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Una Etiopia particolare

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sbroglia
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da sbroglia »

chiedo venia .....la memoria mi sta lasciando a piedi....l' Etiopia nel catalogo è riortata anche in ROSSO Marmorizzato....
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roberto v
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da roberto v »

Beh un'Etiopia marrone marmorizzata io l'ho vista dal vivo, quindi a meno che non fosse viola ma MOLTO virata, direi che almeno un esemplare di questo colore c'è. Quella viola non l'ho mai vista, invece.

Riguardo all'aquila del pennino, non ho le competenze tecniche per stabilire se sia di punzone o no e men che meno posso giudicare da una foto. Il disegno direi che richiama molto fedelmente l'aquila sul cappuccio. A me non sembra seduta sul bidet :lol:

Ci può stare che si tratti di una qualche preserie o serie speciale fatta per gerarchi ecc.

Una cosa che mi sorprende molto, sotto questo aspetto, è che non siano saltate fuori Montblanc o Pelikan con incisioni naziste. Mentre queste sono presenti sulle macchine fotografiche tipo Leica, non sono al corrente di nessuna penna. Non che la cosa mi interessi dal punto di vista collezionistico, piuttosto da quello storico.
Roberto
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fabbale09
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da fabbale09 »

roberto v ha scritto:
Una cosa che mi sorprende molto, sotto questo aspetto, è che non siano saltate fuori Montblanc o Pelikan con incisioni naziste. Mentre queste sono presenti sulle macchine fotografiche tipo Leica, non sono al corrente di nessuna penna. Non che la cosa mi interessi dal punto di vista collezionistico, piuttosto da quello storico.
Forse le MB e Pelikan hanno fatto la medesima fine delle Svastika di Parker; purtroppo avevano "in seno" un segno che come sappiamo ha rappresentato terrore e dolore nel mondo.
L'aquila imperiale bhè, essendo simbolica per noi Italiani e conoscendo come siamo menefreghisti noi popolo di ballerine e cantanti, ha forse resistito di più.

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piccardi
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da piccardi »

Discutere piace anche a me, ma ci sono i limiti della buona creanza. Non mi paiono particolarmente onerosi da rispettare, se si vuole litigare lo si faccia altrove.

Detto questo tornerei a bomba sull'argomento, che è molto interessante.

Riguardo l'originalità del pennino non sono sufficientemente competente in fatto di punzoni e tecniche di incisione da giudicare se è stato usato questo o un altro metodo (anzi mi piacerebbe capire come si fa). Però i due pennini mostrati mi paiono identici per quel che si vede dalle foto, e non mi sembrano proprio il risultato di una incisione a mano libera. Perlomeno non ne aveva l'apparenza quello della penna di Fabio che ho potuto osservare con calma con una lente a dieci ingrandimenti.

Inoltre anche la forma dell'incisione mi pare richiamare in maniera abbastanza ravvicinata quella dell'aquila presente sul cappuccio, e come Roberto non condivido l'impressione dell'aquila seduta sul bidé. Ma qui ovviamente stiamo molto sul personale. Ma è senz'altro vero che non è un pennino corrispondente alle altre tipologie di pennini prodotti dell'Aurora.

Il fatto però che di penne con quel pennino montato ne esistano vari esemplari sostanzialmente identici mi fa ritenere poco probabile un assemblaggio casuale o una sostituzione successiva. Certo, non si può escludere con certezza che possa essere un assemblaggio fatto da terzi rispetto ad Aurora, o che possa essere il risultato delle riparazioni di una persona che li sostituiva tutti in quel modo, ma nel primo caso mi viene spontanea la domanda del perché l'azienda dovrebbe aver fornito penne intere tranne il pennino ad altri, e nel secondo perché e come un riparatore si sarebbe dovuto accollare il carico di trovare pennini tutti uguali andandosi a cercare una versione con un marchio così simile a quello sul cappuccio.

Certo tutto è possibile, come una partita di pennini prodotta in quel modo da altri e giunta in mano di eventuali terzi che hanno operato la produzione finale, e si possono fare anche molte ipotesi sul come e perché questi terzi abbiano potuto o voluto usare questo al posto del pennino ordinario. Però potendomi basare solo sui pochi elementi assodati, che non sono certo conclusivi, la spiegazione che mi sembra più plausibile resta quella che si tratti di una variante di produzione, perché alla fine richiede meno supposizioni aggiuntive.

Riguardo al valore collezionistico dell'Etiopia poi non mi sono mai sognato di negarlo, anzi un tanto di cappello all'Aurora che è riuscita a rendere questo modello così appetibile, facendo ricorso proprio alla sua assoluta irrilevanza (o arretratezza) tecnica, che la rende una penna assolutamente particolare, anzi unica, nel panorama produttivo di quel periodo. Non è che bisogna creare per forza una meraviglia della tecnica per fare una penna interessante, anzi molte penne interessanti alla fine sono assolutamente ordinarie sul piano tecnico (vedi l'esempio delle Patrician).

