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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Sailor vs Pilot: tratto fine a confronto
- Irishtales
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Sailor vs Pilot: tratto fine a confronto
Come promesso a Matteo (bzoto), inserisco un rapido confronto fra il tratto di tre pennini fine ed extra fine giapponesi che mi accompagnano quotidianamente.
La fascia di prezzo non è la stessa e nemmeno il materiale del pennino, ma per chi ama i tratti fini sono - a mio giudizio - tre penne da avere.
Pilot 78G pennino in acciaio dorato - F
Pilot Penmanship - pennino in acciaio - EF
Sailor Sapporo pennino in oro 14k - HF
Il tratto della Pilot 78G è il più spesso, pur restando un fine molto nitido e scorrevole.
Il Sailor in oro è un Hard Fine e mi aspettavo che non avesse flessibilità alcuna, invece la variazione di tratto è percepibile anche se minimale. Pennino molto scorrevole, non ai livelli di quello in acciaio della 78G! Il tratto però è sensibilmente più fine e questa caratteristica me la fa molto apprezzare!
Il più sottile però è il pennino in acciaio della Pilot Penmanship, un EF rigidissimo, il cui tratto nella foto tende quasi a scomparire...ma mi è prezioso nelle fitte note a margine, scritte con caratteri molto minuti.
Tutte e tre le penne sono caricate con il medesimo inchiostro (J. Herbin 1670 Bleu Ocean) uno dei miei blu preferiti del momento.
La carta rigorosamente bianca, è quella di un blocco A5 Fabriano "Traccia" da 60 gr\mq che trovo ottima per l'utilizzo con le stilografiche.
Spero che altri appassionati di tratti fini possano mettere a confronto le varie penne in loro possesso, avere un paragone "su carta" può essere utile per valutare un possibile acquisto.
La fascia di prezzo non è la stessa e nemmeno il materiale del pennino, ma per chi ama i tratti fini sono - a mio giudizio - tre penne da avere.
Pilot 78G pennino in acciaio dorato - F
Pilot Penmanship - pennino in acciaio - EF
Sailor Sapporo pennino in oro 14k - HF
Il tratto della Pilot 78G è il più spesso, pur restando un fine molto nitido e scorrevole.
Il Sailor in oro è un Hard Fine e mi aspettavo che non avesse flessibilità alcuna, invece la variazione di tratto è percepibile anche se minimale. Pennino molto scorrevole, non ai livelli di quello in acciaio della 78G! Il tratto però è sensibilmente più fine e questa caratteristica me la fa molto apprezzare!
Il più sottile però è il pennino in acciaio della Pilot Penmanship, un EF rigidissimo, il cui tratto nella foto tende quasi a scomparire...ma mi è prezioso nelle fitte note a margine, scritte con caratteri molto minuti.
Tutte e tre le penne sono caricate con il medesimo inchiostro (J. Herbin 1670 Bleu Ocean) uno dei miei blu preferiti del momento.
La carta rigorosamente bianca, è quella di un blocco A5 Fabriano "Traccia" da 60 gr\mq che trovo ottima per l'utilizzo con le stilografiche.
Spero che altri appassionati di tratti fini possano mettere a confronto le varie penne in loro possesso, avere un paragone "su carta" può essere utile per valutare un possibile acquisto.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Sailor vs Pilot: tratto fine a confronto
Cara Daniela, non puoi immaginare quanto mi sia utile questo confronto tra Pilot e Sailor. La 78g è l'unica penna che porto sempre con me, ideale per scrivere note in piccolo sull'agenda. La Sailor invece è senz'altro una delle penne che stuzzica di più il mio interesse. Grazie mille
Sailor vs Pilot: tratto fine a confronto
Ottimo e molto utile confronto, grazie! Anche le foto sono molto chiare.
