No, mai provato personalmente. Consiglio però di leggere bene ed approfonditamente come e quanto metterne: esagerare in questo casi potrebbe rovinarti la penna.Maruska ha scritto:Il Noodler's nero non mi interessa, con l'acqua ho già provato, ma la glicerina no, come si dovrebbe usare? Hai già fatto una prova con la glicerina?sciumbasci ha scritto:All'estero parlano molto bene del Noodler's Black Eel, inchiostro lubrificato, qualità archivio e indelebile. Comprarlo in Italia però risulta abbastanza oneroso, soprattutto per le spese di spedizione.
Poi c'è sempre la possibilità di fare del fai da te, aggiungendo acqua distillata se il problema è un flusso troppo magro, oppure della glicerina se si vuol lubrificare il pennino
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Inchiostri ad alta lubrificazione
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Penso che la scorrevolezza, oltre agli aspetti tecnici evidenziati, sia frutto anche della combinazione pennino - carta. Ovviamente se disquisiamo solamente sulla sensazione, quest'ultima è soggettiva. Per contro un mio feedback positivo potrebbe risultare pessimo per un'altro utilizzatore.Maruska ha scritto:Ciao Nemesy, quali inchiostri conosci che hanno quell'effetto di scorrevolezza sul pennino?nemesy75 ha scritto:Ritengo anche che la maggior lubrificazione sia dettata da una necessità commerciale al fine di compensare flussi "magri" e pennini economici in acciaio del comparto economico.
Ciò detto sulle mie penne normalmente testo vari inchiostri prima di capire quello che meglio si adatta a loro.
Ad esempio: l'Aurora 88 big ha un pennino piacevolissimo che già di suo è molto scorrevole su molteplici superfici cartacee. Perfino sui "perfidi" blocchi per appunti A4 anche di infima qualità.
Sull'Aurora ho testato il MB lavanda, il Diamine Mediterranean, l'Aurora nero (da alcuni descritto come molto scorrevole) e, infine, il Diamine Asa blue.
Di tutti questi quello che mi ha garbato maggiormente è l'ASA della Diamine.
Unico punto dolente è ripulire il serbatoio della 88 che, con la sua riserva di "emergenza", risulta molto fastidioso da svuotare completamente prima di cambiare tipologia di inchiostro.
Penso sia difficile quindi dare dei parametri assoluti su di un inchiostro senza associarlo alla penna su di cui si andrà ad utilizzare ed al tipo di carta su di cui andremo a scrivere.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Sì l'asa blue è molto fluido.
Dalla mia (poca?) esperienza ci sono però inchiostri che in senso assoluto fanno scorrere meglio le penne. I Pilot per esempio e tanti Sailor hanno la prerogativa di far scorrere benissimo i pennini sulla carta, a parità di pennino e carta, proprio una questione di inchiostro e basta.
Dalla mia (poca?) esperienza ci sono però inchiostri che in senso assoluto fanno scorrere meglio le penne. I Pilot per esempio e tanti Sailor hanno la prerogativa di far scorrere benissimo i pennini sulla carta, a parità di pennino e carta, proprio una questione di inchiostro e basta.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Ora che mi hai messo la pulce nell'orecchio sui pilot mi hai fatto venir voglia di testarne uno. Mannaggia...
Più tardi vado dall'inchiostraio di fiducia e vedo di portare a casa un Pilot Blu che mi piaccia.
Consigli sulla una tonalità brillante e "particolare"?
