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19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9
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Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
- Irishtales
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Mi unisco volentieri alla truppa del comandante Ciro
A parte gli scherzi è proprio ciò che avevamo intenzione di fare.
I modelli disponibili al momento sono quelli originali, anche in questo auspico l'ausilio del nostro vivalapenna (qualche immagine più leggibile di quelle che abbiamo già in Libreria Condivisa, manuali di Ponzilacqua e Soave), del Gruppo Calligrafi con varie mansioni a discrezione personale, degli utenti.
Occorre un modello derivato da quelli della Italiana, semplificato.
Quelli impostati sulla cancelleresca, come sapete, esistono già.
A parte gli scherzi è proprio ciò che avevamo intenzione di fare.
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Occorre un modello derivato da quelli della Italiana, semplificato.
Quelli impostati sulla cancelleresca, come sapete, esistono già.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Noto con piacere che la discussione è molto animata e partecipata; il che è un ottimo segno! Posso non dico trarre delle conclusioni, ma cercare di fare il punto della situazione sui alcune questioni che mi sembrano uscite dalla discussione?
1. A molti, non tutti però, ma mi sembra alla maggior parte, il modello attuale di scrittura insegnato nelle scuole non piace.
2. E' stato proposto, in alternativa, un modello che si rifa, direttamente o indirettamente, alla cancelleresca del 500.
3. La mia proposta, che sembra essere condivisa da alcuni, è di riproporre, per vari motivi, (magari attualizzata in base agli strumenti oggi disponibili ecc.) la scrittura italiana del 700.
Mi piacerebbe sapere a quale tipo di scrittura si riferisce un partecipante alla discussione quando parla di famiglie di scrittura con d diritta con l'asta curva, puoi inviarmi qualche riga con quel tipo di scrittura così riesco a capire di che si tratta?
Alcune precisazioni:
1. La scrittura è anche questione di gusto, a qualcuno piace la cancelleresca, ad altri no, ma il punto non è questo: si tratta qui se ho capito bene di individuare un tipo di scrittura adatto alle scuole, quindi con delle caratteristiche tali da renderle usufruibili per questo scopo.
2. La scrittura non è solo rappresentata da un insieme di lettere (la d fatta così, la a fatta cosà e via dicendo). Costruire una scrittura funzionale all'insegnamento è molto di più. Si tratta anche di costruire tutta una grammatica e una logica di funzionamento interna fra le lettere che comprende i legamenti, la gestione degli spazi ecc. Una lettera da sola può funzionare, ma magari assieme ad altre no. La scrittura deve avere un suo stile, una sua ayre, come dicono gli spagnoli.
Rimangono comunque molte cose da fare (campionature di scritture per es.: raccogliamo le scritture, ma con criterio) .. . Personalmente penso di fare due cose:
1) un corso (ditemi voi se è un'idea peregrina o meno) non di calligrafia e neanche del tipo "scrivere meglio" ma un percorso di riappropriazione della propria scrittura che parte dal proprio vissuto grafico, analizzato, confrontato ecc. con esperimenti di vario tipo finalizzati appunto alla riscoperta di un rapporto utile, creativo, soddisfacente con il proprio modo di scrivere;
2) Un manualetto, semplice, illustrato, ma serio nei contenuti, sullo sviluppo dei modelli calligrafici in Italia, diciamo dall'Unità in poi. (o anche prima non so). Per questo però ho bisogno di incoraggiamenti (leggi prenotazioni.... anche virtuali)
Bisognerebbe mettere in campo altre iniziative tipo mostre o cose del genere... vedremo... l'intenzione ci sarebbe, ma da solo non posso fare molto e Irishtales sa cosa intendo dire....
Alla prossima
spero di aver chiarito il mio pensiero
Potrei inoltre aiutarvi a contattare l'ACI quando uno di voi sarà pronto per insegnare l'italiana.
1. A molti, non tutti però, ma mi sembra alla maggior parte, il modello attuale di scrittura insegnato nelle scuole non piace.
2. E' stato proposto, in alternativa, un modello che si rifa, direttamente o indirettamente, alla cancelleresca del 500.
3. La mia proposta, che sembra essere condivisa da alcuni, è di riproporre, per vari motivi, (magari attualizzata in base agli strumenti oggi disponibili ecc.) la scrittura italiana del 700.
Mi piacerebbe sapere a quale tipo di scrittura si riferisce un partecipante alla discussione quando parla di famiglie di scrittura con d diritta con l'asta curva, puoi inviarmi qualche riga con quel tipo di scrittura così riesco a capire di che si tratta?
Alcune precisazioni:
1. La scrittura è anche questione di gusto, a qualcuno piace la cancelleresca, ad altri no, ma il punto non è questo: si tratta qui se ho capito bene di individuare un tipo di scrittura adatto alle scuole, quindi con delle caratteristiche tali da renderle usufruibili per questo scopo.
