Pennino tronco
Sulle linee tirate o spinte con il pennino tronco ci sono scuole di pensiero diverse, anche se generalmente la gran parte dei testi indica di fare esattamente come ti è stato consigliato da Andrea. Non è una regola fissa, comunque. Basti vedere i video del prof Reynolds: si possono disegnare alcune lettere senza mai staccare il pennino dal foglio, con un'economia di tratti (nel suo caso) elegantissima.
In ogni testo noterai che ci sono delle freccette che indicano come tracciare ogni linea di ogni singola lettera.
Se ad impuntarsi è il pennino tronco, ciò accade perchè tendi ad eserecitare pressione sul foglio, non sei ancora avvezzo all'uso dei pennini da intinzione e devi esercitarti ancora un poco. Ben presto imparerai a destreggiarti e senza alcuna pressione otterrai il risultato voluto. Inoltre il problema si manifesta con più evidenza nelle linee spinte (dal basso verso l'alto) anche quando il pennino non appoggia uniformemente la punta sul foglio. E' un errore che nelle linee che scendono (tirate, ossia dall'alto verso il basso) può portare ad avere un tratto disomogeneo e non nitido, con margini poco uniformi, ma senza impuntature. Nelle linee spinte invece, l'angolo del pennino che poggia di più si conficca letteralmente nella carta e si manifestano i problemi che hai riferito.
Per prendere dimestichezza con i pennini tronchi ti consiglio di fare esercizio sulle linee base dello stile che ti interessa. Non sono nel compendio di Harris, ma se ti interessa la Cancelleresca, le puoi trovare in tutti i testi specifici su queto stile; io ti consiglio vivamente di rifarti a
Calligrafia Facile, di Alessandro-courthand e Daniel-TheQuill.
Vi troverai molti consigli indispensabili.
Pennino flessibile
Non ti preoccupare se a volte inciampi sulla carta nelle linee spinte, è solo questione di acquisire dimestichezza con il pennino. Ogni pennino a punta ha una sua "inclinazione" preferenziale rispetto al piano, è qualcosa che imparerai a gestire con l'esercizio.
Inchiostro
Forse intendevi Higgins? Harris è un calligrafo.
Per evitare che si formino grumi o che i pigmenti si depositino sul fondo, abituati a scuotere un poco la boccetta di inchiostro prima dell'utilizzo. E' indispensabile con gli inchiostri calligrafici, soprattutto con i ferrogallici, quanto è inutile con gli stilografici che al contrario sono delle soluzioni disciolte in acqua e non hanno (tranne rari casi) particelle in sospensione.
Piano di lavoro
Un piano inclinato è l'ideale, ma si può anche lavorare su un normale scrittoio non inclinato. L'importante è stare comodi e non affaticare il polso e il braccio. I movimenti quando si scrive devono essere più sciolti e rilassati possibile, altrimenti piuttosto che gradevole, scrivere diventa una tortura.
Pulitura dei pennini
Anche qui ci sono scuole di pensiero di ogni genere, se cerchi nel Forum si è già parlato anche di questo. Solitamente utilizzo come tutti, acqua per lavare i pennini e un pezzetto di tela o carta che non rilascia fibre per asciugare, ma non li tengo mai in ammollo. La maggior parte delle leghe utilizzate per i pennini da intinzione, a differenza di quelli stilografici, tende infatti ad ossidarsi. Lavaggio sì, insomma, ma senza lunghe immersioni.
Per scrostare i residui va benissimo un vecchio spazzolino da denti con setole semidure.