Poche settimane fa, a Milano, mi sono imbattuto in questa pubblicità del 1927 che ha per "testimonial" uno dei più grandi Maestri della storia del Melodramma, Giacomo Puccini: Così, quando mi è apparsa "Lei", mi sono sentito in dovere di seguire l'appassionato (ancorchè postumo

Tornato a Bolzano, ho deciso di presentarvi la penna dirigendo una compagine di artisti locali in un bel Concerto:
ecco la locandina della "Parker Duofold Band" per FountainPen.it!!! Ebbene sì, quello in cima al podio "Parker" di cristallo sono proprio io, Musicus...
Ed ecco gli esecutori, tutti di provata fede stilografica: Ssshhht: inizia il Concerto....
La penna PARKER Duofold Jr. (Junior) in ebanite rosso/arancio (RHR, red hard rubber) e nera, pennino originale "Parker Duofold Pen" in oro, parti metalliche a vista placcate oro, caricamento a pulsante di fondo, produzione U.S.A. 1924.
Le misure
Chiusa: cm. 11,5 Cappuccio: cm. 5,2
Fusto: cm. 9 Con cappuccio calzato: cm. 12,6 Diametro massimo (al cappuccio): cm. 1,39
Diametro all'impugnatura: cm. 1,0
Diametro del fusto: cm. 1,23
Peso (a vuoto): gr. 23
Cappuccio: gr. 9
Fusto: gr. 14
Considerazioni generali
Rimando il lettore al nostro formidabile Wiki per un'esauriente trattazione del glorioso marchio PARKER
http://www.fountainpen.it/Parker/it
e per l'inquadramento del rivoluzionario modello Duofold
http://www.fountainpen.it/Duofold
Per parte mia - dopo aver ricordato che la Duofold in ebanite rossa (la prima Duofold) fu lanciata nel 1921 e dismessa per il passaggio alla celluloide nel 1926 - approfondirò solo un paio di punti che mi avevano sempre incuriosito: il nome ed il colore.
Il nome
Duofold è composto da "duo" e da "fold".
"Duo" apparterrebbe a quella serie di prefissi latineggianti impiegati nella pubblicità, col significato di "doppio" (due volte, "doppiamente", da noi non resistette Aurora al richiamo di "duplex"), ed aveva negli States tra le due Guerre la stessa valenza dell'ubiquo "super" o altrove, come in Italia proprio per le penne, dell'abusatissimo "extra"...
"Fold" strizza l'occhio a "twofold" (duplice) e a "manifold" (molteplice), alludendo alla granitica consistenza di un pennino in grado di vergare con sicurezza ben 25 anni di "manifolds" (copie carbone): questa era la garanzia...
Il colore
Il colore dell'ebanite è un "arancio" più che un rosso (e così anche lo identificavano nei memorandum interni alla Parker), e venne comunque pubblicizzato come "Chinese Red" o "Chinese Laquer Red".
Il primo "testimonial" fu un graziosissimo uccellino americano chiamato Scarlet Tanager: la pubblicità all'epoca del lancio sul mercato (questa è del 1922: http://www.fountainpen.it/File:1922-11- ... ld-RHR.jpg) proclamava che la Parker Duofold "rivals the beauty of the Scarlet Tanager" - "rivaleggia in bellezza con lo Scarlet Tanager".
Per giudicare, vediamolo finalmente in foto: Davvero splendido, vero Geppina

Il cappuccio
Esaminiamo in dettaglio gli elementi che lo compongono. - La testina, in ebanite nera è un cilindro di 0,5 cm. di altezza: la sommità è perfettamente liscia e piatta, e questa testina così risaltante per colore è il paradigma dell'estetica Flat-Top (cima piatta). Le pareti del cilindro, invece, sono zigrinate per ragioni pratiche oltre che estetiche.
- Il fermaglio (clip), in metallo rivestito da una consistente placcatura in oro, ha un classico impianto triangolare che si rastrema verso il basso, per riallargarsi sul fondo in una pallina importante. La clip (fissata ad anello e tenuta in sede dalla testina che si avvita al cappuccio) è ancora perfettamente elastica e tiene la penna saldamente ancorata al taschino, grazie anche ad una studiata leggera angolazione verso destra.
Alla clip spetta il compito di gridare al mondo che questa meraviglia rosseggiante è una PARKER!
- Il cappuccio propriamente detto è un cilindro perfetto.
Esattamente a mezz'altezza sono presenti due ampi fori di aerazione (diametro1 mm.), su punti opposti della circonferenza. Nella parte inferiore è presente una veretta decorativa in metallo placcato oro di ben 3 mm., nettamente in rilievo rispetto alla superficie del cappuccio (la cosiddetta "raised band").
Sotto la veretta il cappuccio termina con un labbro di 2 mm. che si restringe a tronco di cono per raccordarsi al diametro del fusto.
Il cappuccio si avvita compiendo quasi due giri completi sulla filettatura.
Continua....