Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
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Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Ieri mi sono arrivate ( velocemente direi ) la Jinhao X450, la Baoer Eight Horses, e la Starwalker ( con questa volevo farvi uno scherzetto, ma mi sono reso conto che avrei fatto poca strada ).
A parte la Starwalker, la cui controparte originale non mi è mai piaciuta, ma devo dire che tenendo in mano la copia, non è per niente male.
La Baoer ha un bassorilievo per tutto il fusto che è davvero molto bello ( a parte il numero : io ne conto sempre sette , mah..), un clip a cravatta ecc.
La X450 non è male , anche se non bellissima.
In passaggio , scrivono, tutte e tre, in modo ineccepibile.
Altra considerazione : l' assemblaggio dei componenti è privo di difetti, senza spigoli e piuttosto curato; tra l'altro la Starwalker col cappuccio chiuso ( che è a vite ) ha le linee verticali perfettamente allineate ( particolare estetico di non poca importanza ) ,ed inoltre il cappuccio si avvita all' estremità del fusto e con questa operazione il clip è allineato col pennino.
Tralasciando per ovvi motivi la "qualità", che comunque non è per niente male, solo ed esclusivamente dal punto di vista estetico, vorrei dire : ma è più pacchiana una Montegrappa Tertio Millennio Adveniente o una Montegrappa Science & Nature o una Chaos o parecchie serie speciali delle marche famose ( sarebbe troppo lungo elencarle tutte ) o una Baoer Eight Horses e/o parecchie altre sue sorelle ?
La mia personale risposta è si , sono più pacchiane le Montegrappa, ma solo che essendo Montegrappa molti dicono : che belle !! ; e per le altre : ma sono cinesi !!
Certo la questione non si pone con le penne d' epoca "istoriate", sono stupende, proprio perchè d' epoca.
A parte la Starwalker, la cui controparte originale non mi è mai piaciuta, ma devo dire che tenendo in mano la copia, non è per niente male.
La Baoer ha un bassorilievo per tutto il fusto che è davvero molto bello ( a parte il numero : io ne conto sempre sette , mah..), un clip a cravatta ecc.
La X450 non è male , anche se non bellissima.
In passaggio , scrivono, tutte e tre, in modo ineccepibile.
Altra considerazione : l' assemblaggio dei componenti è privo di difetti, senza spigoli e piuttosto curato; tra l'altro la Starwalker col cappuccio chiuso ( che è a vite ) ha le linee verticali perfettamente allineate ( particolare estetico di non poca importanza ) ,ed inoltre il cappuccio si avvita all' estremità del fusto e con questa operazione il clip è allineato col pennino.
Tralasciando per ovvi motivi la "qualità", che comunque non è per niente male, solo ed esclusivamente dal punto di vista estetico, vorrei dire : ma è più pacchiana una Montegrappa Tertio Millennio Adveniente o una Montegrappa Science & Nature o una Chaos o parecchie serie speciali delle marche famose ( sarebbe troppo lungo elencarle tutte ) o una Baoer Eight Horses e/o parecchie altre sue sorelle ?
La mia personale risposta è si , sono più pacchiane le Montegrappa, ma solo che essendo Montegrappa molti dicono : che belle !! ; e per le altre : ma sono cinesi !!
Certo la questione non si pone con le penne d' epoca "istoriate", sono stupende, proprio perchè d' epoca.
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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Non sono d'accordo con te. Le penne cinesi sono piene di orpelli inutili, laccature vistose e grande profusione di finto oro o argento. Sono molto barocche e l'idea generale che danno é di qualcosa di posticcio.
Le Montegrappa, sebbene non ne possieda neanche una, sono si penne molto vistose ma il design é sempre studiato nei minimi dettagli, c'è una cura maniacale dei particolari. Se le cinesi il più delle volte sono delle imitazioni le Montegrappa cercano di avere una linea innovativa e diversa sempre però ispirandosi alla tradizione. Sono penne che cercano di uscire dagli schemi e dai dettami a mio parere anche un po' saturi. Oramai le penne si somigliano un po' tutte, le Montegrappa invece le riconosci subito...
Le Montegrappa, sebbene non ne possieda neanche una, sono si penne molto vistose ma il design é sempre studiato nei minimi dettagli, c'è una cura maniacale dei particolari. Se le cinesi il più delle volte sono delle imitazioni le Montegrappa cercano di avere una linea innovativa e diversa sempre però ispirandosi alla tradizione. Sono penne che cercano di uscire dagli schemi e dai dettami a mio parere anche un po' saturi. Oramai le penne si somigliano un po' tutte, le Montegrappa invece le riconosci subito...
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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Io ho già una Jinhao X750 nera, ed una Jinhao 159 di metallo in viaggio verso di me. Sarà che a me piacciono le penne sobrie, in questo case anche le cinesi fanno la loro figura pulita ed elegante.
Andrea
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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Fra le mie preferite ci sono la Kaigelu 317 e la Baoer 100, o ancora la Duke 962 che sono semlici nel design quanto valide nella scrittura.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Secondo me bisogna distinguere due piani, il piano relativo e il piano assoluto. In assoluto, le penne cinesi, sono SEMPRE,SEMPRE,SEMPRE inferiori alle penne blasonate che cercherebbero di imitare o alle quali si vorrebbero ispirare. Su questo non ci piove. Io però guardo alla cosa in modo relativo: se con il prezzo di una montblanc posso acquistare 200 jinhao, oppure se con il prezzo di una parker 51 posso acquistare 50 hero 616, la domanda corretta da porsi è: tenuti tutti i fattori importanti in considerazione, tecnici, estetici, di packaging, tutto, possiamo dire che la parker 51 è 50 volte migliore della hero 616 oppure che una montblanc è 200 volte migliore della Jinhao che la imita? A Questa domanda ognuno dà la risposta che crede, però deve essere onesto, non con gli altri, ma con se stesso.
Io ho una jinhao 159 e una hero 616 e ne sono soddisfatto, sono penne che , in termine di "VALORE" mi danno in proporzione, molto di più di quanto non mi potrebbero dare le blasonate. Non c'è nulla di male nell'acquistare penne care e famose, per carità, ma io non resto "impressionato" da loro, invece quando spendo euro 1,49 , spedizione compresa, e mi arriva a casa una hero 616, questa mi impressiona, tanto valore relativo a solo 1,49...meno di un cappuccino...di fronte a questo bisogna alzare le mani e fare un applauso ai cinesi.
Io ho una jinhao 159 e una hero 616 e ne sono soddisfatto, sono penne che , in termine di "VALORE" mi danno in proporzione, molto di più di quanto non mi potrebbero dare le blasonate. Non c'è nulla di male nell'acquistare penne care e famose, per carità, ma io non resto "impressionato" da loro, invece quando spendo euro 1,49 , spedizione compresa, e mi arriva a casa una hero 616, questa mi impressiona, tanto valore relativo a solo 1,49...meno di un cappuccino...di fronte a questo bisogna alzare le mani e fare un applauso ai cinesi.

Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Io francamente con una Jinhao non mi emoziono.
A differenza invece di una Montblanc 146, una Hemingway, una Sailor 1911, una makie, una Visconti Homo Sapiens, una Omas extra, una Delta dolcevita... Per non parlare del vintage...
Per me le jinhao sono solo delle penne che scrivono bene cosa peraltro semplice con la misura di pennino che montano. Sono solo delle imitazioni nulla più.
Sono come la copia della Range Roger Evoque o la Ssangyong. Misere copie che sanno farsi piacere. Ma io in una penna cerco anche dell'altro. E non é solo il prezzo. Ad esempio la mia penna preferita in assoluto é una Twsbi Diamond 580.
A differenza invece di una Montblanc 146, una Hemingway, una Sailor 1911, una makie, una Visconti Homo Sapiens, una Omas extra, una Delta dolcevita... Per non parlare del vintage...
Per me le jinhao sono solo delle penne che scrivono bene cosa peraltro semplice con la misura di pennino che montano. Sono solo delle imitazioni nulla più.
Sono come la copia della Range Roger Evoque o la Ssangyong. Misere copie che sanno farsi piacere. Ma io in una penna cerco anche dell'altro. E non é solo il prezzo. Ad esempio la mia penna preferita in assoluto é una Twsbi Diamond 580.
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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Volevo essere un pò provocatorio.
Intendevo solo dal punto di vista estetico : una penna pacchiana è una penna pacchiana da qualunque marca provenga e, poco conta , sempre secondo me, lo studio stilistico delle grandi marche ,perchè c'è anche nelle cinesi, magari con meno impegno.
Per il prezzo, poi, bisogna considerare che il lavoratore cinese percepisce , ho letto da qualche parte, circa 2 euro all' ora e se a questo si aggiunge il costo dei materiali praticamente zero e tutto il resto.............ma i conti forse non tornano lo stesso: se lo fanno vuol dire che qualche soldino gli resta; o forse gli resta qualcos' altro in termini, che ne so, politici ? Piano, piano le mani sul mondo economico
Per Eroica : certo che mi emoziona tenere in mano la 146 o la Blackbird della Swan, o una Sheaffer Jade Green al posto di una Jinhao e ci mancherebbe ed è per questo che siamo disposti a pagare 50 o 200 volte in più rispetto ad una cinese; e poi non è vero che ci sono solo copie.
Le cinesi , secondo me vanno un po' più rivalutate : sono penne per tutti i giorni, scrivono bene , si irrobustiscono i muscoli della mano ( pesano circa mezzo chilo )
e poi cosa per me principale non rischio le penne pregiate.
E poi, in fin dei conti, non dobbiamo essere così drastici, non sono così brutte.
A proposito mi deve arrivare anche una Kangurina, che ci scommetto è stata fatta dalla MB, perchè avevano finito la preziosa resina per la Boheme.
Intendevo solo dal punto di vista estetico : una penna pacchiana è una penna pacchiana da qualunque marca provenga e, poco conta , sempre secondo me, lo studio stilistico delle grandi marche ,perchè c'è anche nelle cinesi, magari con meno impegno.
Per il prezzo, poi, bisogna considerare che il lavoratore cinese percepisce , ho letto da qualche parte, circa 2 euro all' ora e se a questo si aggiunge il costo dei materiali praticamente zero e tutto il resto.............ma i conti forse non tornano lo stesso: se lo fanno vuol dire che qualche soldino gli resta; o forse gli resta qualcos' altro in termini, che ne so, politici ? Piano, piano le mani sul mondo economico



