.
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
sciumbasci ha scritto:Ho chiesto sulle entry level di questa marca ed ho ricevuto solo due risposte. Credo che sia tutto un dire.
Desumo che si sia ridotti solo dei bei presenti le penne di queste marche. Ma in quanto a funzionalità zero.

Secondo me, Sheaffer, Parker e Waterman attuali (anni '80 in poi) in generale è meglio lasciarle perdere.
Hanno tenuto i nomi gloriosi ed il prezzo, non la qualità: difetti nella alimentazione, componentistica ballerina,dorature che se ne vanno solo a guardarle...
Forse si salvano i modelli top (Waterman Edson).
Un vero peccato, per case così gloriose (chi può dimenticare il sistema snorkel di Sheaffer o le Parker 51 e 61?).
Per questo non se ne parla neppure nelle entry level: non che non abbiano modelli economici: ma con un prezzo anche inferiore puoi prendere Lamy, Schneider, Brunnen, Online, Pentel, Pelikan, Pilot, Faber Castell... una infinità di penne ben costruite, con buoni materiali e che funzionano benissimo.
Giuseppe.
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Ho la stessa tua impressione, soprattutto per quanto riguarda la Parker. Secondo me non è possibile, stavo per dire onesto, far pagare un occhio della testa per la nuova Duofold che altro non è che una comunissima penna stilografica a cartucce. Non c'è niente che giustifichi un tale prezzo, né il materiale , né la lavorazione.Pettirosso ha scritto: Secondo me, Sheaffer, Parker e Waterman attuali (anni '80 in poi) in generale è meglio lasciarle perdere.
Hanno tenuto i nomi gloriosi ed il prezzo, non la qualità: difetti nella alimentazione, componentistica ballerina,dorature che se ne vanno solo a guardarle...
Saluti. Valerio
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
In una Waterman che aveva lo stesso difetto ho rimediato stendendo con uno stecchino, all'interno del cappuccio, un sottile velo di loctite. Bisogna però stare attenti a non esagerare perché poi il cappuccio non entra più nel corpo penna. Altra cosa da considerare, ovviamente, è di far asciugare molto bene l'Attak.netosaf ha scritto: Porto ad esempio il cappuccio della nuova Legacy che ha dei problemi cronici di stabilità in chiusura tanto che risulta poco affidabile portarsela nel taschino della giacca.
Saluti. Valerio
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Mhh, no non sono d'accordo, almeno fino a tutti gli anni '90 Waterman e Sheaffer han prodotto penne di alta qualità (come Man 100 o la Targa). La situazione è andata in tracollo con la produzione attuale.Pettirosso ha scritto: Secondo me, Sheaffer, Parker e Waterman attuali (anni '80 in poi) in generale è meglio lasciarle perdere.
Sulla produzione precedente Sheaffer resta in assoluto una delle migliori.
Simone
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Credo che quel pennino sia una delle innovazioni stilistiche più indovinate mai introdotte, fatta dall'azienda che su questo ha forse la tradizione più grande: tutte le penne a sigaro non sono altro che variazioni sul tema della Balance, che la Sheffer lanciò sul mercato nel 1929, rivoluzionando lo stile delle stilografiche in maniera radicale.netosaf ha scritto: Che ve ne sembra del pennino coda di rondine e della sua strutturale rigidità?
La mia stima per le Sheaffer d'epoca è totale, il loro unico difetto, per me che amo i flessibili, è che hanno dei pennini (per la garanzia a vita erano molto più massicci degli altri) generalmente rigidi. Per il resto la qualità è totale, e la ditta è quella che insieme alla Parker ha introdotto più innovazioni tecniche.
La qualità comunque resta alta almeno fino a tutti gli anni 90. Le targa e le connaisser che mi è capitato di vedere sono penne che trovo ottime. Si è invece completamente persa di recente, ma su questo piano il male è comune con tutte le marche storiche acquisite da grossi conglomerati.
Simone
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Le duofold moderne non mi entusiasmano (e nemmeno le vecchie ad essere sincero).
Però che gruppo pennino !!!
