Jinhao 500

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Filner
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Jinhao 500

Messaggio da Filner »

Ciao colleghi utenti,
eccomi qui a mostrarvi la mia prima penna stilografica. Amore a prima vista nato su internet :)
E' una Jinhao 500 non so se la conoscete. Il suo carattere vintage mi ha colpito, la sua eleganza, nient'altro.
So che essendo economica non ci si può aspettare molto ma suppongo che per cominciare potrebbe andare bene. Mi è arrivata la settimana scorsa, vorrei provarla, ma ancora non ho avuto modo. Nel frattempo ancora non so caricarla. Intanto vorrei prima leggere una vostra opinione a riguardo e vorrei cortesemente prendere qualche info.
DSCF6168.JPG
DSCF6168.JPG (101.54 KiB) Visto 5205 volte
DSCF6171.JPG
DSCF6171.JPG (151.17 KiB) Visto 5205 volte
DSCF6170.JPG
DSCF6170.JPG (142.21 KiB) Visto 5205 volte
DSCF6174.JPG
DSCF6174.JPG (151.26 KiB) Visto 5205 volte
Vorrei cortesemente sapere:

1. Che tratto ha?

2. Che tipo di ricarica ha? E' a stantuffo?

3. L'oggetto che ho in mano nella terza foto mi pare che sia il piccolo serbatoio che dovrà contenere l'inchiostro. Come si chiama? Si chiama "convertitore" per caso?

4. Può funzionare anche con le cartucce già belle cariche?

5. Vostro parere. Voto da 1 a 10.

6. Non ho avuto mai una penna stilografica in vita mia. Avete consigli e accortezze da suggerirmi per trattare bene questa penna? (essendo inesperto ho paura di rovinarla poi con il tempo e accorciarle la vita ;) ).


Grazie mille per l'attenzione.
Eroica

Re: Jinhao 500

Messaggio da Eroica »

1 Solitamente hanno un tratto medio dal flusso abbondante.
2 Ha una ricarica a cartuccia / converter che imita lo stantuffo.
3 É proprio quello
4 Si
5 Per me é da 4 ( per evitare polemiche non ti dirò perché)
6 Ha bisogno di essere caricata e di essere usata non serve altro
marcof
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Re: Jinhao 500

Messaggio da marcof »

A occhio il pennino sembra uguale a quello delle Jinhao X450. Il tratto come già scritto da eroica dovrebbe quindi essere un M molto molto abbondante. Confermo tutte le altre indicazioni eccetto il voto. Lasciando a parte l’estetica che è molto personale e inoltre hai già detto che per te è stato amore a prima vista e su questo quindi non c’è altro da aggiungere. Se scrive come la sorella X450 per me il voto è decisamente superiore, a patto che ti piacciano i tratti larghi.
Non ti resta che caricarla e condividere le tue impressioni.
paki
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Re: Jinhao 500

Messaggio da paki »

Io ne ho 2: una bianca e una nera.
Le ho prese perchè sembrano una brutta copia delle Pelikan (che mi piacciono tanto). Il pennino non è lo stesso della X450 (che posseggo), le dorature sul pennino non sono fatte con cura. Essendo in metallo è un po' pesante, non so quanto ma si sente.
Il pennino è molto scorrevole, scrivendo mi da senzazione di morbidezza e sulla carta lascia un tratto medio abbastanza largo, il flusso è abbondante. Il pennino è molleggiato. Alcuni utenti hanno mostrato che con l'uso le dorature spariscono.
Valutando la scrittura, tra le mie cinesine (X450, X750, 126, Baoer 388 e Baoer cinquecentoqualcosa - non mi ricordo - ) la Jinhao 500 è la migliore anche se non la uso tutti i giorni perchè per me ha un tratto troppo spesso su carte economiche. Non mi esprimo sul voto ma senza ombra di dubbio supera la sufficienza.
Essendo la prima stilografica, il consiglio che posso darti per non rovinarla è di non usarla come una biro: la scrittura con la stilografica non necessita di alcuna pressione, basta solo che il la punta del pennino tocchi la carta, se premi potresti disallineare i rebbi. Ogni tanto lavala caricando il converter con acqua pulita e poi svuotandolo e ripetendo l'operazione fino a che l'acqua non esce pulita oppure mettendo in ammollo la sezione per una notte oppure costruendoti una lavatrice. Ricordati di effettuare il lavaggio anche quando devi cambiare inchiostro.
http://www.fountainpen.it/Pulitoreidrod ... ontrollato
Ultima modifica di paki il lunedì 25 gennaio 2016, 22:34, modificato 1 volta in totale.
Siberia

