Siamo solo una piccola combriccola di folli per il dolce!
Io ho sempre con me, nella tasca del giubbotto, un pacchetto di caramelle: di inverno le mitiche Valda, d'estate le Leone (che nel resto dell'anno consumo in casa... irrecuperabile!).
Ma concordo con Dino, perché il mio vero Tallone d'Achille sono i cioccolati. Anche io adoro il fondente ai livelli più folli, e nel mio frigo d'estate, e nella solita credenza d'inverno, troverete sempre una scorta di cioccolatini Venchi dal 70% al 90%, insieme a qualche cremino e una quantità considerevole di quei Lindt... non fatemici pensare!
Poi, oltre al mitico test del tiramisù, considero la crema catalana come un buon metro di giudizio: il cucchiaino posato sulla crosta affonda (ergo niente meravigliosa crosta di caramello)? La zuppa servita come primo era più densa della crema sotto il caramello? La stessa crema potrebbe essere usata come malta? Apprezzo lo sforzo, ma... non ci siamo.
Il dolce è il vero coronamento di un pasto, e come è blasfemia dirigere perfettamente un viennese Concerto di Capodanno per poi rovinare irrimediabilmente la Marcia di Radetzky (comunque quest'anno dirige Jansons!), così è improponibile sottovalutare il potere dell'ultima portata!
Vado a fare qualche piegamento, vah, uno per ogni tentazione al saccarosio nella dispensa, così non ci penso più