Dopo di che riconosco che l'Etiopia non è una penna per cui io sia disposto a spendere le cifre che in genere sento chiedere, dato i miei gusti mi portano altrove, ma non storcerei certo la bocca se ne trovassi una. Quello che casomai contesto è la pretesa di grande rarità che gli si vuole cucire addosso (vedi l'articolo che ho citato); quella bianca non mi pare poi così rara, compare molto spesso nei nostri pen show, e per quanto ne so solo dalla Casa della Stilografica ne son passate ben più di una decina.

Simone
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sanpei
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da sanpei »

Anche se tecnicamente paleolitica sta sollevando una discreta discussione vedo,
pregi e virtù della penna bianca, non sono entrato nel merito della questione prima poichè ho un carattere abbastanza incazzoso,
avrei potuto scrivere cose delle quali pentirmi, anzi l'ho anche fatto ma poi ho avuto il buon senso di non postare i messaggi.

Parlerò quindi solo di cose di cui mi intendo,
l'aquila non è incisa ma punzonata gia si intuisce dalle foto, dal vivo è poi evidente,
vista dal vivo oltretutto non sembra così seduta,
certo che rendere marziale un'aquila imperiale in pochi millimetri non doveva essere facile
secondo me fa parte di un lotto che è stato veramente omaggiato personalità dell'epoca,
(il fondo di verità nella leggenda eccolo qui!)
la mia, acquistata verso la fine degli anni '90 viene dalla famiglia di un generale di artiglieria
e console comandante della milizia (MVSN), il punzone 585 nel rombo è atipico nella produzione Aurora concordo,
ma il fatto che non sia presente su cataloghi non vuol dire nulla, io che ho la fortuna di abitare a Torino,
dove evidentemente di Aurora ne sono state vendute molte essendo il marchio un orgoglio cittadino
negli anni ne ho trovate alcune che non dovrebbero esistere, eppure...

Altra cosa che so per certo è che le Leica con waffenamt (aqulia e svastica) sono un'invenzione russa degli anni '70
non conosco nemmeno io MB o Pelik con croci uncinate, ma ne esistono di italiane,
la SVAS(X)TICA che ho gia postato in passato, e le Vulcan laminate con svastiche e fasci littori fatte per la visita di Hitler in Italia nel 1938 per esempio

Ho imparato a non gridare subito al falso se qualcosa che non conosco mi viene proposto
meglio studiare, valutare confrontarsi e poi alla fine capire se mi hanno gabbato!

Io mi diverto con le penne,
ne compro, ne vendo, ne scambio, ne riparo, ne rompo, ne regalo, ne uso,
e voi?

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sbroglia
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da sbroglia »

caro Paolo,

io sono d'accordo con te sulla possibilità oggettiva del perchè e percome sia stata fatta.

Credo assolutamente nella storia che ci hai esposto perchè ti conosco.

Premesso che siamo nell'ambito di deduzioni logiche e congetture (visto che non esiste nessuna evidenza di ciò) ci sono però dei fatti oggettivi difficili da contrastare, ovvero:

- l'aquila è evidentemente fatta a mano. Nelle pics ad alta risoluzione si vede chiaramente. Come ben sai i punzoni hanno delle regole geometrice che nemmeno Giotto sarebbe in grado di riprodurre.

- il disegno, raffrontato a quello dell'aquila sul cappuccio, sembra fatta da mia figlia di 5 anni. Guarda la forma delle ali, le piume del collo, le penne delle ali.....fanno piangere.... e non è un problema di dimensioni, ci sono dei pennini di metallo che non valgono nulla con effigi di guerrieri e altro che sono anche piu' piccoli ma perfetti perchè punzonati.

- piu' guardo i due pennini e più mi sebrano lo stesso pennino: hanno tutti e due gli stessi difetti (vedi punte, consumo della parte alta dell'ala sinistra e altri punti che potete trovare anche voi guardando attentamente) : ma è la stessa penna?

- è vero che noi tutti abbiamo delle Aurora mai viste su cataloghi o libri ma è anche vero che ci sono dei canoni stilistici, costruttivi, identificativi che rispondono in pieno alle connotazioni della produzione Aurora. Il pennino con i due titoli non corrisponde a nessuno di questi criteri e anche la forma mi lascia perplesso.

Rimane il fatto che non penso sia un falso perchè sono dell'idea che cambiare le lampadine di uno speedster degli anni '60 non vuol dire che la macchina sia falsa, ma sicuramente parliamo di una "customizzazione" che probabilmente non avveniva in Via Basilica...

Condivido con te questa passione e faccio esattamente quello che fai tu con tremendo divertimento...


un caro saluto
s
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sanpei
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da sanpei »

Veloce risposta a Stefano poi possiamo chiudere tanto non potremo arrivare a nessuna conclusione purtroppo,
con le info disponibili al momento,
NON è la stessa penna, la mia pensavo fosse unica fino a quando Simone mi ha mandato le foto di quella di Moricci
e ti posso assicurare che l'aquila sul pennino non è incisa ma è stampata, magari male secondo te, ma stampata.

Cari saluti

THE END!

