Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9

Carrellata di cinesi!

Recensioni, impressioni sull'uso, discussioni, sul più straordinario strumento di scrittura!
ZioEnrico

Carrellata di cinesi!

Messaggio da ZioEnrico »

Le prendi su Ebay o su altri siti? Problemi con la dogana e le tasse di importazione? Per l'arrivo occorre pazientare molto? Certo, sembrano davvero carine, e a quei prezzi....
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Pettirosso
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Messaggio da Pettirosso »

ZioEnrico ha scritto:Le prendi su Ebay o su altri siti? Problemi con la dogana e le tasse di importazione? Per l'arrivo occorre pazientare molto? Certo, sembrano davvero carine, e a quei prezzi....
Scusate se mi intrometto, ma ne ho anch'io, e queste (le cinesi in generale) le uso...
Acquisto su Ebay.
Tempi di attesa: dai 20 ai 40 giorni, va un po' a fortuna; alcune mi sono arrivate addirittura con raccomandata (come facciano poi a contenere i costi così resta un mistero).
Problemi con la dogana: nessuno, mi sono sempre arrivate con la scritta "gift" o simili. Ho invece sempre pagato la dogana (sopra i 20 €: vedi articolo apposito) dal Giappone e dagli Stati Uniti: da lì non la scampi una volta.
Ciao!
Giuseppe.
ZioEnrico

Carrellata di cinesi!

Messaggio da ZioEnrico »

Grazie per le info, mi sa che farò presto un po di shopping...
ZioEnrico

Carrellata di cinesi!

Messaggio da ZioEnrico »

Bene, ho appena acquistato una Baoer 100 a euro 2,74 spedizione compresa (???).
Voglio provarne una, poi se va tutto bene magari ne prendo anche altre.
Certo se pensiamo che sono comprese anche le spese dalla Cina...
Veramente incredibili questi cinesi!
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analogico
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Messaggio da analogico »

E' incredibile, questi cinesi vendono stilografiche a 1,99 USD spese di invio comprese.
Cosa volete che vi dica, io non provo nessuna attrazione per questo genere di penne, e non è per snobismo, che è un atteggiamento lontano anni luce dal mio modo di essere, ma preferisco quelle pochissime penne buone (almeno secondo me) che ho e che mi trasmettono un certo fascino, piuttosto che una vagonata di penne cinesi da pochi centesimi che per costare queste cifre sono ovviamente costruite da chissà chi, chissà dove e chissà in quali condizioni di lavoro.
In quelle occasioni che ho di scrivere, che purtroppo non sono più tante come una volta, preferisco farlo con un oggetto che mi da piacere per come scrive, per come è fatto e possibilmente anche per la sua storia.
Antonio

Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
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ZioEnrico

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Messaggio da ZioEnrico »

analogico ha scritto: per costare queste cifre sono ovviamente costruite da chissà chi, chissà dove e chissà in quali condizioni di lavoro.
Vero. Con questi acquisti si sostiene un sistema economico globalizzato di liberismo sfrenato senza regole, basato sullo sfruttamento e, direi, in alcuni casi sulla schiavitu.
Pero l'altro lato della medaglia e che i cinesi intercettano un gap nel mercato. Nella mia citta esiste un negozio di pizza al taglio gestito da cinesi, pezzo enorme 1 euro, chi ci va? Solo cinesi e altri extracomunitari, gli italiani si accontentano di mangiare altrove un pezzo piu piccolo che costa due euro e fatto con mozzarella vera. Ma se i negozi di pizza al taglio italiani vendessero i pezzi a 30 euro? I cinesi lavorerebbero di piu. Morale: se qualcuno produce una buona penna stilografica che, con un molto sano ricarico del 100 per cento potrebbe rivendere a 50 euro ma invece si ostina a vendere a500 perche e ingordo e vuole rubate, se poi entrano in gioco i cinesi a fare terrorismo commerciale, beh ci sta. Nei segmenti di mercato dove i produttori fa no politiche commerciali etiche, serie, con un ragionevole rapporto qualita prezzo senza rubare, le politiche commerciali robin hood dei cinesi non prendono piede...
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Pettirosso
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Messaggio da Pettirosso »

