Notizie di recente cronaca riportano che sono stati rinvenuti, nei mari di Gela, numerosi lingotti di oricalco.
Si tratta del mitologico materiale di cui parla Platone, nei suoi "Dialoghi", con riferimento ad Altantide.
Se fosse vero, il mito diventa realtà: esiste l'oricalco ed esiste Atlantide.
Ci pensate ad una bella stilografica con pennino in oricalco?
Secondo me, sarebbe un mito!
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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Miti e mitologie
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Miti e mitologie
https://it.wikipedia.org/wiki/Oricalco
Non mi pare che sia tutta questa preziosità. Pero' son d'accordo sul mito !
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Miti e mitologie
L'equivoco secondo me sta nel cercare Atlantide nel Mediterraneo, dove (pare) la collocasse Platone. Ma il buon Plato aveva fonti che la sapevano lunga (gli Egizi), però o non si ricordavano più bene o erano reticenti.
E del resto penso che a lui interessasse più il lato didascalico della vicenda, ovvero le conseguenze dell'arroganza dell'uomo, il quale arrivando a non riconoscere più l'autorità degli dei (le leggi di Natura?) finisce in maniera catastrofica. Il filone mi sembra quello della torre di Babele, per dire. E della più tarda Númenor.
Forse, più semplicemente, voleva rivestire le sue concezioni politiche di un'aura ieratica, chi lo sa.
Secondo me, Platone interpolava le fonti Egizie con ciò che all'epoca si poteva ricordare della civiltà Minoica, che in effetti, dall'alto di una civiltà molto raffinata, dominò a lungo le rotte commerciali (se non altro) del Mediterraneo, prima di essere soppiantata dai Micenei.
E Atlantide allora? Esisteva o no? Secondo me sì, solo che io penso che non fosse un continente, o un'isolona da qualche parte nel Mediterraneo o, per l'appunto, nell'Atlantico.
Io credo che esistesse una civiltà marinara molto progredita che prosperava su una vasta fascia temperata allora emersa. Quanto progredita non saprei dire, ma certamente in quanto marinai conoscevano molto bene l'astronomia, più di quanto non la conoscessero civiltà successive (ed eminentemente agricole).
Ma allora quando? Se davvero esisteva, dobbiamo collocarla prima della fine dell'ultima glaciazione, dei cui ghiacci lo scioglimento avvenne intorno a 11.700 anni fa. Milioni di Km quadrati di terre sommerse in un tempo relativamente breve, e con esse la civiltà che le popolava. Non è difficile riconoscere in eventi di tale portata i fatti che probabilmente portarono alla nascita dei miti del diluvio, che come sappiamo sono diffusi pressoché a tutte le latitudini e presso popoli i più disparati.
E' possibile che alcuni superstiti di questa civiltà abbiano trovato rifugio in altre terre e presso altre civiltà, meno progredite. Ai loro occhi potevano apparire esseri straordinari, forse degli dei. Penso a Iside e Osiride, a Quetzalcoatl, agli Oannes dei Sumeri. Anche i Minoici potrebbero aver ereditato una parte delle conoscenze di questa scomparsa civiltà.
E' vero, queste ipotesi assomigliano molto alle tesi di Graham Hancock, con qualche spruzzata di Martin Mystère. Ma mi sembrano un minimo plausibili e comunque hanno una certa suggestione narrativa
E del resto penso che a lui interessasse più il lato didascalico della vicenda, ovvero le conseguenze dell'arroganza dell'uomo, il quale arrivando a non riconoscere più l'autorità degli dei (le leggi di Natura?) finisce in maniera catastrofica. Il filone mi sembra quello della torre di Babele, per dire. E della più tarda Númenor.
Forse, più semplicemente, voleva rivestire le sue concezioni politiche di un'aura ieratica, chi lo sa.
Secondo me, Platone interpolava le fonti Egizie con ciò che all'epoca si poteva ricordare della civiltà Minoica, che in effetti, dall'alto di una civiltà molto raffinata, dominò a lungo le rotte commerciali (se non altro) del Mediterraneo, prima di essere soppiantata dai Micenei.
E Atlantide allora? Esisteva o no? Secondo me sì, solo che io penso che non fosse un continente, o un'isolona da qualche parte nel Mediterraneo o, per l'appunto, nell'Atlantico.