2. La scrittura non è solo rappresentata da un insieme di lettere (la d fatta così, la a fatta cosà e via dicendo). Costruire una scrittura funzionale all'insegnamento è molto di più. Si tratta anche di costruire tutta una grammatica e una logica di funzionamento interna fra le lettere che comprende i legamenti, la gestione degli spazi ecc. Una lettera da sola può funzionare, ma magari assieme ad altre no. La scrittura deve avere un suo stile, una sua ayre, come dicono gli spagnoli.
Rimangono comunque molte cose da fare (campionature di scritture per es.: raccogliamo le scritture, ma con criterio) .. . Personalmente penso di fare due cose:
1) un corso (ditemi voi se è un'idea peregrina o meno) non di calligrafia e neanche del tipo "scrivere meglio" ma un percorso di riappropriazione della propria scrittura che parte dal proprio vissuto grafico, analizzato, confrontato ecc. con esperimenti di vario tipo finalizzati appunto alla riscoperta di un rapporto utile, creativo, soddisfacente con il proprio modo di scrivere;
2) Un manualetto, semplice, illustrato, ma serio nei contenuti, sullo sviluppo dei modelli calligrafici in Italia, diciamo dall'Unità in poi. (o anche prima non so). Per questo però ho bisogno di incoraggiamenti (leggi prenotazioni.... anche virtuali)
Bisognerebbe mettere in campo altre iniziative tipo mostre o cose del genere... vedremo... l'intenzione ci sarebbe, ma da solo non posso fare molto e Irishtales sa cosa intendo dire....
Alla prossima
spero di aver chiarito il mio pensiero
Potrei inoltre aiutarvi a contattare l'ACI quando uno di voi sarà pronto per insegnare l'italiana.
- ciro
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Che ne dite di fare anche un po' di pubblicità all'iniziativa nelle nostre firme come per "Corrispondiamo!" e "Scambio inchiostri"?
- Irishtales
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Ciro, sei un vulcano! Per questo però occorrono gli admin.
Professore, mettiamoci subito in moto e diamoci da fare!!!
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Daniela
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Io nel mio piccolo ci sono!
Andrea
In omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro.
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- ciro
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Per quanto mi riguarda garantisco il mio pieno supporto al professore (leggasi "mi prenoto per il manuale").
Daniela, ti andrebbe di occuparti della questione iniziativa del forum con gli amministratori?
Andrea, tu sei molto più bravo di me in calligrafia perciò da questo momento io inizio a studiare sui manuali che ho, gradirei che tu facessi altrettanto così essendo in due possiamo confrontarci.
Al lavoro!
Daniela, ti andrebbe di occuparti della questione iniziativa del forum con gli amministratori?
Andrea, tu sei molto più bravo di me in calligrafia perciò da questo momento io inizio a studiare sui manuali che ho, gradirei che tu facessi altrettanto così essendo in due possiamo confrontarci.
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Provvedo subito un esempio di quel che intendevo dire (scrittura francese degli anni 1920):
- Irishtales
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Bene, mi piace questa vitalità!
Kircher, grazie infinite per avere subito inserito l'esempio cui facevi riferimento
Ciro, calma e gesso!
Intanto dovrò coordinarmi con il nostro Professore che ha avuto ormai molto tempo fa questa stupenda idea di rispolverare lo stile dei nostri grandi letterati e renderlo attuale, poi vorrei coinvolgere i calligrafi (non solo i nostri, anche quelli delle associazioni calligrafiche se possibile), in modo che si possano formare degli insegnanti in grado di sostenere anche dei corsi. E di preparare anche dei modelli.
Per il momento abbiamo i già citati manuali che trovate nella Libreria Condivisa. Sono gli originali, naturalmente, pensati per penna d'oca a punta tronca fine, obliqua (Soave) e in metallo, ancora a punta tronca fine obliqua (Ponzilacqua). Ci servono modelli su questa grafia ben fatti da uno o più professionisti.
Nel frattempo - ma è l'ultima delle emergenze - penserò con il Professore ad uno slogan adeguato al progetto. Se avete idee le valuteremo assieme.
Ma è davvero l'ultima cosa che conta.
Intanto spero che altri utenti oltre a noi tre aderiscano allo studio dell'Italiana e si cimentino negli esercizi sui manuali storici.
In attesa di tutto il resto.
(Francesco, anche io prenoto una copia, ma stavolta con l'autografo in grafia italiana )
Kircher, grazie infinite per avere subito inserito l'esempio cui facevi riferimento
Ciro, calma e gesso!
Intanto dovrò coordinarmi con il nostro Professore che ha avuto ormai molto tempo fa questa stupenda idea di rispolverare lo stile dei nostri grandi letterati e renderlo attuale, poi vorrei coinvolgere i calligrafi (non solo i nostri, anche quelli delle associazioni calligrafiche se possibile), in modo che si possano formare degli insegnanti in grado di sostenere anche dei corsi. E di preparare anche dei modelli.
