Consiglio kit per calligrafia (regalo per una neofita)

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courthand
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Consiglio kit per calligrafia (regalo per una neofita)

Messaggio da courthand »

La gestione del pennino a punta tronca é diversa da quello a punta fine. La prima difficoltà sta nell'appoggiare bene la punta in tutta la sua larghezza,senza premere di più su uno spigolo che sull'altro. Più stretta é la punta,meno la difficoltà é evidente e,quindi,meno si impara a superarla. Pertanto sicuramente tua madre troverà impiccio nell'uso di un pennino piuttosto largo ma è lo scotto da pagare per imparare la cancelleresca,sia con la stilografica che con qualsiasi altro strumento.
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Consiglio kit per calligrafia (regalo per una neofita)

Messaggio da fmxhondacr »

Ginetto ha scritto:
courthand ha scritto:Le stilografiche di cui stiamo parlando sono"calligrafiche" dotate quindi di pennini italic che,pur essendo meno spigolosi dei corrispettivi ad intinzione,limitano comunque i movimenti possibili rendendo difficile scrivere,per esempio,un normale corsivo. Sono pennini specifici per determinate forme grafiche. Poi,ovviamente, uno può farci ciò che più gli aggrada..
Io devo ancora comprarmi la mia prima stilografica, quindi parlo da completo inesperto.
Non è mia intenzione farle usare queste penne per scrivere quotidianamente.
La mia domanda nasce dal fatto che, leggendo i consigli rivolti a coloro che vogliono acquistare la propria prima penna stilografica, trovo sempre scritto di partire con una stilografica con pennino fine (per esempio Pilot 78G, Pilot Kakuno o Lamy Safari, anche se ha il tratto un pochino più spesso). Per questo ho il timore che partire subito con un pennino tagliato largo possa risultare difficoltoso, tutto qui.
Poi ho capito che per imparare la calligrafia è preferibile che il pennino sia piuttosto largo (mi pare di aver capito intorno ai 2 mm), in modo che gli errori si possano notare in maniera chiara; vorrei solo essere certo che abbiate chiaro che questa persona non ha mai, e sottolineo mai, utilizzato una stilografica.
Se per voi non dovrebbero esserci problemi, come mi ha già detto Daniela, evito di acquistarle inutilmente una stilografica entry-level come quella che sono in procinto di acquistare per me.

Grazie ancora.
(ho evidenziato un paio di passaggi a cui mi riferisco nello specifico)
Le stilografiche non sono lo strumento del demonio di cui si debba avere la paura che manifesti...
L'usare una stilografica rispetto ad un pennino da intinzione (a parità di larghezza) è a mio modo di vedere più semplice (proprio perché non c'è necessità di intinzione).

Il problema di usare una stilografica lo ha (forse) chi arriva alle stilografiche dalle penne a sfera ed è abituato a calcare sul foglio, ma chi sa usare i pennini ad intinzione non penso si spaventi di questo.
PS: arrivando da penne a sfera, io da poco scrivo quotidianamente (per reimparare a scrivere in modo decente) con un pennino con punta Italic Broad da 1,5mm (stilografica) e ti assicuro che la cosa è possibile con giusto un pelo di impegno.
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Messaggio da Ginetto »

courthand ha scritto:La gestione del pennino a punta tronca é diversa da quello a punta fine. La prima difficoltà sta nell'appoggiare bene la punta in tutta la sua larghezza,senza premere di più su uno spigolo che sull'altro. Più stretta é la punta,meno la difficoltà é evidente e,quindi,meno si impara a superarla. Pertanto sicuramente tua madre troverà impiccio nell'uso di un pennino piuttosto largo ma è lo scotto da pagare per imparare la cancelleresca,sia con la stilografica che con qualsiasi altro strumento.
Grazie ancora.
Allora...
Il kit Sheaffer mini l'ho trovato a circa 24€ in un negozio online dove acquisterei anche altro in un unico grosso ordine, "ammortizzando" così le spese di spedizione.
Il Maxi l'ho trovato nello stesso negozio e costa circa 38,50€.
Ho trovato anche un'altra versione del kit mini (non so se destinata ad altri paesi, oppure se semplicemente più vecchia) presso un negozio spagnolo su ebay a 9,95€ più 8€ di spedizione.
I Manuscript li ho trovati su Amazon. Il Deluxe a 17,29€ e il Compendium a 24,80€.