Io credo che esistesse una civiltà marinara molto progredita che prosperava su una vasta fascia temperata allora emersa. Quanto progredita non saprei dire, ma certamente in quanto marinai conoscevano molto bene l'astronomia, più di quanto non la conoscessero civiltà successive (ed eminentemente agricole).
Ma allora quando? Se davvero esisteva, dobbiamo collocarla prima della fine dell'ultima glaciazione, dei cui ghiacci lo scioglimento avvenne intorno a 11.700 anni fa. Milioni di Km quadrati di terre sommerse in un tempo relativamente breve, e con esse la civiltà che le popolava. Non è difficile riconoscere in eventi di tale portata i fatti che probabilmente portarono alla nascita dei miti del diluvio, che come sappiamo sono diffusi pressoché a tutte le latitudini e presso popoli i più disparati.
E' possibile che alcuni superstiti di questa civiltà abbiano trovato rifugio in altre terre e presso altre civiltà, meno progredite. Ai loro occhi potevano apparire esseri straordinari, forse degli dei. Penso a Iside e Osiride, a Quetzalcoatl, agli Oannes dei Sumeri. Anche i Minoici potrebbero aver ereditato una parte delle conoscenze di questa scomparsa civiltà.
E' vero, queste ipotesi assomigliano molto alle tesi di Graham Hancock, con qualche spruzzata di Martin Mystère. Ma mi sembrano un minimo plausibili e comunque hanno una certa suggestione narrativa
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Re: Miti e mitologie
varyar ha scritto:L'equivoco secondo me sta nel cercare Atlantide nel Mediterraneo, dove (pare) la collocasse Platone. Ma il buon Plato aveva fonti che la sapevano lunga (gli Egizi), però o non si ricordavano più bene o erano reticenti.
E del resto penso che a lui interessasse più il lato didascalico della vicenda, ovvero le conseguenze dell'arroganza dell'uomo, il quale arrivando a non riconoscere più l'autorità degli dei (le leggi di Natura?) finisce in maniera catastrofica. Il filone mi sembra quello della torre di Babele, per dire. E della più tarda Númenor.
Forse, più semplicemente, voleva rivestire le sue concezioni politiche di un'aura ieratica, chi lo sa.
Secondo me, Platone interpolava le fonti Egizie con ciò che all'epoca si poteva ricordare della civiltà Minoica, che in effetti, dall'alto di una civiltà molto raffinata, dominò a lungo le rotte commerciali (se non altro) del Mediterraneo, prima di essere soppiantata dai Micenei.
E Atlantide allora? Esisteva o no? Secondo me sì, solo che io penso che non fosse un continente, o un'isolona da qualche parte nel Mediterraneo o, per l'appunto, nell'Atlantico.
Io credo che esistesse una civiltà marinara molto progredita che prosperava su una vasta fascia temperata allora emersa. Quanto progredita non saprei dire, ma certamente in quanto marinai conoscevano molto bene l'astronomia, più di quanto non la conoscessero civiltà successive (ed eminentemente agricole).
Ma allora quando? Se davvero esisteva, dobbiamo collocarla prima della fine dell'ultima glaciazione, dei cui ghiacci lo scioglimento avvenne intorno a 11.700 anni fa. Milioni di Km quadrati di terre sommerse in un tempo relativamente breve, e con esse la civiltà che le popolava. Non è difficile riconoscere in eventi di tale portata i fatti che probabilmente portarono alla nascita dei miti del diluvio, che come sappiamo sono diffusi pressoché a tutte le latitudini e presso popoli i più disparati.
E' possibile che alcuni superstiti di questa civiltà abbiano trovato rifugio in altre terre e presso altre civiltà, meno progredite. Ai loro occhi potevano apparire esseri straordinari, forse degli dei. Penso a Iside e Osiride, a Quetzalcoatl, agli Oannes dei Sumeri. Anche i Minoici potrebbero aver ereditato una parte delle conoscenze di questa scomparsa civiltà.
E' vero, queste ipotesi assomigliano molto alle tesi di Graham Hancock, con qualche spruzzata di Martin Mystère. Ma mi sembrano un minimo plausibili e comunque hanno una certa suggestione narrativa
Che bella ipotesi! Ma non c'è troppa differenza tra l'ultima glaciazione e lo svilupparsi delle civiltà da te citate? Contando che la scrittura fu inventata 3000ac, che le civiltà da te citate si sono sviluppate dopo il 3000ac e che la glaciazione risale almeno a 7 mila anni prima mi sembra un periodo un po' lungo perché una storia così possa essere tramandata oralmente.
