Per molti anni ho lavorato in una compagnia aerea low cost, mi sono occupato delle pubblicazioni tecniche, adesso, complice la generale crisi dell'aviazione civile italiana, mi trovo in cassa integrazione.
È da molto tempo (almeno quattro anni) che vi leggo, però non ho mai avuto interesse a partecipare attivamente alle discussioni.
Non sono mai stato un patito di stilografiche, durante gli anni della scuola ho usato, eccezion fatta per la V5 della Pilot, solo penne a sfera.
Le uniche stilografiche che ho avuto sono state quelle di poco valore, per intenderci quelle in regalo col fustino del detersivo.
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Credo, anzi sono sicuro, che non mi abbiano entusiasmato, tant'è che le ho considerate come un modo bizzarro e simpatico di scrivere, ma comunque poco pratico.
E pensare che proprio in quel periodo i miei genitori erano proprietari di una cartoleria, e di Parker e Pelikan ne ho viste passare tante, conoscete il detto 'il calzolaio gira sempre con le scarpe rotte'?
L'unica in famiglia ad aver avuto, da giovane, un certa passione per le stilografiche è stata mia madre.
Il mio interesse attuale è scaturito quando ho cercato un modo per migliorare la grafia.
Dopo anni passati a scrivere al terminale, mi sono accorto che il corsivo, già non buono di suo, tendesse progressivamente a peggiorare.
Dal voler migliorare la grafia, il passo successivo è stato l'acquisto di una stilografica.
E come sempre avviene in questi casi, l'appetito vien mangiando: dopo l'acquisto di una Lamy Al-star con corredo di pennini L, M, 1.1, ho fatto qualche regalo: un'altra Lamy Al-star, una Aurora Tu, una TWSBI Eco.
Anche mia figlia ha ricevuto in regalo una Lamy Abc.
Per cocludere, le altre mie passioni sono la lettura e la fotografia.
Chiedo venia se vi ho annoiato e ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere fino in fondo.