Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9
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Inchiostri ad alta lubrificazione
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Inchiostri ad alta lubrificazione
Buonasera a tutti,
potremmo scrivere qui gli inchiostri a più alta lubrificazione?
Io ne ho alcuni da citare:
Blue-black sailor nano ink
Black sailor nano ink
Blak sailor jentle ink
Blue pilot namiki
Black pilot namiki
Blue-black pilot namiki
Tsuki-yo iroshizuku pilot
Ku-jaku iroshizuku pilot
Mi dite i vostri? e potete correggere la mia lista se secondo voi è sbagliata? non sono propriamente un'esperta di inchiostri
potremmo scrivere qui gli inchiostri a più alta lubrificazione?
Io ne ho alcuni da citare:
Blue-black sailor nano ink
Black sailor nano ink
Blak sailor jentle ink
Blue pilot namiki
Black pilot namiki
Blue-black pilot namiki
Tsuki-yo iroshizuku pilot
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Maruska
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Lubrificazione dell’inchiostro, argomento decisamente ampio.
Non uso una grande varietà di inchiostri, e non conosco nessuno di quelli che citi, provo però a fare qualche commento sul concetto di lubrificazione.
Direi che tu stia definendo lubrificazione al sensazione di “scorrevolezza” che si ha quando si scrive con un determinato inchiostro piuttosto che un altro (dando per scontato che si stia usando la stessa carta e la stessa penna).
In gergo credo si definisca “smoothly” che però viene di solito riferito al pennino.
Credo non sia facile darti una risposta “oggettiva” ma puramente soggettiva.
Posso fare alcune considerazioni: la lubrificazione è efficiente se forma un film sottile tra le superfici a contatto, di conseguenza ci sono fattori intrinseci del liquido come viscosità e tensione superficiale e ovviamente la quantità di liquido che si immette tra le superfici.
La viscosità si può definire, (con un concetto “… a pane e puparuoli” come direbbe un napoletano) come il contrario della fluidità.
È abbastanza intuitivo che un liquido con una maggiore viscosità, e una minore tensione superficiale dia un maggiore effetto lubrificante.
Alla stessa maniera possiamo dire che una maggiore quantità di liquido migliori la lubrificazione.
Possiamo concludere che per avere una alta lubrificazione dobbiamo avere un inchiostro molto viscoso, con bassa tensione superficiale e che la penna ne eroghi una buona quantità.
Purtroppo una alta viscosità comporta un basso flusso di inchiostro (nella stessa penna), tanto più basso quanto più fine vogliamo il tratto di scrittura.
Così in prima approssimazione possiamo dire che i parametri che influenzano il senso di “scorrevolezza” siano una connotazione della famosa terna penna, inchiostro, carta.
Posso concludere dicendo che la sensazione di scorrevolezza sia troppo soggettiva per poterla parametrizzare, e che credo che in qualche modo le case che producono inchiostro cerchino uno standard che possa adattarsi a tutte le penne, di conseguenza anche poter misurare la viscosità, (cosa molto semplice peraltro) non sarebbe una informazione di molta utilità pratica per un utilizzatore.
Perdona questo lungo sproloquio, ma credo alla tua domanda non sia facile dare un a risposta che non siano delle personalissime sensazioni.
Rinaldo
Non uso una grande varietà di inchiostri, e non conosco nessuno di quelli che citi, provo però a fare qualche commento sul concetto di lubrificazione.
Direi che tu stia definendo lubrificazione al sensazione di “scorrevolezza” che si ha quando si scrive con un determinato inchiostro piuttosto che un altro (dando per scontato che si stia usando la stessa carta e la stessa penna).
In gergo credo si definisca “smoothly” che però viene di solito riferito al pennino.
Credo non sia facile darti una risposta “oggettiva” ma puramente soggettiva.
Posso fare alcune considerazioni: la lubrificazione è efficiente se forma un film sottile tra le superfici a contatto, di conseguenza ci sono fattori intrinseci del liquido come viscosità e tensione superficiale e ovviamente la quantità di liquido che si immette tra le superfici.
La viscosità si può definire, (con un concetto “… a pane e puparuoli” come direbbe un napoletano) come il contrario della fluidità.
È abbastanza intuitivo che un liquido con una maggiore viscosità, e una minore tensione superficiale dia un maggiore effetto lubrificante.
Alla stessa maniera possiamo dire che una maggiore quantità di liquido migliori la lubrificazione.
Possiamo concludere che per avere una alta lubrificazione dobbiamo avere un inchiostro molto viscoso, con bassa tensione superficiale e che la penna ne eroghi una buona quantità.