Secondo me deve trattarsi di una civiltà molto più piccola (magari una piccola città stato) collocata in una posizione strategica e databile a poco prima dell'avvento della cultura greca
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Re: Miti e mitologie
Wow, io non ho mai avuto il piacere di conversare con qualcuno che sapesse tanto di argomenti come questo. Seguo la discussione molto attentamente!
- varyar
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Re: Miti e mitologie
Piccola premessa: non ho nessuna competenza specifica in campo archeologico, se non qualche lettura, in certi casi anche poco scientifica.Younguy ha scritto:
Che bella ipotesi! Ma non c'è troppa differenza tra l'ultima glaciazione e lo svilupparsi delle civiltà da te citate? Contando che la scrittura fu inventata 3000ac, che le civiltà da te citate si sono sviluppate dopo il 3000ac e che la glaciazione risale almeno a 7 mila anni prima mi sembra un periodo un po' lungo perché una storia così possa essere tramandata oralmente.
Secondo me deve trattarsi di una civiltà molto più piccola (magari una piccola città stato) collocata in una posizione strategica e databile a poco prima dell'avvento della cultura greca
La suggestione per Atlantide me l'ha trasmessa mio nonno, nato in Egitto e a sua volta discendente da un archeologo dilettante, forse legato a Schliemann (ma non ho mai capito quanto fondamento avesse questo particolare). Una progenie di curiosi dilettanti, insomma
Detto questo, personalmente penso che la tradizione orale (quanto meno del diluvio) potesse benissimo persistere per tutto quel tempo. È vero invece che lo iato tra il disgelo e lo sviluppo delle grandi civiltà storiche sarebbe davvero molto lungo, e non è facile che discendenti di una tanto remota Atlantide fossero ancora esistenti e in grado di influenzare questi altri popoli. Un' idea interessante è che i superstiti di queste alluvioni - che ricordiamolo, non avvennero in un giorno né in quaranta, ma furono comunque abbastanza repentine - potessero aver trovato riparo inizialmente in territori più elevati (altipiani e montagne): scossi da tali cataclismi, sradicati dalle loro radici marittime, possiamo pensare quanta fatica avrebbero fatto per riprendersi.
Come ho detto, resta comunque una ipotesi narrativa suggestiva, anche se a me piace pensare che sia andata proprio così.
Mi dispiace, ma non sono invece affatto convinto che si trattasse di una entità più circoscritta. A quel punto basta e avanza Creta, coi suoi palazzi labirintici, con la sua potenza commerciale marittima, la cui fine - a tutto vantaggio degli ex tributari micenei - fu determinata in gran parte da cataclismi naturali.
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Re: Miti e mitologie
Leggo solo ora questa interessante discussione circa Atlantide. Bisogna pero' ricordare che Platone era un filosofo, non uno storico ed i suoi miti (mito di Ur, mito della biga alata, mito della caverna) al pari del mito di Atlantide erano invenzioni create per meglio esplicare il suo pensiero filosofico, nulla piu'.
Saluti. Valerio.
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- varyar
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Re: Miti e mitologie
Ma infatti il Timeo e il Crizia io neanche li ho lettivalerio50 ha scritto:Leggo solo ora questa interessante discussione circa Atlantide. Bisogna pero' ricordare che Platone era un filosofo, non uno storico ed i suoi miti (mito di Ur, mito della biga alata, mito della caverna) al pari del mito di Atlantide erano invenzioni create per meglio esplicare il suo pensiero filosofico, nulla piu'.
Saluti. Valerio.
A naso mi sembrano appunto racconti utopici/distopici tipici dell'antichità (e oltre) per illustrare un'idea filosofica, politica, morale o tutte queste cose insieme.
Nondimeno è probabile che nel costruire questi racconti Platone si sia servito anche di miti e leggende che conosceva. Come pure di resoconti e storie riportate da Erodoto.
Il fatto è che nel seguire la suggestione di Atlantide, molti hanno ritenuto e ritengono di essersi imbattuti nelle tracce di questa misteriosa civiltà, che magari Platone neanche pensava davvero esistesse.
Ora, visto che ho citato in precedenza Schliemann, questi era convinto di poter trovare Troia sulla base del poema omerico, e ci riuscì veramente.
Certo, Atlantide è qualcosa di molto più sfuggente, ma fantasticar non nuoce