ZioEnrico ha scritto:
analogico ha scritto: per costare queste cifre sono ovviamente costruite da chissà chi, chissà dove e chissà in quali condizioni di lavoro.
Vero. Con questi acquisti si sostiene un sistema economico globalizzato di liberismo sfrenato senza regole, basato sullo sfruttamento e, direi, in alcuni casi sulla schiavitu.
Pero l'altro lato della medaglia e che i cinesi intercettano un gap nel mercato. Nella mia citta esiste un negozio di pizza al taglio gestito da cinesi, pezzo enorme 1 euro, chi ci va? Solo cinesi e altri extracomunitari, gli italiani si accontentano di mangiare altrove un pezzo piu piccolo che costa due euro e fatto con mozzarella vera. Ma se i negozi di pizza al taglio italiani vendessero i pezzi a 30 euro? I cinesi lavorerebbero di piu. Morale: se qualcuno produce una buona penna stilografica che, con un molto sano ricarico del 100 per cento potrebbe rivendere a 50 euro ma invece si ostina a vendere a500 perche e ingordo e vuole rubate, se poi entrano in gioco i cinesi a fare terrorismo commerciale, beh ci sta. Nei segmenti di mercato dove i produttori fa no politiche commerciali etiche, serie, con un ragionevole rapporto qualita prezzo senza rubare, le politiche commerciali robin hood dei cinesi non prendono piede...
Approvo in pieno :thumbup: Ci vorrebbe una maggiore onestà commerciale da parte dei produttori occidentali (che poi si lamentano di avere i magazzini pieni e che il settore è in crisi).
A parte le cinesi di basso livello (ottime nel rapporto qualità/prezzo, ma comunque tendenzialmente scadenti sia come materiali che come assemblaggio), se vuoi una penna occidentale di nuova produzione devi spendere oltre 50 Euro (Pelikan 150, ottima penna, ma in produzione da decenni, quindi con costi ampiamente ammortizzati); ti rivolgi al mercato indiano e ne trovi a partire da 15 Euro: forse non perfette ma comunque buone, fanno il loro dovere: scrivono.
Qualcuno forse inizia a capirlo (TWSBI Eco), ma non i nostri.
Se io voglio acquistare una stilografica (come una automobile) quale status symbol o.k., non mi interessa che funzioni, voglio solo esibirla: ed allora vado in una boutique Montblanc, chiedo una penna, ed alla domanda: "Quale?" rispondo: "Quella che costa di più", o "La più bella".
Ma, escluso questo ragionamento, per tornare a casa nostra come si fa a vendere una Aurora Hastil Ecosteel (penna bellissima, che ha fatto la storia, io ne ho di vintage) a 300 Euro? E' una cartuccia/converter in produzione da 40 anni... O una Montegrappa Fortuna (altra gran bella penna) a 200? Cosa giustifica questi prezzi?
Certo che così si lascia ampio spazio a cinesi, indiani, pakistani... Riempiono solamente uno spazio di mercato vuoto.
Scrivo molto bene con una Hastil; ma scrivo anche bene (se proprio voglio rimanere in Europa) con una Rotring Esprit che trovo NOS a 20 Euro, o una Surf a 5 (e Rotring è un nome di tutto rispetto).
Insomma: sulla rete oramai si trova di tutto e di più (anche le fregature, occorre purtroppo metterle in bilancio); non si possono più accaparrare i clienti perché intanto non c'è alternativa (come faceva mamma FIAT con le autovetture fino agli anni '70).
Giuseppe.
ZioEnrico

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Messaggio da ZioEnrico »

