Condivido. Non che il lavoro fatto sia nulla di trascendentale, ma un minimo di esperienza pregressa ed il possesso dell'attrezzatura sono chiaramente indispensabili.maxpop 55 ha scritto:Ottimo lavoro, sono solo un po' scettico sul fatto che non credo sia alla portata di tutti, però chi è in grado di effettuarlo avrà senz'altro il top, penna riparata ed originale.![]()
Parlando dell'attrezzatura maschi e filiere costano poco; anche perché dovendo filettare materie plastiche o simili non serve una qualità eccelsa. Certo però che se non si ritiene che questi attrezzi potranno essere operati anche in altre occasioni, non credo che il gioco valga la candela.
L'ultima considerazione che può essere fatta è quella se valga la pena di eseguire un lavoro simile su una penna che si trova con facilità a poche decine di euro e che potrebbe essere comunque resa funzionante con interventi assai più semplici. Come già scritto si è in pieno nel campo della soggettività; per quanto mi riguarda la risposta è sì, nonostante il modesto valore commerciale dell'oggetto. E' una questione... come dire... di rispetto. L'Aurora 88 è una penna fantastica, costruita magnificamente e senza compromessi: un prodotto italiano di cui all'epoca si poteva andare davvero orgogliosi. Chi s'intende un po' di meccanica e ne subisce il fascino non potrà che convenire che la tecnica della 88 ha veramente pochi rivali, ora come allora: uno stantuffo in una guida esagonale non potrà mai sgranarsi, neppure se sottoposto alle forzature più improbabili; tutto è stato progettato e realizzato con la massima cura. Costruire oggi una penna come la 88 avrebbe costi reali altissime: difficilmente potrebbe essere venduta a meno di un migliaio di euro.
Certo, sotto l'aspetto collezionistico questa penna è uno dei casi in cui il meritatissimo successo di allora, che l'ha resa diffusissima, la penalizza oggi con un indice di rarità prossimo allo zero.