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Primi passi in Cancelleresca ... mancini
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Agli ottimi consigli di Daniela aggiungo che non bisogna concentrarsi al punto di temere di sbagliare, proprio per evitare una eccessiva tensione. Se qualche lettera viene male non succede nulla!
Andrea
In omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro.
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
La calligrafia per me è sicuramente un diletto, non sento l'ansia di sbagliare, anche se ovviamente vorrei fare sempre meglio.
La tensione che sento nella mano e a cui facevo riferimento in precedenza in realtà è sempre presente, anche nella scrittura di ogni giorno. Probabilmente in aggiunta ad uno stile codificato sarebbe utile che imparassi anche qualche tecnica che permetta di rendere più sciolta la scrittura quotidiana.
La tensione che sento nella mano e a cui facevo riferimento in precedenza in realtà è sempre presente, anche nella scrittura di ogni giorno. Probabilmente in aggiunta ad uno stile codificato sarebbe utile che imparassi anche qualche tecnica che permetta di rendere più sciolta la scrittura quotidiana.
- Irishtales
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Con cosa scrivi quando si manifesta il problema nella scrittura quotidiana?
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Ho capito Ernestina a cosa ti riferisci. Anche io avevo/ho lo stesso problema. Ho sempre avuto il vizio di stringere fortissimo la penna, ed anche di premere esageratamente sul foglio. A scuola quando scrivevo i temi finivo sempre con i crampi alla mano. Il guaio è che una volta assunta una cattiva abitudine poi è difficile mandarla via. Soltanto adesso noto che ho abbastanza allentato la presa quando scrivo e vado un po' più sciolto. L'uso della stilografica che sicuramente impedisce di premere troppo forte e arretrare leggermente il punto in cui impugno la penna mi stanno aiutando. Occorre comunque fare attenzione e correggersi costantemente, fino a che i movimenti corretti non divengano abituali.
Andrea
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Qui casca l'asino! Nella maggior parte dei casi con penne...non stilografiche!Irishtales ha scritto:Con cosa scrivi quando si manifesta il problema nella scrittura quotidiana?
La mia rieducazione con la penna stilografica (l'ho utilizzata spesso nel periodo della scuola superiore e poi dell'università, ma l'ho abbandonata poi per parecchi anni) è abbastanza recente e qualche miglioramento già lo vedo.
Il decadimento della qualità di scrittura all'aumentare della velocità è però molto marcato, credo a causa della rigidità della mano, per questo pensavo che forse qualche esercizio di scioltezza potrebbe migliorare la situazione.
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Non ho mai premuto molto sul foglio ma, ripensandoci, forse il fatto di essere mancina, e quindi dover spingere la penna invece che tirarla, mi porta a stringere con più forza lo strumento per portarlo ad eseguire gli ordini. Sicuramente la stilografica è uno strumento più docile e ha bisogno di meno forza di "persuasione".ginepro ha scritto:Ho capito Ernestina a cosa ti riferisci. Anche io avevo/ho lo stesso problema. Ho sempre avuto il vizio di stringere fortissimo la penna, ed anche di premere esageratamente sul foglio...L'uso della stilografica che sicuramente impedisce di premere troppo forte e arretrare leggermente il punto in cui impugno la penna mi stanno aiutando.
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Infatti hai capito subito cosa intendevo. Con la stilo non ci si sforza, e con il tempo ci si abitua a scrivere senza esercitare pressione e i problemi ai muscoli o ai tendini se ne vanno. Però rimane l'abitudine a scrivere in fretta ed il conseguente decadimento della leggibilità della grafia.valern25 ha scritto:Qui casca l'asino! Nella maggior parte dei casi con penne...non stilografiche!Irishtales ha scritto:Con cosa scrivi quando si manifesta il problema nella scrittura quotidiana?
Nulla di irrecuperabile, in realtà. Già lo studio costante di uno stile calligrafico come la Cancelleresca, la Italiana, il Copperplate e derivati (di tutti i corsivi in generale), aiuta a riappropriarsi dell'abitudine alle proporzioni, al rispetto degli spazi, a quella ripetitività di forme che rendono omogenea, elegante ed equilibrata una grafia.
In definitiva, studiando con costanza l'Italico - Cancelleresca, pian piano ti accorgerai che anche con la stilografica negli scritti quotidiani incominceranno a spuntare le "g" tipiche dello stile, o le "t" fatte a quel modo, insomma, la tua grafia ne risentirà positivamente sia nella forma delle singole lettere che nella più globale gestione di spazi e proporzioni.