Per il momento abbiamo i già citati manuali che trovate nella Libreria Condivisa. Sono gli originali, naturalmente, pensati per penna d'oca a punta tronca fine, obliqua (Soave) e in metallo, ancora a punta tronca fine obliqua (Ponzilacqua). Ci servono modelli su questa grafia ben fatti da uno o più professionisti.
Nel frattempo - ma è l'ultima delle emergenze - penserò con il Professore ad uno slogan adeguato al progetto. Se avete idee le valuteremo assieme.
Ma è davvero l'ultima cosa che conta.
Intanto spero che altri utenti oltre a noi tre aderiscano allo studio dell'Italiana e si cimentino negli esercizi sui manuali storici.
In attesa di tutto il resto.
(Francesco, anche io prenoto una copia, ma stavolta con l'autografo in grafia italiana )
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Daniela
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
"Fatta l'Italia facciamo l'Italiana."
Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Ritengo che la calligrafia sia non solamente un modo per scrivere, ma anche per esprimere la propria personalità in modo discreto ma esauriente proprio perchè quando si legge prima di tutto viene captato il significato della frase, ma il pensiero fermo sulla carta è giusto che venga in qualche modo "confezionato" grazie proprio alla calligrafia.
Ora a seconda dell'area geografica esistono diversi modi di scrivere, ma da sempre l'individuo tende poi a fare di testa sua non tanto per uscire dagli schemi più o meno imposti da una scuola piuttosto che da un'altra, ma perchè è per lui necessario esprimere se stesso, magari scrivendo una lettera d'amore, o una bolla formale, o anche semplicemente buttando i primi pensieri su carta.
Viviamo in un momento storico assai triste per la calligrafia: come per altre forme d'arte, l'avvento del digitale ha prepotentemente influenzato le nostre abitudini, quindi ora scriviamo col PC o peggio ancora col telefonino. Non voglio demonizzare le nuove tecnologie, ci mancherebbe, ma mi pare evidente che questi ultimi cambiamenti abbiano contribuito ad una disaffezione per la carta e la penna.
Le scuole non fanno eccezione, io sono del 1976 e già ai miei tempi non veniva più insegnata la "bella calligrafia" che insegnarono alle generazioni precedenti e da quel che ricordo ci fu anche una scarsa competenza a comprendere le difficoltà che contraddistinguevano i mancini come me; figuriamoci in annus Domini 2015 dove i bambini insegnano ai genitori ad usare l'ultimo modello di Iphone... Ma proprio per questa ragione ritengo sia doveroso fare un passo indietro e tornare ad insegnare ciò che può essere una forma d'arte e quindi una magnifica espressione di se stessi.
Ora a seconda dell'area geografica esistono diversi modi di scrivere, ma da sempre l'individuo tende poi a fare di testa sua non tanto per uscire dagli schemi più o meno imposti da una scuola piuttosto che da un'altra, ma perchè è per lui necessario esprimere se stesso, magari scrivendo una lettera d'amore, o una bolla formale, o anche semplicemente buttando i primi pensieri su carta.
Viviamo in un momento storico assai triste per la calligrafia: come per altre forme d'arte, l'avvento del digitale ha prepotentemente influenzato le nostre abitudini, quindi ora scriviamo col PC o peggio ancora col telefonino. Non voglio demonizzare le nuove tecnologie, ci mancherebbe, ma mi pare evidente che questi ultimi cambiamenti abbiano contribuito ad una disaffezione per la carta e la penna.
Le scuole non fanno eccezione, io sono del 1976 e già ai miei tempi non veniva più insegnata la "bella calligrafia" che insegnarono alle generazioni precedenti e da quel che ricordo ci fu anche una scarsa competenza a comprendere le difficoltà che contraddistinguevano i mancini come me; figuriamoci in annus Domini 2015 dove i bambini insegnano ai genitori ad usare l'ultimo modello di Iphone... Ma proprio per questa ragione ritengo sia doveroso fare un passo indietro e tornare ad insegnare ciò che può essere una forma d'arte e quindi una magnifica espressione di se stessi.
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Molto interessante, mi piacerebbe aderire ad entrambe le iniziative.vivalapenna ha scritto:Personalmente penso di fare due cose:
1) un corso (ditemi voi se è un'idea peregrina o meno) non di calligrafia e neanche del tipo "scrivere meglio" ma un percorso di riappropriazione della propria scrittura che parte dal proprio vissuto grafico, analizzato, confrontato ecc. con esperimenti di vario tipo finalizzati appunto alla riscoperta di un rapporto utile, creativo, soddisfacente con il proprio modo di scrivere;
2) Un manualetto, semplice, illustrato, ma serio nei contenuti, sullo sviluppo dei modelli calligrafici in Italia, diciamo dall'Unità in poi. (o anche prima non so). Per questo però ho bisogno di incoraggiamenti (leggi prenotazioni.... anche virtuali).
Nicolò
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Re: Un nuovo modello per l'insegnamento della scrittura
Sarebbe carino se il manualetto fosse una sorta di eserciziario per imparare i differenti stili