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
volevo dei consigli e mi tocca darli
il Pilot Namiki blue è brillante e fa scorrere bene i pennini, altrimenti ci sono gli Iroshizuku che mi piacciono molto, un blue-black che va sul turchese è lo Tsuki-yo, bellissimo e fa scorrere benissimo i pennini, invece se vuoi solo blue, non ti so consigliare, perché non ne ho provati, anche se per sentito dire tutti gli Iroshizuku hanno la caratteristica di rendere scorrevoli anche i chiodi, non ti posso garantire personalmente.
il Pilot Namiki blue è brillante e fa scorrere bene i pennini, altrimenti ci sono gli Iroshizuku che mi piacciono molto, un blue-black che va sul turchese è lo Tsuki-yo, bellissimo e fa scorrere benissimo i pennini, invece se vuoi solo blue, non ti so consigliare, perché non ne ho provati, anche se per sentito dire tutti gli Iroshizuku hanno la caratteristica di rendere scorrevoli anche i chiodi, non ti posso garantire personalmente.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Sailor Jentle Ink Blue - Va bene e non costa una fortuna come i Pilot.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
ce l'ho il blue sailor e non è così performante come il Blue Black Sailor per esempio, e neppure come il blu pilot
Maruska
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Strano, io ho entrambi i Sailor (Blue e Blue-Black) e avrei scritto l'esatto contrario.Maruska ha scritto:ce l'ho il blue sailor e non è così performante come il Blue Black Sailor per esempio, e neppure come il blu pilot
Un altro inchiostro abbastanza fluido è il Graf von Faber Castell Cobalt Blue, ma siamo nel mondo premium.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
strano davvero...
Maruska
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Non è strano, le caratteristiche di un inchiostro sono influenzate anche dalla penna in cui lo si usa.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Sicuramente provando lo stesso inchiostro in alcune penne diverse non si avrà lo stesso rendimento. Ma io comunque resto dell'idea che un buon inchiostro con caratteristiche a priori di ottima lubrificazione fa la differenza. Anche io vorrei citare il sailor blu black come uno dei migliori inchiostri scorrevoli che posseggo. Anche i waterman sono buoni ma non ottimi come il sailor. E concordo anche con la scorrevolezza del sei-boku e dello tsuki yo. Avevo una sailor pennino M che ho poi venduto, e devo essere onesto questa penna con gli inchiostri giapponesi andava benissimo, con gli altri sistematicamente non era cattiva, ma non aveva quella marcia in più che questi inchiostri sapevano darle.Quindi questo dimostra si, che di base ogni penna ha il suo carattere, ma vale anche il discorso che molte volte un ottimo inchiostro scorrevole livella le prestazioni, donando un poco a tutte una maggiore scorrevolezza. Tornando sui waterman voglio sottolineare la loro buona scorrevolezza, la facile lavabilità, il prezzo ragionevole e la reperibilità. Sono ottimi inchiostri che uso tutti i giorni, e mi sento sempre di consigliare. E non mi stanco mai di citare Il maestro Richard Binder che nel suo blog da un rating di punteggio massimo ai waterman, ponendoli al vertice degli inchiostri sicuri.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Ecco Vito, quello che volevo dire io
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Di Waterman conosco il blu, il blu-nero e il nero. Sono inchiostri molto equilibrati e come tali vanno bene su qualsiasi penna.
Che poi è la caratteristica degli Iroshizuku, l'equilibrio. Ci sono inchiostri più fludi, più saturi, più..., più.., ma sono tutti superiori in una caratteristica e inferiori nelle altre, mentre gli Iroshizuku non raggiungono mai il vertice ma si mantengono appena un gradino sotto in tutte le caratteristiche.
Sono d'accordo che un inchiostro con una buona lubrificazione dia una mano livellando le penne, soprattutto quelle moderne, che per le scelte di mercato delle case tendono verso flussi magri e pennini rigidi un po' contrastati, dal momento che questo riduce il rischio di cappucci allagati ed aiuta chi arriva dalla biro. Su una penna che ha già un flusso abbondante ed un pennino molto scorrevole potrebbe essere controproducente. Infatti non a caso la lubrificazione è una caratteristica che sta diventando sempre più importante, mentre in passato si usavano inchiostri come i ferrogallici che sono intrinsecamente meno lubrificanti. Ma allora le penne ne avevano meno bisogno.
Che poi è la caratteristica degli Iroshizuku, l'equilibrio. Ci sono inchiostri più fludi, più saturi, più..., più.., ma sono tutti superiori in una caratteristica e inferiori nelle altre, mentre gli Iroshizuku non raggiungono mai il vertice ma si mantengono appena un gradino sotto in tutte le caratteristiche.
