piccardi ha scritto:Come sempre una recensione geniale!...
Ciao Simone!!
Ne ho trovato un'altra...
Pelikan IBIS 1937
Domenica scorsa in uno dei due mercatini che ho potuto visitare trovandomi lontano da casa, ho rinvenuto una sorellina della Ibis oggetto della presente recensione:

come noterete, sono sì
sorelle, ma
non gemelle…
Iniziamo con una conferma: come indicato da Martin Lehmann, i modelli iniziali
IBIS avevano
l’intero cappuccio, il meccanismo del pistone ed il fondello in ebanite, con il solo fusto in celluloide.
Proseguiamo aggiornando un paio di dettagli che sul primo esemplare erano andati perduti.
- Le iscrizioni del Produttore (IBIS·PATENT·IBIS·PATENT per entrambe) erano riempite di colore
rosso:
quella sulla testina del cappuccio,

e quella relativa alla punta del pennino, un OB (obliquo broad).

- Il pennino in palladio (Pd) era placcato oro.

[Per colpa di questa placcatura particolarmente ben fatta non c’è stato verso di convincere il venditore che il pennino non era d’oro ma di un altro meno nobile metallo: stavolta, ahimè, ho dovuto perciò sborsare poco meno dell’equivalente di una Lamy Safari…
]
Analizziamo adesso le due importanti
differenze.
La prima concerne l’alimentatore, che nell’esemplare ultimo arrivato è ancora quello utilizzato sulla Pelikan 100 dello stesso periodo (ma di dimensioni minori, ovviamente), con la lamella centrale corta. Su entrambe le penne della Casa (Ibis e Pelikan 100) tuttavia, nel corso del 1937 venne montato un alimentatore con le tre lamelle lunghe.
La Ibis, lo ricordo, fu introdotta sempre secondo Lehmann il 15.10.1936, e quest’ultimo esemplare che vi presento sembra essere uno dei primi con il nuovo pennino in palladio (introdotto il 19.02.1937), poiché monta ancora un alimentatore (feed) del tipo “vecchio”…
La seconda differenza è la bella zigrinatura presente sul nuovo esemplare, che agevola la manovrabilità del fondello che comanda il pistone,

un dettaglio che verrà eliminato con il prosieguo della produzione, ipotizzo, come sembrerebbe testimoniato dall’esemplare oggetto della recensione principale.
Alla luce delle precedenti considerazioni, direi che la Ibis ultima arrivata potrebbe essere stata prodotta un anno prima dell’altra, e cioè nel
1937.
Termino questa integrazione con la consueta prova di scrittura, compito particolarmente piacevole quando si ha la fortuna di aver a che fare con pennini di tale egregia fattura.
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L’obliquo è già di per sé una punta “elegante”: con il tocco di flessibilità di cui è dotato quest’ultimo esemplare, il divertimento è assicurato!!

Grazie per l'attenzione!
Giorgio