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Perdonate se mi inserisco da indegno forumista quale sono, ma siccome anch'io ho spesso un problema di "affaticamento" del polso durante la scrittura, forse qualcuno qui può aiutarmi a capirne meglio le cause (a parte quelle che possono derivare da anni di uso della tastiera e del mouse). Non è che il problema può nascere dal fatto di tenere il braccio praticamente fermo, delegando tutti i movimenti di scrittura al polso e alle dita? Voglio dire.. non so se sia una questione da Monsieur de La Palice, ma forse sarebbe più opportuno fare il contrario, solo se si riuscisse a rieducare i propri gesti, ovvero fare in modo che il movimento principale sia quello dell'insieme braccio-avambraccio, lasciando alle dita solo i movimenti fini... Voi come scrivete?
Claudio
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Hai perfettamente centrato il punto della questione. Ci si affatica perchè si delega solo alla mano tutta mobilità necessaria, mentre il resto delle articolazioni e dei muscoli di avambraccio - braccio - spalla, vengono immobilizzati e finiscono per irrigidirsi.
I movimenti invece dovrebbero essere rilassati e partire dalla spalla, coinvolgendo tutto il braccio. Perciò è essenziale trovare una posizione comoda che ci permetta di scrivere in modo rilassato e senza forzature. Il piano leggermente inclinato è senz'altro un ottimo ausilio, sedersi ad un'altezza adeguata rispetto al tavolo e alla propria statura è un'altra cosa importante. Naturalmente ciò non sempre è possibile, ad esempio a scuola o all'università o al lavoro, quando si scrive per prendere appunti in generale. Ma se si decide di dedicarsi alla calligrafia è essenziale per prima cosa trovare una "propria dimensione" in cui ci si possa dedicare allo studio nel modo più ergonomico e naturale possibile.
I movimenti invece dovrebbero essere rilassati e partire dalla spalla, coinvolgendo tutto il braccio. Perciò è essenziale trovare una posizione comoda che ci permetta di scrivere in modo rilassato e senza forzature. Il piano leggermente inclinato è senz'altro un ottimo ausilio, sedersi ad un'altezza adeguata rispetto al tavolo e alla propria statura è un'altra cosa importante. Naturalmente ciò non sempre è possibile, ad esempio a scuola o all'università o al lavoro, quando si scrive per prendere appunti in generale. Ma se si decide di dedicarsi alla calligrafia è essenziale per prima cosa trovare una "propria dimensione" in cui ci si possa dedicare allo studio nel modo più ergonomico e naturale possibile.
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Ritorno brevemente agli strumenti. Presa dall'entusiasmo dopo aver letto molti post qui sul forum che ne parlavano molto bene, ho acquistato 2 blocchi pennino Platignum tronchi obliqui per mancini.
Ora non sono più certa che siano effettivamente quelli di cui si parlava, questi dovrebbero appartenere ad una Platignum Art Pen. Riuscite a dirmi se sono i tanto decantati pennini Platignum?
Sono ancora un po' disorientata nel forum e ho postato (non so se a torto o a ragione) la richiesta di riconoscimento nel reparto
"Tecnica e Riparazioni"
Ora non sono più certa che siano effettivamente quelli di cui si parlava, questi dovrebbero appartenere ad una Platignum Art Pen. Riuscite a dirmi se sono i tanto decantati pennini Platignum?
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Eccomi di nuovo qui con i miei esercizi.
Purtroppo nei giorni scorsi non sono riuscita ad esercitarmi molto, e si vede... l'aspetto positivo è che nel frattempo è arrivato l'inchiostro della parallel pen .
Per non tediarvi troppo con le sequenze di "a,d,g,q", e per dare un significato alle pagine di lettere, ho cominciato a intervallarle con trascrizioni di aforismi e frasi famose e meno.
Dovrei cominciare a provare anche le legature, ma non riesco a convincermi: mi piacciono molto di più le lettere staccate.
E' strano, ma forse poi nemmeno molto, che le sequenze di lettere uguali sembrano molto più regolari delle frasi di senso compiuto, probabilmente perchè ogni lettera ripete lo schema della precedente e si stabilisce un ritmo che si perde invece nelle frasi con lettere "mescolate".
... in realtà riguardando le pagine caricate non vedo più molto la regolarità nemmeno nelle sequenze di lettere ...
Beh, almeno le frasi sono belle come sostanza, lasciamo stare la forma
Purtroppo nei giorni scorsi non sono riuscita ad esercitarmi molto, e si vede... l'aspetto positivo è che nel frattempo è arrivato l'inchiostro della parallel pen .
Per non tediarvi troppo con le sequenze di "a,d,g,q", e per dare un significato alle pagine di lettere, ho cominciato a intervallarle con trascrizioni di aforismi e frasi famose e meno.
Dovrei cominciare a provare anche le legature, ma non riesco a convincermi: mi piacciono molto di più le lettere staccate.
E' strano, ma forse poi nemmeno molto, che le sequenze di lettere uguali sembrano molto più regolari delle frasi di senso compiuto, probabilmente perchè ogni lettera ripete lo schema della precedente e si stabilisce un ritmo che si perde invece nelle frasi con lettere "mescolate".