Re: Jinhao 500

Messaggio da Siberia »

Il mio consiglio è di caricare l'inchiostro e di scrivere, senza particolari precauzioni ;)
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Re: Jinhao 500

Messaggio da Pettirosso »

Mi sento di spezzare una lancia in favore delle Jinhao.
Quelle che ho (a cominciare dalle economicissime 599, poi X450, X500, X750 fino alla 159) hanno tutte una cosa che le accomuna: scrivono bene, con un tratto M europeo.
D'accordo, la qualità costruttiva nei particolari lascia un po' a desiderare; ma sono anche robuste; l'estetica è più che accettabile (a parte gli sfacciato cloni, come la 599 e la 159), e nel rapporto qualità/prezzo, secondo me, sono difficilmente superabili.
Penne, come giustamente è stato scritto, da caricare, usare e godere, trattandole con il dovuto rispetto ma senza il timore reverenziale che a volte incute una penna da centinaia di Euro (che poi sovente finisci per lasciare in vetrina per paura di rovinarla usandola, e quindi di fatto non ti godi neppure).
Giuseppe.
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Re: Jinhao 500

Messaggio da paki »

Pettirosso ha scritto:Mi sento di spezzare una lancia in favore delle Jinhao.
Quelle che ho (a cominciare dalle economicissime 599, poi X450, X500, X750 fino alla 159) hanno tutte una cosa che le accomuna: scrivono bene, con un tratto M europeo.
D'accordo, la qualità costruttiva nei particolari lascia un po' a desiderare; ma sono anche robuste; l'estetica è più che accettabile (a parte gli sfacciato cloni, come la 599 e la 159), e nel rapporto qualità/prezzo, secondo me, sono difficilmente superabili.
Penne, come giustamente è stato scritto, da caricare, usare e godere, trattandole con il dovuto rispetto ma senza il timore reverenziale che a volte incute una penna da centinaia di Euro (che poi sovente finisci per lasciare in vetrina per paura di rovinarla usandola, e quindi di fatto non ti godi neppure).
Quoto.
Se tralasciamo le rifiniture sono penne ottime che ti fanno sorgere il dubbio "ma la penna che costa 3 o più cifre, vale la spesa sostenuta?"

Pasquale
Eroica

Re: Jinhao 500

Messaggio da Eroica »

paki ha scritto:
Pettirosso ha scritto:Mi sento di spezzare una lancia in favore delle Jinhao.
Quelle che ho (a cominciare dalle economicissime 599, poi X450, X500, X750 fino alla 159) hanno tutte una cosa che le accomuna: scrivono bene, con un tratto M europeo.
D'accordo, la qualità costruttiva nei particolari lascia un po' a desiderare; ma sono anche robuste; l'estetica è più che accettabile (a parte gli sfacciato cloni, come la 599 e la 159), e nel rapporto qualità/prezzo, secondo me, sono difficilmente superabili.
Penne, come giustamente è stato scritto, da caricare, usare e godere, trattandole con il dovuto rispetto ma senza il timore reverenziale che a volte incute una penna da centinaia di Euro (che poi sovente finisci per lasciare in vetrina per paura di rovinarla usandola, e quindi di fatto non ti godi neppure).
Quoto.
Se tralasciamo le rifiniture sono penne ottime che ti fanno sorgere il dubbio "ma la penna che costa 3 o più cifre, vale la spesa sostenuta?"

Pasquale

Banalmente si. É inutile raccontare fiabe. Perché se abbiamo pagato poco un oggetto dobbiamo sempre sostenere che esso é pari, se non migliore di un altro dieci volte più caro?
E poi comunque non é difficile far scrivere bene una stilografica se la si dota di un tratto medio/ broad e di un flusso ad innaffiatoio. Mi stupirei del contrario
paki
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Re: Jinhao 500

Messaggio da paki »

Eroica ha scritto: Banalmente si. É inutile raccontare fiabe. Perchse abbiamo pagato poco un oggetto dobbiamo sempre sostenere che esso é pari, se non migliore di un altro dieci volte più caro?
E poi comunque non é difficile far scrivere bene una stilografica se la si dota di un tratto medio/ broad e di un flusso ad innaffiatoio. Mi stupirei del contrario
No Eroica, hai frainteso, non volevo intendere che una penna cinese è meglio di penne che costano dieci volte tanto perchè non è vero. Le rifiniture della Jinhao 500 sono pessime e mi pare di averlo scritto. Il senso della mia domanda è, per fare un esempio pratico, "una Pelikan M200 vale quello che costa? (100€ attualmente)".

