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Cordialmente,
Ritengo che anche le pantofole in genere siano una calzatura molto comoda ma fuori dal contesto domestico sarebbero fuori luogo, come gli stivali Timberland fuori dalla pratica del Trekking.Lorenzo98 ha scritto:@Ciro: ma... ma... ma.... sono comodi gli stivali timberland......, però rimane che io mi limito agli stivali, il risvoltino no, quello mai!
Ciro ti assicuro che per chi abita al nord dove l' inverno è freddo piovoso e a volte "nevoso" il polacchino Timberland è una garanzia di piedini caldi e asciutti. Io faccio il tecnico rappresentante in provincia di Belluno: da ottobre a marzo inorridisco al solo pensiero di indossare un altro paio di scarpe che non siano i miei scarponcini. Oltretutto sono in-dis-trut-ti-bi-li.ciro ha scritto: Ritengo che anche le pantofole in genere siano una calzatura molto comoda ma fuori dal contesto domestico sarebbero fuori luogo, come gli stivali Timberland fuori dalla pratica del Trekking.
Chiaramente si tratta di una mia opinione non richiesta ma, se ho ragione a pensarla così - come credo che sia - potrebbe essere un pensiero utile a qualcuno.
Lorenzo condivido il tuo intervento parola per parola anche se io non ho mai provato a uscire con giacca, cappotto e borsalino. Per me sei anche una consolazioneLorenzo98 ha scritto:Non sapete quanto vi invidio... io purtroppo, nonostante i miei giovani 17 anni, mi piacerebbe davvero vestire con giacca e cravatta, sopragiacca (non so il nome corretto) e un bel borsalino... forse è un po' da AlCapone, ma mi piacerebbe davvero tanto, però purtroppo, le volte in cui ho provato a uscire in balotta con questo "Outfit" sono stato assalito da commenti e constatazioni, quindi mi toccherà aspettare un po' di anni per poter andare tranquillamente in giro col mio stile... [...]
Inka, il consiglio non era rivolto a me... ma lo faccio mio e ti ringrazio!Inka ha scritto:Non preoccuparti, lo stile di ognuno viene fuori col tempo, alla tua età se vuoi sperimentare secondo me potresti fregartene altamente del giudizio degli altri, rispondi con autoironia e metterai tutti d' accordo.
Dino ringrazio anche te, non ho la penna sempre in tasca, rimedio subito e intanto mi hai dato un consiglio sulla prossima penna da acquistare: Kaweco Sport!Dean82 ha scritto:@Lorenzo98: a 17 anni, usare - non solo nel vestire - il proprio stile è cosa assai complicata. Come ha detto @Inka l'auto ironia aiuta, tuttavia da sola è insufficiente. Esistono 'leggi non scritte' di accettazione da parte del gruppo (esistono innumerevoli esperimenti sociologici in tal senso). Ad ogni modo, avere una stilografica sempre in tasca è già un ottimo tocco di anticonformismo che, seppur discreto, è sintomo di una sicurezza di sé maggiore di quello che credi. E tale penna sarà l'inizio della tua personale 'autostrada per l'inferno'.
Cordialmente,
Bravo Ciro, con questa frase hai detto tutto!ciro ha scritto:
Ad ogni contesto il suo abbigliamento, finché si rispetta questa cosa nessuno può additarvi.
Grazie Paki per gli aneddoti, tutti piacevoli, in particolare ho apprezzato il racconto sul tuo professore, è sempre bello quando dai propri insegnanti si riesce ad imparare qualcosa che trascenda dal programma scolastico.paki ha scritto:
Ecco la reazione che mi piace di più: ero sempre a scuola, il professore di elettronica, che usa la stilografica (la scintilla è scoccata guardando lui mentre scriveva, rimasi folgorato dal fascino del pennino) non mi considerava mai, non sapeva nemmeno il mio cognome (e lo avevo già da due anni). Un giorno, mentre prendevo appunti con la stilografica, si alza e si avvicina alla fila di banchi dove ero seduto per rimproverare un'altro ragazzo e in quel momento si accorge che avevo la stilografica. Si ferma per un po', mi guarda in assoluto silenzio, guarda la penna e dopo un po' riprende la spiegazione.
Non avendo molta sicurezza, tendo sempre a non far notare le cose etichettate come strane: i miei vecchi amici fumavano quasi tutti, io ero uno dei pochi non-fumatori convinti e anti-fumo, però ammetto che i sigari mi hanno sempre affascinato, così un giorno loro fumano le sigarette e io mi presento con un ammezzato. All'inizio mi dicono tutti: "sei libero di fare quello che vuoi, nessuno può dirti niente", poi però mi criticano, dicendo che sono vecchio, a volte per scherzo e a volte seriamente. Da allora tendo a non mostrare le cose "strane" a chiunque, ma solo a quelle persone "tolleranti".
Con un'amico (più aperto mentalmente dei vecchi), mi sono sbilanciato, gli ho parlato della mia passione per la scrittura e gli ho mostrato una stilografica. Anche lui (che ha avuto il mio stesso professore di elettronica) si è fermato a guardare la penna, l'unica cosa che ha detto è stata: "E' bella".
Forte questa me la devo segnare.Inka ha scritto: ......... .- ............ ........
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............ Beh qui da noi risponderei con una frase cara ai nostri vecchietti: "Ai to ani saltee i foss par longo," (trad: alla tua età saltavo i fossi per lungo) che vuol dire in tono scherzoso "caro mio prima di parlare di me sappi che alla tua tenera età ero più avanti di quanto tu sia oggi (e forse anche domani...)"
Un altro bolognese!!!!analogico ha scritto:Pare che quella di saltare i fossi per la lunga sia stata in passato un'attività molto praticata da qualsiasi persona anziana di entrambi i sessi prima di diventare....anziana appunto![]()
Nessuno lo ha mai visto fare, ma qui da noi a Bologna ce la raccontiamo così:
"Mé .....(pausa prolungata per suscitare interesse e curiosità e poi tutto d'un fiato...) a la to etè, a saltèva i fôs par la longa”
Bellissima!!!analogico ha scritto: Nessuno lo ha mai visto fare, ma qui da noi a Bologna ce la raccontiamo così:
"Mé .....(pausa prolungata per suscitare interesse e curiosità e poi tutto d'un fiato...) a la to etè, a saltèva i fôs par la longa”
Lorenzo98 ha scritto: Comunque apprezzo sia quello detto da Paki, con cui trovo affinità nei giudizi sull'età, ammetto che anche io penso che la vera età di una persona non sia quella sulla carta di identità ma quella della propria mente, semplicemente capita che tante, troppe volte, si evitano alcune cose per evitare ogni volta i soliti commenti e simili, per non voglia.