Il modello RA2
Per una panoramica dei modelli iniziali di Aurora, la gloriosa "Fabbrica Italiana Penne a Serbatoio" di Torino fondata subito dopo la I Guerra Mondiale nel 1919, si consulti il nostro formidabile Wiki al link già citato in precedenza:
https://www.fountainpen.it/Modelli_iniziali_Aurora
Per parte mia, mi limiterò ad alcune osservazioni sull'esemplare in presentazione.
La RA2, ovvero "Rientrante Aurora" #2 (modello a pennino rientrante), è la penna di taglia media delle rientranti Aurora, che la Casa torinese giunse a produrre in sette formati:
RA00-RA0-RA1-
RA2-RA3-RA4-RA5.
Il rivestimento perfettamente cilindrico in lamina d'oro 18 K.R. di fusto e cappuccio è suddiviso in 12 bande maggiori lavorate a guilloché (con effetto a "grana di riso") intervallate da altrettante bande, sensibilmente più piccole, dalla superficie liscia: l'abilità della lavorazione si giudica dalla capacità di raccordare otticamente a penna avvitata i diametri leggermente differenti delle sezioni. Le estremità di fusto e cappuccio sono lisce, così come i cartigli, rispettivamente rettangolare e quadrato, sui quali insiste la lavorazione a smalto.

Non so se lo sfalsamento di logo e ragione sociale siano voluti, ma proprio non lo credo, anche perchè risultano così sfalsati anche i punzoni... Presumo vi sia stata una piccola rotazione del rivestimento di una delle due sezioni durante una maldestra manutenzione: nulla che non si possa rimettere in asse (ma non sarò certamente io a farlo, non l'ho nemmeno lucidata...). Per comodità di documentazione, in tutte le altre foto della recensione ho svitato per meno di un quarto di giro il cappuccio, in modo da avere una prospettiva più fedele possibile all'idea originale, con gli smalti e i punzoni allineati.
In ogni caso, in questa foto
4-sides si può apprezzare la chiusura perfetta...
La laminatura non riveste la parte coperta dal cappuccio quando è avvitato (che corrisponde alla zona dove si impugna la penna) e nemmeno il fondello girevole: entrambe le sezioni in ebanite si restringono a tronco di cono verso le estremità, per interrompersi in due forme nuovamente cilindriche, rispettivamente la filettatura con l'imbocco del fusto da un lato, e il nottolino che comanda il meccanismo rientrante dall'altro.
Il cappuccio, cilindrico come già osservavamo, ha la sommità piatta (flat top) e non è dotato di clip, bensì di una coppia di anellini: il primo è fisso ed ha forma ellissoidale; attorno ad esso è richiuso un secondo anellino, anch'esso ellissoidale, ma mobile e decisamente più grande.
Quindi, oltre al pennino devo cercare anche il nastro/fiocco giusto...
Per concludere, il sistema di caricamento: il classico "safety".
Le iscrizioni del Produttore
Sulla laminatura i punzoni sono apposti nella parte inferiore del cappuccio (labbro) e nella parte superiore del fusto:
AURORA (in rilievo all'interno di un rettangolo)
18K·R (in rilievo all'interno di un rettangolo)
E' presente in bella evidenza anche un'altra coppia di punzoni
16 0,2 (sul cappuccio)
0,2 16 (sul fusto)
il significato dei quali mi è oscuro: potrebbe forse trattarsi di valori relativi alle caratteristiche della laminatura?
Il logo di Aurora si trova sulla parte girevole del fondello, sull'ebanite lasciata scoperta:
"AURORA TORINO" nel caratteristico cartiglio ovoidale dell'azienda,
consumato ma ancora leggibile.
L'indicazione del modello e della sua grandezza è riportata sotto il fondello RA2
ovvero "Rientrante Aurora misura 2"
Nella penna in presentazione è presente anche un ulteriore numero
45
impresso quasi in opposizione al modello: anche il significato di questo numero mi è ignoto e devo quindi chiedere un doppio aiuto ai Grandi Collezionisti
Dovremo (solo per il momento, perchè non è troppo difficile trovarlo) rinunciare a mostrare l'iscrizione del pennino originale, mancante. Secondo il nostro Wiki deve essere punzonato oro 14k, avere foro di areazione circolare, essere marchiato con il logo ovoidale dell'azienda contenente la scritta "Aurora Torino" ed il numero relativo alla misura: nel caso di una RA2 dovrebbe ovviamente essere il #2, ma anche il # 2 e 1/2 è a volte presente (terzo aiuto!

)
Nella foto vado a documentare l'alimentatore, che presumo originale:
Conclusioni
La RA2 ha dimensioni contenute ma proporzioni ideali: in questa livrea eccezionale si dimostra bella, forte ed elegante come il Committente la esigeva. Dal punto di vista collezionistico la penna è straordinaria: pur non essendo un pezzo unico, essa riunisce in un manufatto due marchi di assoluta eccellenza, molto desiderati...
Se mai un giorno anch'io come Gabriele D'Annunzio dovessi possedere un'Isotta Fraschini, ebbene quella che vi ho appena mostrato sarebbe la penna che terrei sempre carica nel cassettino portaoggetti...
Grazie per l'attenzione e Buon Anno a tutti!!!
Giorgio