Pasquale
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Re: Jinhao 500

Messaggio da Crononauta »

paki ha scritto:"una Pelikan M200 vale quello che costa? (100€ attualmente)".
È un po' che non scrivo causa vari impegni e situazioni famigliari complicate, ma su questo vorrei dire la mia. In breve: secondo me, sì, la M200 vale quello che costa. Anzi, a maggior ragione per le penne che stanno in quel range di prezzo/qualità tali da essere ragionevolmente abbordabile, e ragionevolmente di alta qualità. Insomma si ha davvero la sensazione di pagare la qualità intrinseca della penna, e non tanto lo studio stilistico o il nome del marchio: semmai obietterei se penne da mille e passa euro hanno motivazioni tecniche per avere tale valore, e la mira risposta potrebbe essere no.

Tornando a noi - e lo dico da felice possessore di una manata di Jinhao di vario tipo - la mia M250 è qualitativamente infinitamente migliore.
La M250 è meglio bilanciata e ha il giusto peso per non stancare la mano anche in lunghe sessioni di scrittura (le Jinhao sono pesantissime e sbilanciate, per dire). La M250 è una penna a pistone, anziché col ripiego del converter [1], ha il tappo ermetico che garantisce di non trovarsela secca e incrostata se la si lascia ferma una settimana; è rifinita bene e il flusso è assolutamente costante e preciso per tutta la durata della carica (fatto salvo l'inevitabile leggero "ingrossamento" a inchiostro quasi finito).

Le Jinhao sono apparentemente belle a uno sguardo superficiale, ma poi a guardare bene sono rifinite in modo approssimativo, e soprattutto la qualità lascia parecchio a desiderare: non nel senso che non vadano, ma nel senso che non ce n'è una che scriva uguale all'altra. A parità di pennino una è "grassa" e l'altra è "stitica", qualcuna l'ho dovuta smontare e manipolarne il pennino per farla scrivere (ora scrive magnificamente), altre scrivono bene ma il flusso è incostante: parte grassa e dopo un po' è stitica, la muovi un po' e ritorna l'affluso e torna grassa, e via così.

Intendiamoci, in penne da 4 euro sono cose tollerabili, ma di certo sono situazioni fastidiose anche solo per uno che la usasse a scuola per prendere appunti. Da questo punto di vista la Lamy Safari è - pur nella sua economicità - decisamente migliore, in quanto è sì economica ma di qualità.


[1] e vai di flame :ugeek: ma come ho già detto in altre occasioni, per me una stilografica ha tecnicamente e filosoficamente senso solo a pistone. Tollero il converter solo in quelle economiche, per ragioni di prezzo! Ma una stilografica di alto prezzo a cartucce lo ritengo un abominio! :twisted:
Massimo Bacilieri
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Re: Jinhao 500

Messaggio da paki »

Crononauta ha scritto:
paki ha scritto:"una Pelikan M200 vale quello che costa? (100€ attualmente)".
È un po' che non scrivo causa vari impegni e situazioni famigliari complicate, ma su questo vorrei dire la mia. In breve: secondo me, sì, la M200 vale quello che costa. Anzi, a maggior ragione per le penne che stanno in quel range di prezzo/qualità tali da essere ragionevolmente abbordabile, e ragionevolmente di alta qualità. Insomma si ha davvero la sensazione di pagare la qualità intrinseca della penna, e non tanto lo studio stilistico o il nome del marchio: semmai obietterei se penne da mille e passa euro hanno motivazioni tecniche per avere tale valore, e la mira risposta potrebbe essere no.

Tornando a noi - e lo dico da felice possessore di una manata di Jinhao di vario tipo - la mia M250 è qualitativamente infinitamente migliore.
La M250 è meglio bilanciata e ha il giusto peso per non stancare la mano anche in lunghe sessioni di scrittura (le Jinhao sono pesantissime e sbilanciate, per dire). La M250 è una penna a pistone, anziché col ripiego del converter [1], ha il tappo ermetico che garantisce di non trovarsela secca e incrostata se la si lascia ferma una settimana; è rifinita bene e il flusso è assolutamente costante e preciso per tutta la durata della carica (fatto salvo l'inevitabile leggero "ingrossamento" a inchiostro quasi finito).