Lo Sheaffer mini contiene una sola penna con 3 gruppi pennino; il Maxi contiene 3 penne complete.

Il Deluxe sembra di qualità maggiore rispetto al Compendium, visto che sul sito ufficiale hanno lo stesso prezzo ma il secondo offre molto di più.
Il Compendium contiene 4 penne e 5 gruppi pennino, il Deluxe contiene una sola penna con 6 gruppi pennino (in più ha il pennino 3B da 2.2mm).

Voi al posto mio quale scegliereste?
Ultima modifica di Ginetto il lunedì 20 aprile 2015, 18:06, modificato 3 volte in totale.
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Messaggio da Ginetto »

fmxhondacr ha scritto:Le stilografiche non sono lo strumento del demonio di cui si debba avere la paura che manifesti...
L'usare una stilografica rispetto ad un pennino da intinzione (a parità di larghezza) è a mio modo di vedere più semplice (proprio perché non c'è necessità di intinzione).

Il problema di usare una stilografica lo ha (forse) chi arriva alle stilografiche dalle penne a sfera ed è abituato a calcare sul foglio, ma chi sa usare i pennini ad intinzione non penso si spaventi di questo.
PS: arrivando da penne a sfera, io da poco scrivo quotidianamente (per reimparare a scrivere in modo decente) con un pennino con punta Italic Broad da 1,5mm (stilografica) e ti assicuro che la cosa è possibile con giusto un pelo di impegno.
La mia unica esperienza, avuta da bambino, fu catastrofica, per questo probabilmente ho questo timore. Ma dopo tutti i vostri interventi sono molto più tranquillo, ormai sono quasi pronto per mettere mano al portafogli. Appena riesco faccio un salto al negozio di belle arti della mia zona per vedere se riesco a trovare qualcosa a prezzi inferiori rispetto a quelli online (anche se ne dubito), poi procederò con gli acquisti.
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courthand
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Ripeto quanto detto da Daniela: tre pennini e un solo corpo penna é frustrante, se vuoi tenerne pronti due uno che fai,lo tappi con il domopack?
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Messaggio da Ginetto »

courthand ha scritto:Ripeto quanto detto da Daniela: tre pennini e un solo corpo penna é frustrante, se vuoi tenerne pronti due uno che fai,lo tappi con il domopack?
Ok, tutto chiaro. Quindi adesso devo scegliere fra lo Sheaffer Maxi e il Manuscript Compendium.

Lo Sheaffer Maxi contiene 3 penne complete (una 0.8, una 1.33 e una 1.8) e costa 38,50€.
Nel Manuscript Compendium ci sono 4 penne, 5 gruppi pennino (0.85, 1.1, 1.35, 1.6 e 2.8), un converter, il contenitore è in metallo e costa circa 14 euro di meno.

Punti a favore per il kit Manuscript:
- una penna in più;
- due gruppi pennino in più, in particolare quello da 2.8, che dovrebbe essere perfetto per imparare;
- la presenza di un converter;
- il contenitore in metallo;
- il prezzo inferiore (e non di poco).
Lo Sheaffer ha invece una qualità maggiore.

Io sceglierei il Manuscript, essenzialmente per due motivi: ha il pennino da 2.8 e costa sensibilmente meno. Che ne pensate?
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Messaggio da Irishtales »

Che è un'ottima scelta. Ho un set Manuscript e mi trovo benissimo, il tratto è più affilato rispetto alle Sheaffer perchè la lamina del pennino sulla punta è più sottile.
Sono penne (e pennini) molto valide.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Messaggio da Ginetto »

Irishtales ha scritto:Che è un'ottima scelta. Ho un set Manuscript e mi trovo benissimo, il tratto è più affilato rispetto alle Sheaffer perchè la lamina del pennino sulla punta è più sottile.
Sono penne (e pennini) molto valide.
Allora è deciso, che Manuscript Compendium sia!

