Benarrivato
Non sarebbe questa la sede per parlarne, e potresti leggerti un pò degli argomenti precedenti, ove probabilmente troveresti la risposta ma.... sei un Roookie e quindi.... vabbè; uno ed un solo OT
00)

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Detto questo, anche io sono un convinto assertore (ed utente) del metodo "carica la penna e vai"!!!
Comunque, con le penne moderne,
a volte succede, se non sono state testate al momento della produzione (alcune aziende lo fanno, con
tutte le penne di loro produzione, altre no) che si possano registrare discontinuità nel tratto, come se vi fossero problemi di flusso (e in effetti, quello è);
Vedi, a volte,
soprattutto se l'alimentatore è in plastica invece che in ebanite, ad esso rimangono aderenti (e te li ritrovi nella penna) residui di lavorazione: micropolvere o residui di oli utilizzati nel processo di iniezione/formatura dell'alimentatore.
quindi la mia procedura standard (con le penne nuove) è la seguente:
1) carica e vai.
2) se non scrive, scrive male, saltella o comunque qualcosa non va con il flusso di inchiostro, scarica (togli la cartuccia, svuota il serbatoio... quello che è) e..... torna
2 e 1/2) la versione "rapida", se la penna ha un sistema di caricamento (quindi, per quelle a cartuccia, se è presente il converter), fare 4/5 cicli di carico/scarico con acqua pura, poi andare al punto 8.
3) penna (o solo la parte col pennino se la penna si smonta, col pennino verso il basso) in un bicchiere dove ho messo 2 gocce di sapone liquido (io preferiasco quello per piatti, ma anche il normale sapone da toiletta va bene) ben mescolato ad acqua, quel tanto che basta ad arrivare a metà dell'impugnatura (la "sezione", quella dove si appoggiano le dita quando si impugna la penna in posizione di scrittura).
4) Tutta la notte a bagno così.
5) rapido risciacquo della parte in acqua corrente (per togliere la gran parte della soluzione saponosa).
6) un'altra notte in lavaggio (punto 4), ma stavolta in acqua pura (volendo, anche distillata, ma non è proprio indispensabile; non esageriamo).
7) 3/4 lavaggi in acqua (corrente, è meglio, ma anche agitare la parte in un bicchiere di acqua va bene).
8)
Questo è opzionale: "shake"; agita la penna, aperta e a pennino in basso, come se stessi azzerando un termometro; ovviamente stai
molto attento a non lasciartela sfuggire....
9) usando (poca) carta igienica o carta per cucina (tipo gli "asciugoni") si tampona la parte pennino/alimentatore per assorbire l'acqua che ancora ristagna lì (continua finchè vedi che viene assorbita umidità); magari, se è una penna a cartucce, prima della "tamponatura" (e soprattutto se non te la senti di affrontare il punto 8) una bella soffiata attraverso l'innesto delle cartucce spingerà fuori un bel pò di acqua che ancora si annida nei recessi dell'alimentatore (per questa manovra, una ventina di anni fa, dai collezionisti americani fu coniato il verbo "to De-Lewinsky"; non scherzo, davvero...).
10) (ri)carica e (ri)vai.
11) ci vuole più tempo a scriverlo che a farlo