Giusto ,Pettirosso. Io ho una Jinhao 159, francamente quei 5 euro che la ho pagata (volevo averla subito e ho acquistato da un venditore localizzato in Inghilterra invece che in Cina, altrimenti costava pure meno) mi hanno dato una enorme felicita, la penna e bellissima scrive bene e ha pure un convertitore, che da solo vale i 5 euro. Certo, se fossi un ambasciatore o l'amministratore di una grande SPA firmerei con una Montblanc 149. E infatti la Montblanc e spensierata e sorride della 159: tutta pubblicita! I clienti Montblanc non comprano Jinhao, per i motivi che hai perfettamente spiegato. E neppure Rotring o Lamy si preoccupano, perche offrono prodotti buoni al giusto prezzo. Se poi qualcuno abituato a vendere prodotti anche ottimi, non dico di no, ma ad un prezzo astronomico, inflazionato senza ragione, adesso comincia a lamebtarsi dei cinesi, beh, che si svegliasse (prima di fallire, magari).
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analogico
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Messaggio da analogico »

Assodato che è pieno diritto di ciascuno spendere i propri soldi come meglio crede, aggiungo che non sempre , ma molto spesso, la storia che si compra roba cinese perchè loro sono bravi e onesti e non rubano i soldi del consumatore come fanno i vampiri nostrani è, non sempre, ma molto spesso, un pretesto per giustificare l'irrefrenabile desiderio di credere di aver fatto l'affare a poco prezzo, o un pretesto per giustificarsi con se stessi e con gli altri, o anche la ricerca della soddisfazione di poter dire , "ho comperato una penna ( o qualsiasi altra cosa) da 2 euro e scrive come e meglio della tua che ne costa 200", è umano.
Secondo me non c'è bisogno di spendere centinaia di euro per comperare una ottima penna costruita da riconosciute aziende del settore anche italiane, con 50 euro o anche meno è possibilissimo, e non mi sembrano cifre dell'altro mondo, soprattutto se confrontate con le cifre assurde, quelle si, che la gente normalmente spende per comperare paccottiglia tecnologica, tipo i cosiddetti smartphones , senza battere ciglio, e soprattutto senza applicare nell'analisi dei prezzi lo stesso acume sopraffino che invece applica in altri campi, dove magari ce ne sarebbe meno bisogno.
A me capita spesso di imbattermi, per questioni di lavoro, in qualcuno che punta il dito e recita la consueta litania sui prezzi alti di alcuni prodotti, sulla disonestà di alcuni produttori, sulla difficoltà della gente comune e via discorrendo, prima cercavo di rispondere con dati di fatto, ora gli chiedo di mostrarmi il suo telefono cellulare e di dirmi in tutta onestà quanto spende per abbonamenti a Pay-tv , pay per view, e amenità simili.
Ho scoperto , senza troppa sopresa, che quest'anno per questioni di diritti televisivi legati alle partite di calcio, molti hanno fatto l'abbonamento ad entrambe le pay-tv italiane , con un esborso mensile vicino o superiore ai 100 euro.
In soldoni, personalmente penso che 100 euro per una penna potrebbero anche non essere tanti, mentre 600 euro per uno smartphone o 1.200 euro /anno per guardare la partite di calcio, sono un'assurdità fuori dal mondo, però spesso la cosa viene colta dai più esattamente al contrario.
Ovviamente il riferimento è alle penne dato il contesto , ma lo stesso paradigma potrebbe essere applicato a tantissimi altri ambiti.
Poi ribadendo il concetto che ciascuno può spendere il proprio denaro come meglio crede, se uno ha piacere di comperare una nuova penna con la stessa frequenza con la quale, ci si augura, cambia i calzini, o è un magnate o deve gioco forza guardare a certi mercati e su questo non ci piove.
Antonio

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ginepro
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Messaggio da ginepro »

Anche io ho comprato una jinhao x750 e sto aspettando che mi arrivi. In base alle recensioni la trovo un prodotto giusto da usare come muletto da portare in giro e usare abitualmente.