Ricapitolando (in nero le certezze, in rosso i dubbi):

MANUALI
- il fascicolo della Collana Leonardo n.39 dal titolo "Calligrafia" di Giovanni De Faccio;
- "Italico per Italiani" di Eric Hebborn.

MATERIALE PER IL COPPERPLATE
- un cannuccio Speedball obliquo;
- 3/4 pennini Brause "Steno" 361 (ma esistono di una misura sola?);
- un blocco A4 Favini Schizza e Strappa;
- inchiostro calligrafico (me ne consigliereste uno o due in particolare?).

MATERIALE PER LA CANCELLERESCA
- un cannuccio dritto (quale mi consigliereste? So che ne ha già uno, ma non ho modo di conoscere il modello, perciò gliene vorrei prendere un altro di marca sicuramente buona)
- set 10 pennini Mitchell con punta tagliata dritta;
- set 9 pennini Brause con punta tagliata obliqua;
- Che carta e che inchiostro mi consigliereste per questi pennini?
- Kit Manuscript Compendium;
- Che carta e che inchiostro mi consigliereste per le penne calligrafiche Manuscript? (Inizierà con un pennino da 2.8mm)

E poi mi fermo qui. Le Parallel e tutto ciò che potrebbe completare e migliorare questo "kit" saranno eventuali regali futuri.

Attendo i vostri consigli per quanto riguarda le parti in rosso e anche per eventuali modifiche o correzioni alle parti in nero.
Grazie ancora!
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Messaggio da Irishtales »

I Brause Steno n.361 sono a taglia unica, inconfondibili.
La carta Favini Schizza e Strappa va bene per tutte le applicazioni indicate, dai pennini tronchi al Copperplate alle calligrafiche stilografiche.
I cannucci dritti per i pennini che intendi acquistare - a parte lo Speedball per il Brause 361 - devono essere adatti alla misura dei pennini tronchi.
Se compri il kit di pennini, in alcuni è compreso un cannuccio dedicato.
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Messaggio da Ginetto »

Irishtales ha scritto:I Brause Steno n.361 sono a taglia unica, inconfondibili.
Allora mi hai consigliato di prenderne 3-4 perché dopo un po' si rovinano e sono da buttare?
Irishtales ha scritto:La carta Favini Schizza e Strappa va bene per tutte le applicazioni indicate, dai pennini tronchi al Copperplate alle calligrafiche stilografiche.
Ok, perfetto. Il mio dubbio più grosso era per le stilografiche (inchiostro diverso, suppongo meno viscoso, rispetto a quello utilizzato coi pennini): credevo che servisse un'altra carta perché questa Favini l'avevi definita leggera (avevo letto di Rhodia, Clairefontaine e altri nei consigli per le agende sulle quali poter scrivere con le stilo, mentre la carta Moleskine era sconsigliata perché lascia passare l'inchiostro alla pagina sotto).
A proposito, che inchiostri mi consigli per i pennini? E per le stilografiche?
Irishtales ha scritto:I cannucci dritti per i pennini che intendi acquistare - a parte lo Speedball per il Brause 361 - devono essere adatti alla misura dei pennini tronchi.
Se compri il kit di pennini, in alcuni è compreso un cannuccio dedicato.
Capito, grazie ancora.
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Messaggio da Irishtales »

Avere qualche copia di scorta dei pennini flessibili è preferibile, anche se il pennino in questione è molto robusto (Brause 361). Però dopo un po' di tempo con l'uso intensivo, possono rovinarsi.

Rhodia e Clairefontaine possono andare bene, ma sono costosette per esercitarsi. Inoltre possono avere una superficie fin troppo liscia per alcuni pennini da intinzione, con tempi di asciugatura molto lunghi.