Per Eroica : certo che mi emoziona tenere in mano la 146 o la Blackbird della Swan, o una Sheaffer Jade Green al posto di una Jinhao e ci mancherebbe ed è per questo che siamo disposti a pagare 50 o 200 volte in più rispetto ad una cinese; e poi non è vero che ci sono solo copie.
Le cinesi , secondo me vanno un po' più rivalutate : sono penne per tutti i giorni, scrivono bene , si irrobustiscono i muscoli della mano ( pesano circa mezzo chilo )

E poi, in fin dei conti, non dobbiamo essere così drastici, non sono così brutte.
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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Basta con i muletti. Usiamole e viviamole queste pregiate. Che si rovinino pure, non voglio mi sopravvivano
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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Intanto quoto al 100% Eroica. Le penne sono fatte per scrivere non per stare in bacheca. Tornando sul tema, da quello che ho visto le cinesi sono un po' per tutti i gusti, ci sono le classiche e le barocche. Su quest'ultime, in effetti, ci sono degli eccessi. Il problema è che su una penna classica i segni di una lavorazione low cost si notano meno, rispetto a complesse laccature fatte, per forza di cose, alla "cinese".
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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Ti voglio vedere se ti si rompe la DeltaEroica ha scritto:Basta con i muletti. Usiamole e viviamole queste pregiate. Che si rovinino pure, non voglio mi sopravvivano

E poi si usino le cinesi, italiane ,tedesche o giapponesi ( avete notato la rima ?