Le Jinhao sono apparentemente belle a uno sguardo superficiale, ma poi a guardare bene sono rifinite in modo approssimativo, e soprattutto la qualità lascia parecchio a desiderare: non nel senso che non vadano, ma nel senso che non ce n'è una che scriva uguale all'altra. A parità di pennino una è "grassa" e l'altra è "stitica", qualcuna l'ho dovuta smontare e manipolarne il pennino per farla scrivere (ora scrive magnificamente), altre scrivono bene ma il flusso è incostante: parte grassa e dopo un po' è stitica, la muovi un po' e ritorna l'affluso e torna grassa, e via così.

Intendiamoci, in penne da 4 euro sono cose tollerabili, ma di certo sono situazioni fastidiose anche solo per uno che la usasse a scuola per prendere appunti. Da questo punto di vista la Lamy Safari è - pur nella sua economicità - decisamente migliore, in quanto è sì economica ma di qualità.


[1] e vai di flame :ugeek: ma come ho già detto in altre occasioni, per me una stilografica ha tecnicamente e filosoficamente senso solo a pistone. Tollero il converter solo in quelle economiche, per ragioni di prezzo! Ma una stilografica di alto prezzo a cartucce lo ritengo un abominio! :twisted:
Sono d'accordo con te (in parte): è ovvio che la M200 è migliore della Jinhao perchè ovviamente è una penna fatta come si deve (e costa quanto 20 Jinhao 500) contrariamente alla Jinhao.
La mia provocazione è rivolta al fatto che la M200 costava qualche anno fa 70 euro. Usando una frase di un altro utente "O era un affare prima o fregatura ora".
La mia Pelikan M205 (che ha soppiantato le mie Jinhao, ovviamente) l'ho pagata 39 euro in meno del prezzo attuale della M200. Ho fatto un affare oppure ho pagato il giusto?


La Jinhao non può mai reggere il confronto con altre penne, questo lo dico anche io ma per quello che costano non mi sento di condannarle, anzi.

Nella frase che ho evidenziato hai detto proprio quello che penso, l'unica differenza è che io faccio la tua stessa considerazione anche al di sotto dei 1000 euro.

Per quanto riguarda le cartucce, sono in totale disaccordo ma siamo già OT con il confronto Pelikan/Jinhao quindi non parliamone in questo argomento.

:wave:
Eroica

Re: Jinhao 500

Messaggio da Eroica »

Per scrivere basta una Bic e per sapere l'ora basta uno Swatch. Per alcuni oggetti non mi chiedo mai quale sia il loro reale valore. Se mi piace non importa quanto costa e quanto mi stiano fregando, deve essere mia!
D'altronde razionalmente parlando é già follia spendere più di 10 euro per una penna
Filner
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Re: Jinhao 500

Messaggio da Filner »

Bene. Per quanto mi riguarda credo di aver ricevuto le info che cercavo.

Grazie. :)
paki
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Re: Jinhao 500

Messaggio da paki »

Eroica ha scritto:Per scrivere basta una Bic e per sapere l'ora basta uno Swatch. Per alcuni oggetti non mi chiedo mai quale sia il loro reale valore. Se mi piace non importa quanto costa e quanto mi stiano fregando, deve essere mia!
D'altronde razionalmente parlando é già follia spendere più di 10 euro per una penna
Sono perfettamente d'accordo! Posso fare tutte considerazioni che voglio ma le penne le compro ugualmente! :) Non ci possiamo fare niente, è la passione, e al cuore non si comanda. Quando ho preso la Pelikan valutavo anche la TWSBI 580 AL che almeno sulla carta dovrebbe essere superiore. Il cervello diceva TWSBI, il cuore Pelikan.
Poi lo sapete come è andata :mrgreen:

Pasquale
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Re: Jinhao 500

Messaggio da Crononauta »

Io no. Perché allora per andare da Milano a Roma ti bastano le gambe e due paia di scarpe, un bel po' di tempo e tanta voglia.
Sempre a Roma arrivi, fino al 1800 facevano così! Poi oggi ci sono altri mezzi, dal costo decisamente superiore, ma infinitamente più confortevoli e rapidi: è chiaro il concetto?
Una cosa è il valore intrinseco di un oggetto, un'altra quello a cui lo vendono, spesso queste due cose non coincidono.
Ma non possiamo dire che una BIC usa e getta, con una punta che sembra un punteruolo da maniscalco, scriva come una stilografica con pennino in oro, suvvia. Né, restando in tema stilografica, giusto per citare due penne già confrontate in questo thread, che una Jinhao scriva come la M250. Perché non è vero. Basta scrivere per rendersene conto.
Poi uno mi può dire: "sì vabbè ma scrive lo stesso e a me basta", che è vero: ma è un discorso diverso dal dire "entrambe scrivono uguale, tutto il resto è un di più inutile".
Massimo Bacilieri
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