Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5

Indovinello...

Stili, strumenti e iniziative per migliorare la propria scrittura.
Avatar utente
courthand
Calligrafo
Calligrafo
Messaggi: 995
Iscritto il: venerdì 28 dicembre 2012, 17:37
La mia penna preferita: cannuccio e pennino
Il mio inchiostro preferito: Higgins Eternal Black
Misura preferita del pennino: Italico
Località: Prato

Indovinello...

Messaggio da courthand »

Il riferimento bibliografico riportato da Daniela è giustissimo: è senz’altro l’opera di Kircher che ha lasciato meno segno ma, nonostante tutto, la trovo intrigante.

L’attrezzo si chiama in realtà “Arca Glottotactica” e per descrivere il suo funzionamento mi affido alle parole di Johanna Drucker:


“Il meccanismo dell’Arca Glottotactica era relativamente semplice. Prevedeva l’uso di una struttura fisica in cui tavole di varie lingue vengono ordinate allo scopo di comporre epistole. Anziché basarsi sul solito dizionario in forma di libro, il congegno richiedeva la collocazione di marcatori in un luogo fisico per indicare l’uso di una parola o una frase. L’arca lignea era suddivisa in una serie di scomparti, ciascuno corrispondente a una particolare categoria di termini usati nella corrispondenza, la epistolographia pentaglossa. Usando delle strisce situate nelle corrispondenti scatole della griglia dell’arca (identificate con un codice alfabetico), era possibile formulare un messaggio in qualsiasi lingua, che il destinatario poteva leggere ripetendo a ritroso il procedimento, collegando la scatola alla categoria della propria lingua. Pur essendo sostanzialmente un sistema lessicale, l’Arca Glottotactica sia perché impiegava una struttura fisica per elaborare le informazioni in forma astratta, sia perché le categorie utilizzate per strutturare l’arca rappresentavano un primo passo verso l’organizzazione della conoscenza come informazione astratta anziché semplificare le strutture esistenti della lingua. Mentre si affermava che la cassa è valida per scrivere documenti per tutto il mondo, le lingue cui Kircher dava spazio si limitavano al francese, l’italiano, il tedesco, lo spagnolo e il latino.”

Chiaro come il sole, no?
Mi sorge spontanea una domanda: le traduzioni ottenute con l’Arca saranno state migliori di quelle ottenute con google?
Bene qui latuit bene vixit
Athalien
Touchdown
Touchdown
Messaggi: 53
Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2015, 19:42
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Genova
Gender:

Indovinello...

Messaggio da Athalien »

Grazie per le informazioni, fa sempre piacere imparare qualcosa di nuovo :clap:
Riguardo Google traslate direi che non ci vuole poi tanto a ottenere traduzioni migliori :twisted:
Avatar utente
Irishtales
Moderatrice
Moderatrice
Messaggi: 9499
Iscritto il: lunedì 5 novembre 2012, 18:34
La mia penna preferita: Wahl-Eversharp Doric
Il mio inchiostro preferito: Levenger - Forest
Misura preferita del pennino: Flessibile
FountainPen.it 500 Forum n.: 087
Arte Italiana FP.IT M: 044
Fp.it ℵ: 011
Fp.it 霊気: 018
Fp.it Vera: 033
Gender:

Indovinello...

Messaggio da Irishtales »

Grazie, Alessandro!
L'inventiva e l'intuito di Kircher sono sorprendenti ancora oggi.
La sua "macchina" più complessa è una sorta di enciclopedia portatile (per chi fosse interessato, la macchina è descritta nell'opera Organum Mathematicum del 1668)
http://catalogo.museogalileo.it/oggetto ... ticum.html:
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
Agenore

Indovinello...

Messaggio da Agenore »

Questi gesuiti erano inventori e scienziati brillanti
Rispondi

Torna a “Calligrafia”