E poi visto che sono quasi regalate , come si dice , a penna donata non si guarda nel pennino

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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Credo che sia assolutamente ingiusto classificare le stilografiche in base alla provenienza.
Ci sono aristocratiche italiane che come mi disse un amico, grandissimo esperto di stilografiche, devono essere mandate in assistenza quando scrivono, e in egual misura ci sono cinesi da buttare (con loro l'assistenza non è compresa, costano 200, 400, 800 volte in meno).
Per restare nell'argomento, l'aspetto di non poche stilografiche occidentali, ed in particolare, molte nobili italiane, sono inquietanti o semplicemente mostruose come direbbe il ragionier Fantozzi. Per fortuna, mia personale, le ho viste solo nei cataloghi e molto, molto raramente nelle vetrine dei grandi negozi specializzati (restano comunque attenti alle probabilità di venderle)
Tutto però naturalmente dipende dai gusti personali e su quelli non si discute.
Per concludere esprimete qualsiasi vostra opinione sulle singole stilografiche ma non generalizzate usando la provenienza.
È giusto dire che gli italiani sono tutti imbroglioni (mafiosi per certe zone geografiche)? Che tutti i napoletani rubano? Che tutti i piemontesi sono falsi e cortesi?
Ci sono aristocratiche italiane che come mi disse un amico, grandissimo esperto di stilografiche, devono essere mandate in assistenza quando scrivono, e in egual misura ci sono cinesi da buttare (con loro l'assistenza non è compresa, costano 200, 400, 800 volte in meno).
Per restare nell'argomento, l'aspetto di non poche stilografiche occidentali, ed in particolare, molte nobili italiane, sono inquietanti o semplicemente mostruose come direbbe il ragionier Fantozzi. Per fortuna, mia personale, le ho viste solo nei cataloghi e molto, molto raramente nelle vetrine dei grandi negozi specializzati (restano comunque attenti alle probabilità di venderle)
Tutto però naturalmente dipende dai gusti personali e su quelli non si discute.
Per concludere esprimete qualsiasi vostra opinione sulle singole stilografiche ma non generalizzate usando la provenienza.
È giusto dire che gli italiani sono tutti imbroglioni (mafiosi per certe zone geografiche)? Che tutti i napoletani rubano? Che tutti i piemontesi sono falsi e cortesi?
Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Rotta per ben due volteMedicus ha scritto:Ti voglio vedere se ti si rompe la DeltaEroica ha scritto:Basta con i muletti. Usiamole e viviamole queste pregiate. Che si rovinino pure, non voglio mi sopravvivano![]()
E poi si usino le cinesi, italiane ,tedesche o giapponesi ( avete notato la rima ?) basti che siano stilo.
E poi visto che sono quasi regalate , come si dice , a penna donata non si guarda nel pennino

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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Alcune penne cinesi sono pacchiane, altre un po' meno. Tutte però, prescindendo dal fatto che possano scrivere più o meno bene, hanno qualcosa che le distingue somaticamente dalle occidentali: vuoi qualche finta doratura di troppo, vuoi la pesantezza complessiva della penna, vuoi l'anellino posto all'estremità della sezione etc. Finchè i cinesi si limitano a produrre in proprio le penne mi va bene, un po' meno bene quando acquistano marchi storici occidentali. Omas docet.
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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
C'è comunque una bella differenza tra 'emozionarsi' per qualcosa e 'rimanere impressionato da qualcosa', non sempre le due sensazioni convivono. Ci sono penne che emozionano anche me (non la Hero 616) che però non mi impressionano per niente ed altre, tipo Hero 616, che non mi emozionano in modo particolare ma mi lasciano comunque piuttosto impressionato.
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Re: Ma le cinesi sono davvero pacchiane ?
Immaginiamo una gara di cucina, di quelle televisive, cuoco A, italiano e cuoco B, cinese, entrambi devono fare una torta, chi fa la torta più bella, più originale e più buona vince. Bene, la gara finisce e vince il cuoco italiano : la sua torta era veramente più bella, più buona e più originale. Quella del cinese era qualcosa di già visto, con un sapore conosciuto e aveva anche delle sbavature. Ah, giusto così, come informazione che evidentemente non ha alcuna importanza, aggiungiamo per la cronaca che al cuoco A era stato assegnato un budget di cinquecento euro per fare la torta e al cuoco B un budget di cinque euro, ripeto, sono naturalmente piccoli dettagli senza alcuna importanza, il vincitore è il cuoco A, il resto solo inutili chiacchiere...