piccardi ha scritto:Dopo una mattinata di chiacchiere con Dante Del Vecchio di informazioni riguardo alla celluloide ne abbiamo avute un bel po'... Preciso che parlo di celluloide, non di acetato di cellulosa.
E' un materiale con vari difetti (infiammabile, e soffre a temperature alte), costi di produzione e lavorazione molto elevati, per cui costa anche molto di più di qualunque altra resina plastica e anche di molti metalli. Ma per quanto riguarda la capacità di restituzione (in sostanza di rispondere agli urti) resta superiore a qualunque plastica attuale e per questo continuano a farci le palline da ping-pong.
Quanto alla capacità di rendere i giochi di luce ancora una resina screziata che ci arrivi io ho da vederla. Alcuni motivi forse si avvicinano, ma effetti di trasparenza come quella delle celluloidi anellate io ho da vederli.
Dopo di che visto, che la sostituiscono con materiali di costo nettamente inferiore ma i prezzi restano gli stessi, continuo a ritenere che una penna in celluloide abbia un valore nettamente superiore a qualunque penna di plastica.
Tiberio G ha scritto:Ma praticamente come si fa a distinguere l'ebanite dalla volgare plastica?
Penso che però sia difficile poter confrontare due alimentatori: ognuno è diverso anche nella forma, dimensioni, struttura non solo dal materiale di cui è fatto.
Guarda che anche l'ebanite è un materiale plastico, come la celluloide.
Solo che a differenza delle plastiche moderne non si produce a stampaggio. E che ha alcune proprietà che altre plastiche non hanno (in particolare la capacità di isolamento elettrico. Non che queste siano strettamente necessarie per una stilografica.
La celluloide dà però problemi di deterioramento nel tempo (cristallizzazione) anche quando la penna non viene usata,da quanto ho letto,e tende anche a scolorire.
vikingo60 ha scritto:La celluloide dà però problemi di deterioramento nel tempo 8Cristallizzazione) anche quando la penna non viene usata,da quanto ho letto,e tende anche a scolorire.
Nooo!!! La caduta di un mito... Comunque le mie 5 Vacumatic del 1940/1945 non mi sembrano scolorite o "cristallizzate", poi col polish sono praticamente nuove!
Per quel poco che so, la celluloide e l'ebanite hanno il pregio di essere 'naturali' nel senso di non derivare dal petrolio e quindi dalla plastica: in linea di massima, canfora e cotone per la celluloide, zolfo e caucciù (?) per l'ebanite.
Tiberio G ha scritto:Ma praticamente come si fa a distinguere l'ebanite dalla volgare plastica?
Penso che però sia difficile poter confrontare due alimentatori: ognuno è diverso anche nella forma, dimensioni, struttura non solo dal materiale di cui è fatto.
Guarda che anche l'ebanite è un materiale plastico, come la celluloide.
Solo che a differenza delle plastiche moderne non si produce a stampaggio. E che ha alcune proprietà che altre plastiche non hanno (in particolare la capacità di isolamento elettrico. Non che queste siano strettamente necessarie per una stilografica.
Simone
SÌ infatti volevo proprio sottolineare che alla vista non c'è quasi differenza ma è altrettanto difficile confrontare due alimentatori solo per la differenza di materiale di composizione.
Nel caso della penna stilografica, penso che la maggiore differenza tra le due sia nella "bagnabilità" del materiale.
Quanto alla definizione "comune plastica", la trovo un po' troppo generica. Inoltre lascia intendere che l'ebanite è nobile e la "comune" plastica no.
Da quello che ho capito dalla discussione/esposizione di Dante alla Visconti di un paio di settimane fa, dietro alla "comune plastica" c'e' una tecnologia di stampaggio e trattamenti superficiali per avere la "giusta" bagnabilità non proprio banale ne' troppo comune.
Un pensiero che mi viene è che l'ebanite, siccome diventa malleabile a caldo, fosse adatta alle penne del tempo.
Scaldandola e "accordandola" al pennino, si ovviava alle tolleranze di fabbricazione.
Presumo che le tecniche produttive e i materiali odierni permettano di avere tolleranze piu' strette e quindi rendono superfluo il processo di adattamento dell'alimentatore al pennino.
Per quanto riguarda il funzionamento dei due tipi di materiali, non ho mai notato grosse differenze imputabili al materiale.
Semmai alla realizzazione. Alimentatori fatti o progettati male, funzionano male a prescindere dal materiale.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Ottorino ha scritto:
Per quanto riguarda il funzionamento dei due tipi di materiali, non ho mai notato grosse differenze imputabili al materiale.
Semmai alla realizzazione. Alimentatori fatti o progettati male, funzionano male a prescindere dal materiale.
Ottorino ha scritto:
Per quanto riguarda il funzionamento dei due tipi di materiali, non ho mai notato grosse differenze imputabili al materiale.
Semmai alla realizzazione. Alimentatori fatti o progettati male, funzionano male a prescindere dal materiale.
Riesumo questa discussione per porre una domanda a chi è più esperto di me.
Se volessi usare una penna con alimentatore in ebanite, devo osservare qualche precauzione nella scelta dell'inchiostro o qualsiasi inchiostro va bene?
Penso per esempio agli inchiostri acidi (tipo i Waterman) o basici (Sailor).
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
Sempre sul forum ci dovrebbero essere delle discussioni sulla pulizia dell'ebanite.
Mi ricordo qualcosa sull'uso del fornet e di soda caustica.
Discussione in cui c'era Claudio (Rampa) e mi pare Daniele.
Se trovi qualcosa, me lo segnali per favore ?
Che lo aggiungo a questa pagina
Da quel che ho scoperto zompettando in rete, dovrebbe essere abbastanza resistente agli acidi diluiti, quindi Waterman dovrebbe essere OK, meno agli alcali.
Del resto gli inchiostri d'annata tendevano ad essere acidi, per evitare le muffe.
Ho provato a fare una ricerca sul forum, ma "ebanite", "alimentatore" e "inchiostro" sono tre parole troppo comuni e il sistema si rifiuta di cercarle.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.