Purtroppo una alta viscosità comporta un basso flusso di inchiostro (nella stessa penna), tanto più basso quanto più fine vogliamo il tratto di scrittura.
Così in prima approssimazione possiamo dire che i parametri che influenzano il senso di “scorrevolezza” siano una connotazione della famosa terna penna, inchiostro, carta.
Posso concludere dicendo che la sensazione di scorrevolezza sia troppo soggettiva per poterla parametrizzare, e che credo che in qualche modo le case che producono inchiostro cerchino uno standard che possa adattarsi a tutte le penne, di conseguenza anche poter misurare la viscosità, (cosa molto semplice peraltro) non sarebbe una informazione di molta utilità pratica per un utilizzatore.
Perdona questo lungo sproloquio, ma credo alla tua domanda non sia facile dare un a risposta che non siano delle personalissime sensazioni.
Rinaldo
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In Spagna, un sigaro dato e ricevuto stabilisce rapporti di ospitalità come in Oriente la condivisione del pane e del sale.
(P. Mérimée; "Carmen")
In Spagna, un sigaro dato e ricevuto stabilisce rapporti di ospitalità come in Oriente la condivisione del pane e del sale.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
In generale, gli inchiostri Sailor offrono un'ottima lubrificazione, così come gli Iroshizuku. Anche i Waterman offrono una buona lubrificazione. Nel dettaglio, la miglior lubrificazione (molto sopra la media) io l'ho trovata nel Sailor Miruai, Sailor Doyou e nell'Asa Gao (Iroshizuku). Anche il Pelikan Tanzanite ha un'ottima scorrevolezza.
Massimiliano
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Concordo, è un argomento complesso e il risultato è basato sulle sensazioni e non su dati oggettivi.
Io sostengo che trovare l'inchiostro ideale per una penna è un'arte, che richiede spesso un certo numero di tentativi e tanta pazienza, soprattutto quando si ha a che fare con penne che "non si accontentano del primo inchiostro che passa".
Può essere che una penna gradisca un inchiostro più denso ma con maggiori proprietà lubrificanti, mentre un'altra, per le sue caratteristiche costruttive, lo voglia fluido come l'acqua. In entrambi i casi l'utilizzatore dirà che l'inchiostro è ad alta lubrificazione perché il pennino vola sulla carta.
Io sostengo che trovare l'inchiostro ideale per una penna è un'arte, che richiede spesso un certo numero di tentativi e tanta pazienza, soprattutto quando si ha a che fare con penne che "non si accontentano del primo inchiostro che passa".
Può essere che una penna gradisca un inchiostro più denso ma con maggiori proprietà lubrificanti, mentre un'altra, per le sue caratteristiche costruttive, lo voglia fluido come l'acqua. In entrambi i casi l'utilizzatore dirà che l'inchiostro è ad alta lubrificazione perché il pennino vola sulla carta.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Ritengo anche che la maggior lubrificazione sia dettata da una necessità commerciale al fine di compensare flussi "magri" e pennini economici in acciaio del comparto economico.
- sciumbasci
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
All'estero parlano molto bene del Noodler's Black Eel, inchiostro lubrificato, qualità archivio e indelebile. Comprarlo in Italia però risulta abbastanza oneroso, soprattutto per le spese di spedizione.
Poi c'è sempre la possibilità di fare del fai da te, aggiungendo acqua distillata se il problema è un flusso troppo magro, oppure della glicerina se si vuol lubrificare il pennino
Poi c'è sempre la possibilità di fare del fai da te, aggiungendo acqua distillata se il problema è un flusso troppo magro, oppure della glicerina se si vuol lubrificare il pennino
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Grazie per lo "sproloquio" che sproloquio non è, anzi trovo molto interessanti ed esatte le tue osservazioni ed io intendevo proprio dire quel tipo di inchiostro che fa "volare" la penna sul foglio.rbocchuzz ha scritto:Lubrificazione dell’inchiostro, argomento decisamente ampio.
Non uso una grande varietà di inchiostri, e non conosco nessuno di quelli che citi, provo però a fare qualche commento sul concetto di lubrificazione.
Direi che tu stia definendo lubrificazione al sensazione di “scorrevolezza” che si ha quando si scrive con un determinato inchiostro piuttosto che un altro (dando per scontato che si stia usando la stessa carta e la stessa penna).
In gergo credo si definisca “smoothly” che però viene di solito riferito al pennino.
Credo non sia facile darti una risposta “oggettiva” ma puramente soggettiva.