Sono d'accordo che un inchiostro con una buona lubrificazione dia una mano livellando le penne, soprattutto quelle moderne, che per le scelte di mercato delle case tendono verso flussi magri e pennini rigidi un po' contrastati, dal momento che questo riduce il rischio di cappucci allagati ed aiuta chi arriva dalla biro. Su una penna che ha già un flusso abbondante ed un pennino molto scorrevole potrebbe essere controproducente. Infatti non a caso la lubrificazione è una caratteristica che sta diventando sempre più importante, mentre in passato si usavano inchiostri come i ferrogallici che sono intrinsecamente meno lubrificanti. Ma allora le penne ne avevano meno bisogno.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Avendo provato alcuni inchiostri, sulle stesse penne, posso dare il mio contributo e lo farò rispondendo in maniera 'puntuale' ad alcuni utenti.
Tonalità particolare, leggermente tendente al celeste: Kon-Peki
Celeste con ottimo shading: Ama-Iro
Fuori dalla serie Iroshizuko, un blue medio ottimo per ufficio e documenti ufficiali: Montblanc Permanent Blue, anche se non dona la stessa scorrevolezza dei precedenti.
Ho dimenticato di citare chi ha parlato dei Waterman (@vito72 se non erro); ad ogni modo, posso confermare la semplicità di lavaggio di tali inchiostri (ho il rosso) ed il comportamento buono su penne moderne (Delta 70th e Visconti Rembrandt) e vintage (Parker 75 Ciselé).
Altro inchiostro ottimo in termini di lubrificazione del pennino (leggasi "faccio scrivere anche un chiodo spuntato") è il nero della Dupont... Che è un vero nero e non un grigio scuro.
Cordialmente,
Ho usato l'Asa-Gao, l'Ama-Iro e il Kon-Peki; confermo che i vari inchiostri della serie Iroshizuko - o almeno quelli da me provati - riescono a donare una maggior scorrevolezza a tutti i pennini, tuttavia devono essere presi in considerazione due punti: i) non sono una panacea per tutti i problemi, nel senso che se una penna ha problemi nell'alimentazione questi si manifesteranno comunque, anche se in maniera più sporadica o 'più in là nel tempo' (vedasi quanto accaduto con la mia Rembrandt); ii) se il flusso è troppo generoso, questi inchiostri, per quanto ottimi, spiumeranno quasi ovunque (solo su carta Rhodia e Clairefontaine possono essere usate con penne 'innaffiattoi').Maruska ha scritto:(cut)
per sentito dire tutti gli Iroshizuku hanno la caratteristica di rendere scorrevoli anche i chiodi, non ti posso garantire personalmente.
Blue carico e molto saturo: Asa-Gaonemesy75 ha scritto:Ora che mi hai messo la pulce nell'orecchio sui pilot mi hai fatto venir voglia di testarne uno. Mannaggia...
Più tardi vado dall'inchiostraio di fiducia e vedo di portare a casa un Pilot Blu che mi piaccia.
Consigli sulla una tonalità brillante e "particolare"?
Tonalità particolare, leggermente tendente al celeste: Kon-Peki
Celeste con ottimo shading: Ama-Iro
Fuori dalla serie Iroshizuko, un blue medio ottimo per ufficio e documenti ufficiali: Montblanc Permanent Blue, anche se non dona la stessa scorrevolezza dei precedenti.
Ho dimenticato di citare chi ha parlato dei Waterman (@vito72 se non erro); ad ogni modo, posso confermare la semplicità di lavaggio di tali inchiostri (ho il rosso) ed il comportamento buono su penne moderne (Delta 70th e Visconti Rembrandt) e vintage (Parker 75 Ciselé).
Altro inchiostro ottimo in termini di lubrificazione del pennino (leggasi "faccio scrivere anche un chiodo spuntato") è il nero della Dupont... Che è un vero nero e non un grigio scuro.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
grazie Dino
Maruska
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