Ho avuto recentemente tra le mani uno stub ed è un vero piacere scriverci.
L'ultima Sheaffer's degna di nota per me è la intrigue. Un po' pesantina ma a livelli qualitativi ottimi.
il pennino intarsiato (che adoro) mostra dei problemi sulla distanza. Comincio a trovarne di trafilanti dalla losanga con una certa preoccupante frequenza.
Però che gruppo pennino !!!
Ho avuto recentemente tra le mani uno stub ed è un vero piacere scriverci.
L'ultima Sheaffer's degna di nota per me è la intrigue. Un po' pesantina ma a livelli qualitativi ottimi.
il pennino intarsiato (che adoro) mostra dei problemi sulla distanza. Comincio a trovarne di trafilanti dalla losanga con una certa preoccupante frequenza.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Credo sia un concetto che ormai può valere per tutte le produzioni. Causa i sempre maggiori costi di produzione non si possono più fare paragoni fra la cura della produzione anche post bellica e quella attuale.
Direi che se si volesse fare filosofia, il limite si potrebbe individuare negli anni 70.
Naturalmente parliamo dei grandi gruppi già citati.
Comunque concordo anche sul fatto che quel tipo di pennino sia ancora oggi esteticamente modernissimo.
E se rodato bene e alimentato con il giusto inchiostro, magari non troppo denso, è un piacere usarlo.
Ma, come cita Pettirosso, ci sono ancora marchi che, se pur in una produzione industriale e niente affatto artigianale, sfoggiano una ottima qualità, primo fra tutti Lamy.
Direi che se si volesse fare filosofia, il limite si potrebbe individuare negli anni 70.
Naturalmente parliamo dei grandi gruppi già citati.
Comunque concordo anche sul fatto che quel tipo di pennino sia ancora oggi esteticamente modernissimo.
E se rodato bene e alimentato con il giusto inchiostro, magari non troppo denso, è un piacere usarlo.
Ma, come cita Pettirosso, ci sono ancora marchi che, se pur in una produzione industriale e niente affatto artigianale, sfoggiano una ottima qualità, primo fra tutti Lamy.
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Io di moderne ho queste.... avevo anche una intrigue che è stata già citata
Nessun problema con la legacy anzi, ad averne di moderne così, idem con la connaisseur.
Per quanto riguarda invece la balance II beh..... adesso è tutto a posto, ho anche un roller d'accompagnamento, ma il pennino è di una balance millennium edition 2000 che con il tempo si è frantumata praticamente ovunque. Non trovando più il corpo originale avevo trovato questo, poi sulla baya il roller completo pure del solito colore.
Niente da dire sulle waterman citate e sulle duofold, ne sono felice possessore di vari modelli, risalgono però agli anni novanta (man 100, edson, duofold centennial Am.ex.); di più recenti ho la liason in ebanite e la blue mosaic 2001 per esempio ma sinceramente, al di la del fatto che possono o non possono piacere problemi non ne hanno.
Siamo pienamente d'accordo sui prezzi alti, ma fortunatamente (almeno per me) non è necessario comprarle in cartoleria e subito, io per alcune penne ho aspettato anni prima di beccarle ad un prezzo giusto

Nessun problema con la legacy anzi, ad averne di moderne così, idem con la connaisseur.
Per quanto riguarda invece la balance II beh..... adesso è tutto a posto, ho anche un roller d'accompagnamento, ma il pennino è di una balance millennium edition 2000 che con il tempo si è frantumata praticamente ovunque. Non trovando più il corpo originale avevo trovato questo, poi sulla baya il roller completo pure del solito colore.
Niente da dire sulle waterman citate e sulle duofold, ne sono felice possessore di vari modelli, risalgono però agli anni novanta (man 100, edson, duofold centennial Am.ex.); di più recenti ho la liason in ebanite e la blue mosaic 2001 per esempio ma sinceramente, al di la del fatto che possono o non possono piacere problemi non ne hanno.