PS
cercherò di mostrare anche le mie, appena mi organizzo e riesco a fare delle foto che siano non dico decenti ma quanto meno leggibili
PS
cercherò di mostrare anche le mie, appena mi organizzo e riesco a fare delle foto che siano non dico decenti ma quanto meno leggibili
Ultima modifica di bzoto il martedì 16 settembre 2014, 9:11, modificato 1 volta in totale.
- Irishtales
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Sailor vs Pilot: tratto fine a confronto
Sono contenta che il piccolo confronto fra i tratti possa essere d'aiuto; per quanto riguarda la Sapporo è una delle rare Sailor a piacermi sufficientemente da essere presa in considerazione, non apprezzando molto il design della gran parte della produzione della nota marca orientale.
Anche dal pennino mi aspettavo qualcosa di meglio, lo dico onestamente. Se un pennino in oro fatica a tenere il confronto con due pennini in acciaio, qualcosa non torna.
Sarà che sono cresciuta con i pennini in acciaio delle Waterman, che scivolano sulla carta come fosse burro, senza attrito alcuno, senza emettere nessun rumore, ma il fruscio del pennino Sailor sulle pagine, all'inizio mi dava proprio fastidio!
Poi ci si abitua; è una penna - nella sua livrea nera e argento - sobria, classica, che non sfigura nelle situazioni in cui anche la forma conta.
E' piccola, non è pesante, ha un caricamento a cartuccia che permette di viaggiare senza boccette di vetro al seguito ed è ben costruita.
Quindi, spogliando il giudizio finale dalle connotazioni personali, non posso che consigliarla. Quello che è per me "rumore" per altri può essere "musica"!
La valutazione estetica, poi, è l'emblema della soggettività.
La Pilot 78G è una penna che ha tutti gli svantaggi possibili da un punto di vista estetico, almeno ai miei occhi: è ultraleggera, in plastica palesemente economica, ha dorature che non sembrano fatte per attraversare il tempo, ha un design compassato e - almeno la mia! - un attacco cartucce proprietario.
Ma...le cartucce sono molto capienti e si ricaricano in un baleno e senza sprechi di inchiostro con una micro-pipetta da laboratorio, avendo un'imboccatura molto ampia. La leggerezza della penna la rende ideale per essere trasportata ovunque senza problemi, per scrivere anche tutto il giorno senza affaticare, per essere saldamente ancorata ad un appiglio, visto che la clip tiene molto bene. E soprattutto, ed è ciò che per me più conta perché scrivo molto e compro le penne per usarle, scrive divinamente. Fin dal primo giorno, scivola sulla carta come se volasse.
La futuristica Penmanship ha un pennino identico, ma non è dorato. E la sua punta extra fine è un piacere e un sollievo quando devo fare schizzi, mettendo in risalto i dettagli anche in un disegno di dimensioni ridotte; come dicevo è ideale per appuntare note a margine di tavole e relazioni. Non ha la clip ma in compenso ha un tappo che si pianta saldamente in vetta alla penna e non si corre il rischio che vada perduto. E' ergonomica, trasparente per tenere sempre d'occhio il livello di inchiostro, pratica. Vale ben più di quel che costa, sotto tutti i punti di vista, anche perchè è costruita in una plastica robusta.
Insomma, chi ama i fini e soprattutto gli extra-fini, in Casa Pilot va sul sicuro, già a partire dalle entry level come le mie due piccolette!
Sono due marche che mi daranno soddisfazioni anche in futuro, ne sono certa...
Anche dal pennino mi aspettavo qualcosa di meglio, lo dico onestamente. Se un pennino in oro fatica a tenere il confronto con due pennini in acciaio, qualcosa non torna.
Sarà che sono cresciuta con i pennini in acciaio delle Waterman, che scivolano sulla carta come fosse burro, senza attrito alcuno, senza emettere nessun rumore, ma il fruscio del pennino Sailor sulle pagine, all'inizio mi dava proprio fastidio!
Poi ci si abitua; è una penna - nella sua livrea nera e argento - sobria, classica, che non sfigura nelle situazioni in cui anche la forma conta.