... in realtà riguardando le pagine caricate non vedo più molto la regolarità nemmeno nelle sequenze di lettere ...
Beh, almeno le frasi sono belle come sostanza, lasciamo stare la forma
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Stai andando avanti bene. Le sequenze di lettere uguali e poi di gruppi di lettere con tratti simili, nell'esercitarti, dovrebbero essere più lunghe (e, mi rendo conto, noiose)....pagine, pagine, pagine...serve ad apprendere il gesto, a "memorizzarlo", a ripeterlo pressochè identico ogni volta che lo si traccia. Anche quando poi si passerà dagli esercizi con sequenze di lettere seriali a parole e frasi di senso compiuto.
Che ha lo svantaggio, di suo, di doversi concentrare sulla sequenza di lettere differenti e spaziature per non commettere errori nel testo, e così facendo si sposta l'attenzione dalla forma alla sostanza dello scritto. La forma, quindi, se prima non ci si è appropriati della gestualità attraverso l'esercizio, può risentirne.
Ma occorre tempo, non c'è nessuna fretta. Solo, visto che hai una bella mano ed è un peccato "sciuparla", se mi permetti di darti un consiglio è quello di continuare con gli esercizi, tenendo sempre accanto il modello di riferimento da controllare spessissimo per monitorare la corrispondenza fra i tratti.
Altrimenti c'è il rischio di trascinarci dietro errori che nel tempo diventa sicuramente più difficile correggere.
Comunque brava, brava davvero!
Che ha lo svantaggio, di suo, di doversi concentrare sulla sequenza di lettere differenti e spaziature per non commettere errori nel testo, e così facendo si sposta l'attenzione dalla forma alla sostanza dello scritto. La forma, quindi, se prima non ci si è appropriati della gestualità attraverso l'esercizio, può risentirne.
Ma occorre tempo, non c'è nessuna fretta. Solo, visto che hai una bella mano ed è un peccato "sciuparla", se mi permetti di darti un consiglio è quello di continuare con gli esercizi, tenendo sempre accanto il modello di riferimento da controllare spessissimo per monitorare la corrispondenza fra i tratti.
Altrimenti c'è il rischio di trascinarci dietro errori che nel tempo diventa sicuramente più difficile correggere.
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
A quanto scritto da Daniela aggiungo che nello scrivere un testo è più difficile mantenere il corretto parallelismo in quanto si mettono accanto lettere di forma diversa e all'inizio non è sempre facile accoppiarle. Inoltre la corretta spaziatura, che è essenzialmente ottica, è determinante per il risultato.
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Le frasi che scrivo ogni tanto rappresentano solamente una pausa nel mare di lettere uguali, giusto per ricordarmi che l'obiettivo di questi esercizi non è una carta da parati fatta a mano!
E' vero quello che dite: durante le pagine di lettere uguali non devo concentrarmi sul significato di ciò che scrivo ma solo sulla forma che quindi ne guadagna, mentre durante le brevi escursioni nella scrittura di frasi finisco sempre con lo sbagliare la struttura o l'inclinazione delle lettere oppure l'ortografia delle parole!
Come sempre grazie per i vostri consigli, non sono mai ripetuti a sufficienza.
E' vero quello che dite: durante le pagine di lettere uguali non devo concentrarmi sul significato di ciò che scrivo ma solo sulla forma che quindi ne guadagna, mentre durante le brevi escursioni nella scrittura di frasi finisco sempre con lo sbagliare la struttura o l'inclinazione delle lettere oppure l'ortografia delle parole!
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Re: Primi passi in Cancelleresca ... mancini
Ancora complimenti!
Se posso darti ancora un consiglio, passa a scrivere su dei fogli rigati concentrandoti sul rispetto delle linee di base e di testa.
Mi pare di vedere un foglio quadrettato che hai usato in trasparenza, ma non è la stessa cosa che scrivere su un foglio con le righe.
La forma c'è, ma mi pare (forse è un problema della scansione) che le righe siano un po' "ondulanti".
Per accertartene traccia una bella riga con riga e matita e vedi se l'hai rispettata.
Naturalmente aspettati di perdere un po' della forma o della costanza nell'inclinazione mentre ti concentri su altro, ma una cosa alla volta e poi tutto va a posto.
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Mi pare di vedere un foglio quadrettato che hai usato in trasparenza, ma non è la stessa cosa che scrivere su un foglio con le righe.
La forma c'è, ma mi pare (forse è un problema della scansione) che le righe siano un po' "ondulanti".
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Naturalmente aspettati di perdere un po' della forma o della costanza nell'inclinazione mentre ti concentri su altro, ma una cosa alla volta e poi tutto va a posto.