Siamo pienamente d'accordo sui prezzi alti, ma fortunatamente (almeno per me) non è necessario comprarle in cartoleria e subito, io per alcune penne ho aspettato anni prima di beccarle ad un prezzo giusto
Fabrizio
Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Ho avuto un' esperienza fantastica con le Sheaffer NoNonsense e altre economiche degli anni 80. Ottimi pennini e anche i materiali del corpo. La produzione odierna ha l'alone triste del "made in china".
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Rispondo a Pettirosso, ringraziandolo del tempo che ha speso per interpretare correttamente il mio intervento. Scrivo dal cellulare e con il correttore non capisco più niente, fa tutto lui 

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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Ho anche io delle Sheaffer Nononsense, e la trovo una penna molto economica, però ben realizzata, specie il gruppo scrittura.
So che la produzione è stata spostata in Cina, la Sheaffer calligraphy dovrebbe essere molto simile alla Nononsense, ma non ne possiedo nessuna, quindi non posso esprimere giudizi.
Nicolò
So che la produzione è stata spostata in Cina, la Sheaffer calligraphy dovrebbe essere molto simile alla Nononsense, ma non ne possiedo nessuna, quindi non posso esprimere giudizi.
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Personalmente trovo queste penne tra le migliori che ci siano in termini di scrittura.
Mi riferisco anche e soprattutto alle economiche.
Qualcuno ha già giustamente citato la nonosense.
Quando scrivono bene e secondo me fino agli anni 90 scrivono bene, sono eccezionali, senza se e senza ma.
Personalmente le trovo anche gradevoli e come nel caso della nonosense, molto bella.
Orlando
Mi riferisco anche e soprattutto alle economiche.
Qualcuno ha già giustamente citato la nonosense.
Quando scrivono bene e secondo me fino agli anni 90 scrivono bene, sono eccezionali, senza se e senza ma.
Personalmente le trovo anche gradevoli e come nel caso della nonosense, molto bella.
Orlando
Orlando
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I computer sono inutili. Ti sanno dare solo risposte.
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Re: Sheaffer: bellezza pari a qualità?
Hai certamente ragione, il "giro di boa" negativo per Waterman e Sheaffer potrebbe essere spostato alla fine dello scorso millennio (non ho né la Man 100 né la Targa, ma se ne legge un gran bene).piccardi ha scritto:Mhh, no non sono d'accordo, almeno fino a tutti gli anni '90 Waterman e Sheaffer han prodotto penne di alta qualità (come Man 100 o la Targa). La situazione è andata in tracollo con la produzione attuale.Pettirosso ha scritto: Secondo me, Sheaffer, Parker e Waterman attuali (anni '80 in poi) in generale è meglio lasciarle perdere.
Sulla produzione precedente Sheaffer resta in assoluto una delle migliori.
Simone
D'accordissimo sulla indiscutibile qualità e bellezza delle precedenti Sheaffer, e mi ero ancxhe scordato di citare, fra le papabili entry level vintage, la Nononsense: a parte improbabili "sparate" di qualche venditore, si trovano fra i 10 e i 20 Euro, e scrivono molto bene. Io trovo più attraenti le veriosni demo colorate (c'è una serie Javelin colore ambra/marrone che mi piace particolarmente); le altre, secondo me... scrivono.
A questo livello di prezzo mi permetterei però di aggiungere anche le Aurora Marco Polo, o Idea.
Io negli anni '80 avevo acquistato una Parker 180, e fin dall'inizio non è andata bene (scriveva quando voleva lei). Poi ha iniziato a perdere la doratura, iniziando dall'anello vicino al pennino. Poi si è crepato il fusto. Poi... è finita nella sua scatola, e la scatola in un cassetto.
Migliore esperienza con una Falcon: questa ha sempre scritto bene (pennino F). Gradevole ed elegante, colore nocciola, aveva però il difetto che la sezione conica della impugnatura tendeva a fare scivolare le dita verso il pennino. Nessun "grip", Un disastro scrivendo più di qualche riga. Poi il rivestimento della impugnatura si è scollato dal sottostante alimentatore (stesso difetto riscontrato ora su una Parker Urban, dopo pochissimo uso), ed è finita anche lei in un cassetto, in attesa di tempi migliori.
Giuseppe.