E' piccola, non è pesante, ha un caricamento a cartuccia che permette di viaggiare senza boccette di vetro al seguito ed è ben costruita.
Quindi, spogliando il giudizio finale dalle connotazioni personali, non posso che consigliarla. Quello che è per me "rumore" per altri può essere "musica"!
La valutazione estetica, poi, è l'emblema della soggettività.
La Pilot 78G è una penna che ha tutti gli svantaggi possibili da un punto di vista estetico, almeno ai miei occhi: è ultraleggera, in plastica palesemente economica, ha dorature che non sembrano fatte per attraversare il tempo, ha un design compassato e - almeno la mia! - un attacco cartucce proprietario.
Ma...le cartucce sono molto capienti e si ricaricano in un baleno e senza sprechi di inchiostro con una micro-pipetta da laboratorio, avendo un'imboccatura molto ampia. La leggerezza della penna la rende ideale per essere trasportata ovunque senza problemi, per scrivere anche tutto il giorno senza affaticare, per essere saldamente ancorata ad un appiglio, visto che la clip tiene molto bene. E soprattutto, ed è ciò che per me più conta perché scrivo molto e compro le penne per usarle, scrive divinamente. Fin dal primo giorno, scivola sulla carta come se volasse.
La futuristica Penmanship ha un pennino identico, ma non è dorato. E la sua punta extra fine è un piacere e un sollievo quando devo fare schizzi, mettendo in risalto i dettagli anche in un disegno di dimensioni ridotte; come dicevo è ideale per appuntare note a margine di tavole e relazioni. Non ha la clip ma in compenso ha un tappo che si pianta saldamente in vetta alla penna e non si corre il rischio che vada perduto. E' ergonomica, trasparente per tenere sempre d'occhio il livello di inchiostro, pratica. Vale ben più di quel che costa, sotto tutti i punti di vista, anche perchè è costruita in una plastica robusta.
Insomma, chi ama i fini e soprattutto gli extra-fini, in Casa Pilot va sul sicuro, già a partire dalle entry level come le mie due piccolette!
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Sailor vs Pilot: tratto fine a confronto
tra questi tre tratti indubbiamente preferisco quello della Sailor, io vorrei acquistare una procolor 500 shikisai con pennino F. Oppure la pilot custom 74 SF. Sulla baia i prezzi sono più umani, ma la pilot resta sempre ben più costosa della sailor. Però la custom 74 l'ho potuta toccare con mano e le rifiniture sono eccezionali. Le sailor le ho solo viste in vetrina e la qualità pure era stratosferica, ma erano esposte quelle di alta gamma.
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Sailor vs Pilot: tratto fine a confronto
La Pilot Middle Range ha lo stesso gruppo della 78G ed è rifinita meglio. Si trova facilmente anche con cartucce standard, e un paio di converter, a cercare bene, sono compatibili. La consiglio a chi apprezza la 78G ma non ne sopporta le finiture. Idem la Prera ma costa un bel po' di più.
Grazie molte per il confronto. Saluti.
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- Orlandoemme
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Sailor vs Pilot: tratto fine a confronto
Come già scritto altrove sono settimane oramai che non riesco a staccarmi dalla pilot mr.
Personalmente trovo il tratto M della pilot perfetto per i miei gusti: abbastanza sottile da garantire precisione e chiarezza nel segno e nel contempo ben leggibile.
La uso su diversi tipi di carta e per le succitate caratteristiche raramente ho problemi di sanguinamento.
Cartucce internazionali e via !
Orlando
P.s. Posseggo una sapporo hm e scorre senza esitazioni ma con quel lieve feed back che non mi spiace affatto, che tuttavia rende la penna più impegnativa. la MR é una penna "easy" perdonate l'inglesimo ma rende bene l'idea a mio parere.