S
sbroglia
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da sbroglia »

sono d'accordo con te, non arriviamo da nessuna parte....

ma rimango dell'idea che sia una bella incisione mal fatta...

un abbraccio
s
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piccardi
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da piccardi »

Premesso che le differenze di opinione non possono che restar tali, ci sono un paio di fatti che vorrei precisare ed alcune informazioni da aggiungere, ottenute dopo aver chiesto chiarimenti a Fabio.

1) Le penne sono due e quella presente a Firenze non ha niente a che vedere con l'altra (a meno che quella di Sampei non abbia il dono dell'ubquità).

2) la differenza fra le prime foto e le ultime di quelle che ho pubblicato (sulle ultime si vede una graffiatura sulla parte laterale bassa a sinistra rispetto alla punta che sulle prime è praticamente scomparsa) dipende semplicemente dal fatto che Fabio ha eseguito, prima di fare un'altra serie di fotografie, una lucidatura del pennino (ero presente io stesso ed ho assistito).

3) secondo quanto mi ha detto Fabio la penna appartiene ad uno storico di oggetti di origine militare, che non ha nessun interesse specifico per le penne e che non ha alcuna intenzione di venderla

4) la penna, sempre a quanto è stato riportato a Fabio da proprietario, è dotata di una sua scatola originale

Se avrà modo di ottenere ulteriori informazioni mi ha detto che mi farà sapere.

Ciao
Simone
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da apollinare »

Buongiorno signori,sempre per restare in tema volevo chiedere il Vostro parere su una etiopia che ho incocciato su ebay Italia,un parere tecnico-storico-commerciale,visto che per me cifre di quel genere.........
La penna e' molto ben presentata e dovrebbe far parte di una partita modificata nel dopoguerra col sistema di ricarica a pulsante di fondo per il mercato farmaceutico ad uso omaggistico per i medici.Cosa ne pensate?
grazie buon fine settimana apollinare
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da sanpei »

Prima opinione da un appassionato raccoglitore Aurora,
se ci si deve rovinare meglio farlo per un'Etiopia integra con l'aquila sul cappuccio,
una modificata e defascistizzata è soltanto un "tasto di pianoforte" che scrive...

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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da robi996 »

fabbale09 ha scritto:
roberto v ha scritto:
Una cosa che mi sorprende molto, sotto questo aspetto, è che non siano saltate fuori Montblanc o Pelikan con incisioni naziste. Mentre queste sono presenti sulle macchine fotografiche tipo Leica, non sono al corrente di nessuna penna. Non che la cosa mi interessi dal punto di vista collezionistico, piuttosto da quello storico.
Forse le MB e Pelikan hanno fatto la medesima fine delle Svastika di Parker; purtroppo avevano "in seno" un segno che come sappiamo ha rappresentato terrore e dolore nel mondo.
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Ciao,
pratico molto la Germania a anch'io mi ero chiesto come mai ne Montblanc ne Pelikan avessero partecipato ai fasti di quel periodo da dimenticare,e le notizie che ho trovato ,anche se potrebbero sembrare leggende metropolitane,dicono che Hitler non volesse mai le Montblanc in quanto la stella gli ricordava la piu famosa stella di David ,e che le penne preferite dal regime fossero le Goldfink-Berlin e le Soennecken,infatti alcune penne che sono uscite sul mercato privato con distintivi vari erano sempre dei clamorosi falsi,queste naturalmente sono sempre e solo parole del sentito dire,in quanto in Germania non c'è nessuno che vuole parlare di quel periodo,anzi tanti negano clamorosamente che sia mai successo nulla di tanto tragico!!!Spesso chiedo ai piu anziani come mai si parli sempre di periodo o politica "fascista" e mai "nazista",ma non ritengo risposte...

ciao
robi
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da sbroglia »

concordo totalmente: da momento che ci si decide a comperare un Etiopia, deve essere quella giusta!
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da apollinare »

sbroglia ha scritto:concordo totalmente: da momento che ci si decide a comperare un Etiopia, deve essere quella giusta!
Domanda-proposta:perche' non spostiamo tutto il discorso aurora-etiopia nella sezione "catalogo foto e modelli"?
Vi sono delle belle foto ed una interessantissima discussione tecnico-commerciale-storica.
Ciao buona giornata apollinare
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piccardi
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Re: Una Etiopia particolare

Messaggio da piccardi »

apollinare ha scritto:
sbroglia ha scritto:concordo totalmente: da momento che ci si decide a comperare un Etiopia, deve essere quella giusta!
Domanda-proposta:perche' non spostiamo tutto il discorso aurora-etiopia nella sezione "catalogo foto e modelli"?
Vi sono delle belle foto ed una interessantissima discussione tecnico-commerciale-storica.
Ciao buona giornata apollinare
Mmh,
per come l'avevo pensata quella sezione servirebbe per avere un punto di riferimento per cercare i vari tipi di penne, e mettere queste foto come esemplari di Etiopia non mi pare il caso, dato che come minimo sono molto particolari e sicuramente non uguali ad una etiopia "comune".

Ciao
Simone
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