Posso fare alcune considerazioni: la lubrificazione è efficiente se forma un film sottile tra le superfici a contatto, di conseguenza ci sono fattori intrinseci del liquido come viscosità e tensione superficiale e ovviamente la quantità di liquido che si immette tra le superfici.
La viscosità si può definire, (con un concetto “… a pane e puparuoli” come direbbe un napoletano) come il contrario della fluidità.
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Purtroppo una alta viscosità comporta un basso flusso di inchiostro (nella stessa penna), tanto più basso quanto più fine vogliamo il tratto di scrittura.
Così in prima approssimazione possiamo dire che i parametri che influenzano il senso di “scorrevolezza” siano una connotazione della famosa terna penna, inchiostro, carta.
Posso concludere dicendo che la sensazione di scorrevolezza sia troppo soggettiva per poterla parametrizzare, e che credo che in qualche modo le case che producono inchiostro cerchino uno standard che possa adattarsi a tutte le penne, di conseguenza anche poter misurare la viscosità, (cosa molto semplice peraltro) non sarebbe una informazione di molta utilità pratica per un utilizzatore.
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Maruska
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Quindi i Pilot e i Sailor alla fine sono gli inchiostri che dànno maggiore scorrevolezza al pennino, speravo che ci fosse qualche inchiostro meno costoso (a parte il Tanzanite) che desse le stesse performance degli inchiostri giapponesiAkitainu ha scritto:In generale, gli inchiostri Sailor offrono un'ottima lubrificazione, così come gli Iroshizuku. Anche i Waterman offrono una buona lubrificazione. Nel dettaglio, la miglior lubrificazione (molto sopra la media) io l'ho trovata nel Sailor Miruai, Sailor Doyou e nell'Asa Gao (Iroshizuku). Anche il Pelikan Tanzanite ha un'ottima scorrevolezza.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Grazie Phormula, praticamente lo stesso discorso di sempre, del connubio fra penna/inchiostro/carta, eppure anche se questo è ovviamente un discorso validissimo, ci sono inchiostri che fanno funzionare anche le penne più recalcitranti ed è di quelli che io intendo parlare.Phormula ha scritto:Concordo, è un argomento complesso e il risultato è basato sulle sensazioni e non su dati oggettivi.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Ciao Nemesy, quali inchiostri conosci che hanno quell'effetto di scorrevolezza sul pennino?nemesy75 ha scritto:Ritengo anche che la maggior lubrificazione sia dettata da una necessità commerciale al fine di compensare flussi "magri" e pennini economici in acciaio del comparto economico.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Il Noodler's nero non mi interessa, con l'acqua ho già provato, ma la glicerina no, come si dovrebbe usare? Hai già fatto una prova con la glicerina?sciumbasci ha scritto:All'estero parlano molto bene del Noodler's Black Eel, inchiostro lubrificato, qualità archivio e indelebile. Comprarlo in Italia però risulta abbastanza oneroso, soprattutto per le spese di spedizione.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Il Pelikan Edelstein Tanzanite, oppure l'Herbin Eclat de Saphir sono due inchiostri che vanno abbastanza d'accordo con le penne che hanno l'alimentatore pigro.Maruska ha scritto: Grazie Phormula, praticamente lo stesso discorso di sempre, del connubio fra penna/inchiostro/carta, eppure anche se questo è ovviamente un discorso validissimo, ci sono inchiostri che fanno funzionare anche le penne più recalcitranti ed è di quelli che io intendo parlare.
Se poi vuoi giocarci sopra, c'è qualcuno che è riuscito a fluidificare l'inchiostro intasapenne per definizione, cioè il Pelikan 4001 Royal Blue usando il Nelsen Piatti o il brillantante per lavastoviglie, ma devi sapere quanto metterne (ed è veramente poco, quantità omeopatiche), altrimenti ottieni il risultato opposto... ma qui siamo off topic.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Phormula, avevo letto da qualche parte di qualcuno che usa il detersivo per i piatti e ci sto facendo un pensierino, che ne pensi della glicerina al posto del detersivo?
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
Quindi i Pilot e i Sailor alla fine sono gli inchiostri che dànno maggiore scorrevolezza al pennino, speravo che ci fosse qualche inchiostro meno costoso (a parte il Tanzanite) che desse le stesse performance degli inchiostri giapponesi[/quote]
Sono certo che ce ne sono anche altri. Io conosco questi. I Waterman si comportano molto bene.
Sono certo che ce ne sono anche altri. Io conosco questi. I Waterman si comportano molto bene.
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Re: Inchiostri ad alta lubrificazione
i waterman mi piacciono
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