Personalmente trovo il tratto M della pilot perfetto per i miei gusti: abbastanza sottile da garantire precisione e chiarezza nel segno e nel contempo ben leggibile.
La uso su diversi tipi di carta e per le succitate caratteristiche raramente ho problemi di sanguinamento.
Cartucce internazionali e via !
Orlando
P.s. Posseggo una sapporo hm e scorre senza esitazioni ma con quel lieve feed back che non mi spiace affatto, che tuttavia rende la penna più impegnativa. la MR é una penna "easy" perdonate l'inglesimo ma rende bene l'idea a mio parere.
Orlando
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I computer sono inutili. Ti sanno dare solo risposte.
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Irishtales ha scritto: Pilot Penmanship - pennino in acciaio - EF
non la conosco....
che vergogna....
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...Sapessi quante penne non conosco io....
Sarebbe utile che chi possiede una giapponese a tratto F o EF facesse qualche confronto per arricchire l'argomento, in modo che al prossimo acquisto ci si possa rendere conto delle differenze di tratto fra un pennino e l'altro. Per molti di noi, forse per tutti, lo spessore del tratto è una cosa fondamentale nella scelta della penna.
Per chi ama gli extra-fini poi, è essenziale!
Coraggio, su, tirate fuori le vostre giapponesi e fate vedere come se la cavano su carta!!!
Sarebbe utile che chi possiede una giapponese a tratto F o EF facesse qualche confronto per arricchire l'argomento, in modo che al prossimo acquisto ci si possa rendere conto delle differenze di tratto fra un pennino e l'altro. Per molti di noi, forse per tutti, lo spessore del tratto è una cosa fondamentale nella scelta della penna.
Per chi ama gli extra-fini poi, è essenziale!
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Adesso mi metto a cercare qualche penna giapponese a basso/bassissimo costo e poi quando mi arriveranno pubblicherò il confronto. Solo un po' di pazienza!Irishtales ha scritto:Coraggio, su, tirate fuori le vostre giapponesi e fate vedere come se la cavano su carta!!!
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Sailor vs Pilot: tratto fine a confronto
1) Sailor Profit 1911 Standard, pennino 21 K HF
2) Platinum #3776 Bleu de Chartres, pennino 14 K F
3) Pilot Falcon (Elabo), pennino 14 K SF
4) Pilot Custom heritage 91, pennino 14 K SFM (questo, ovviamente, non e' propriamente un fine.
Si tratta di quattro eccellenti penne che pero' non uso da qualche mese. Cosi a memoria darei il voto massimo a Sailor, seguito dagli altri tre a pari merito. Pennini diversi, ma' nessuno delude. Buona notte
Sergio
P.S. Dimenticavo, l'inchiostro e' Sailor Sky High (jentle Ink), la carta e' Claire Fontaine 90 mg
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Quella che interessa qui è l'ultima, Sailor 1911 Large EF con Aurora Black su Carta Rhodia.
Le altre, dall'alto sono due Wahl Eversharp con pennini flex anteguerra e poi Lamy 2000 EF.
Come si vede il tratto della Sailor è significativamente più sottile della Lamy 2000.
Scusate la mano esitante ma non la usavo da qualche tempo.
Le altre, dall'alto sono due Wahl Eversharp con pennini flex anteguerra e poi Lamy 2000 EF.
Come si vede il tratto della Sailor è significativamente più sottile della Lamy 2000.
Scusate la mano esitante ma non la usavo da qualche tempo.
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Grazie per le comparazioni
Sembra che fra Sailor Profit 1911 Standard 21K HF e Platinum 3776 14K F non ci sia molta differenza nello spessore del tratto...oppure è una mia impressione?
Sembra che fra Sailor Profit 1911 Standard 21K HF e Platinum 3776 14K F non ci sia molta differenza nello spessore del tratto...oppure è una mia impressione?
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La differenza c'e', la foto e' purtroppo scadentissima. La Platinum e' comunque molto valida e competitiva.
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Grazie ancora per le info
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