Andrea
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ZioEnrico

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Messaggio da ZioEnrico »

Ci mancherebbe, Analogico, qui siamo in Italia , mica in Corea del Nord! Io personalmente preferisco l'Italia alla Cina, non mi scandalizzo se qualcuno decide di sperperare i suoi soldi nei modi che ritiene piu opportuno e non volevo fare del moralismo, d' altra parte sono anche contento che esistono produttori cinesi che con 4 euro mettono una bellissima penna come la Jinhao159 nelle mani di chiunque, sul pianeta. Altri possono spendere 700 euro per una Montblanc? Buon per loro, anche perchè la Montblanc è indiscutibilmente superiore alla Jinhao, anche se io personalmente credo che sia 10 volte superiore e non 150 volte superiore, ma questo poi sarebbe un altro discorso. Io sono per la libertà nel commercio, intesa come libertà per (alcuni) produttori occidentali di inflazionare a loro piacimento i prodotti che producono, correndo quindi il normale rischio di impresa di non venderli ma anche liberta, per i produttori cinesi di corteggiare in modo commercialmente aggressivo i consumatori occidentali. Io non compro solo penne cinesi, anzi al momento ne ho solo una e un' altra invece in arrivo, tutte le altre sono occidentali, e non credo che 50 euro siano molti per una buona stilografica, e neppure 100, ma resto del parere che ce ne siano sul mercato anche di quelle che potrebbero tranquillamente essere vendute a 50 o a 100, guadagnandoci il 100% o il 200 % ma che vengono proposte a 300. Io non le acquisto, se altri decidono di farlo non mi sento di criticarli, ognuno deve essere libero di spendere i suoi soldi come preferisce, ma neppure mi stupisco se la vendita delle stilografiche cinesi o pakistane stia crescendo e quella delke occidentali calando.
La maggior parte della gente decide secondo criteri razionali di rapporto qualità prezzo dove comprare i prodotti che desidera.
È la dura legge del goal...
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Papo56
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Messaggio da Papo56 »

Visto le foto.... Tanta penne.....ma cene fosse una bella!
... via... tutto il resto è già poesia
Agenore

Re: Carrellata di cinesi!

Messaggio da Agenore »

Ciao a tutti i cinesofili :lol:
tra circa 40 giorni dovrebbe arrivarmi una Baoer 100, ho provato a mettere le foto ma non mi riesce. chiedo venia, ma basta googolare e la trovate. poi farò una recensione ;)
Carmach
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Re: Carrellata di cinesi!

Messaggio da Carmach »

Scusate l'assenza!

Io ho un pennino 5 sulla prima 450, 8 sull'altra e 7 sulla 750.

Vi metto qua la foto di come scrivono, anche se avevo sotto mano una carta non entusiasmante... ma magari il feathering rende l'idea ancor meglio del diverso flusso :lol:
DSCF3577.JPG
In ogni caso, né le 450 né la 750 mi hanno dato problemi di flusso, penso sia questione di fortuna!

Riguardo tutta la discussione su penne cinesi/pakistane/indiane sì o no, ribadisco che il mio interesse è quello di avere delle penne abbastanza buone ma con cui poter sperimentare senza l'ansia di rovinarle. Anch'io sono molto più a favore dell'acquisto di oggetti che abbiano una qualità abbastanza alta da poter durare e "dare soddisfazione", ma l'ottica in cui ho comprato queste penne era diversa. Non per niente, molte stanno trovando casa da amici e parenti che vogliono provare l'esperienza della stilografica, che poi magari passeranno a prodotti di fascia più alta.
Non metto in dubbio che si possa sollevare un discorso "etico", ma a quel punto bisognerebbe mettere in discussione una gran parte del nostro stile di vita, portando la questione a livelli molto più importanti del commercio di stilografiche.
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Mauro
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Re: Carrellata di cinesi!

Messaggio da Mauro »

Carmach ha scritto:...Non metto in dubbio che si possa sollevare un discorso "etico", ma a quel punto bisognerebbe mettere in discussione una gran parte del nostro stile di vita, portando la questione a livelli molto più importanti del commercio di stilografiche...
Mi trovi completamente d'accordo :thumbup:
Mauro
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