Per le stilo vanno bene - se parliamo di Manuscript - tutte le cartucce con attacco standard, o qualsiasi inchiostro stilografico da usare con il converter.
Per quanto riguarda gli inchiostri calligrafici, posso esserti poco d'aiuto in quanto utilizzo inchiostri autoprodotti, ma tutti parlano molto bene dell'Higgins e anche il Pelikan 4001 stilografico può essere usato con i pennini da intinzione perchè piuttosto "denso". Altrimenti utilizzo la gouache che è un prodotto molto valido, opportunamente diluito con acqua, come ti ha già scritto Alessandro.
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Messaggio da Ginetto »

Irishtales ha scritto:Avere qualche copia di scorta dei pennini flessibili è preferibile, anche se il pennino in questione è molto robusto (Brause 361). Però dopo un po' di tempo con l'uso intensivo, possono rovinarsi.
Tutto chiaro!
Irishtales ha scritto:Rhodia e Clairefontaine possono andare bene, ma sono costosette per esercitarsi. Inoltre possono avere una superficie fin troppo liscia per alcuni pennini da intinzione, con tempi di asciugatura molto lunghi.
Per i pennini da intinzione avevo già deciso di prendere senza dubbio il blocco Favini che mi hai consigliato; solo che pensavo che per le stilo servisse una carta un pochino più pesante.
Il prezzo che ho trovato online per la carta Favini e la carta Rhodia è pressoché lo stesso: un blocco Rhodia A4 80 fogli da 80g costa 5,03€ presso il negozio che ho adocchiato; un blocco Favini A4 150 fogli da 50g costa 5,97 su Amazon (anche se al momeno non è disponibile). Ovviamente se mi dici che la carta Favini va benissimo anche per le stilo, le prendo solo lo Schizza e Strappa, visto che a parità di prezzo mi dà quasi il doppio dei fogli.
Prima però ho fatto un salto sia al negozio di belle arti sia alla cartoleria della mia zona e non l'ho trovato. E non ho trovato nemmeno cannuccio e pennini.
Irishtales ha scritto:Per le stilo vanno bene - se parliamo di Manuscript - tutte le cartucce con attacco standard, o qualsiasi inchiostro calligrafico da usare con il converter.
Sì, lo so, chiedevo se magari ce ne fosse uno più adatto per la calligrafia.
Se uno utilizza il pennino tagliato largo, come il 2.8, suppongo occorra un inchiostro poco viscoso per fare in modo che il flusso non si interrompa. Oppure è vero l'esatto contrario, ovvero che con un pennino tagliato largo serve un inchiostro molto viscoso per evitare un flusso eccessivo?
Irishtales ha scritto:Per quanto riguarda gli inchiostri calligrafici, posso esserti poco d'aiuto in quanto utilizzo inchiostri autoprodotti, ma tutti parlano molto bene dell'Higgins e anche il Pelikan 4001 stilografico può essere usato con i pennini da intinzione perchè piuttosto "denso". Altrimenti utilizzo la gouache che è un prodotto molto valido, opportunamente diluito con acqua, come ti ha già scritto Alessandro.
Preferirei rimanere sul semplice almeno per ora, mi sono annotato i due che mi hai segnalato. L'inchiostro di china non andrebbe bene?

Grazie ancora!!
Ultima modifica di Ginetto il martedì 21 aprile 2015, 19:56, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da Ginetto »

Vi aggiorno: primi due acquisti effettuati!
Ho preso "Italico per Italiani" e il kit Manuscript Compendium, entrambi su Amazon. Primo passo fatto!
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Messaggio da Irishtales »

Se non trovi il blocco Favini, sono molto buoni anche I Bristol Blasetti che trovi in molti supermarket, magari per un regalo puoi mettere un Rhodia, ma come ripeto, per esercitarsi all'inizio mi sembra sprecato. Però un regalo è un regalo, è una scelta tua, come prodotto va bene.
Non farti problemi sul flusso delle stilo calligrafiche, in genere digeriscono di tutto e non manifestano problemi di sorta. Bisogna solo ricordare che sono stilografiche e l'inchiostro se non si usano tutti i giorni, può asciugarsi fra pennino ed alimentatore. Ma basta intingere il pennino per qualche secondo in una ciotola d'acqua e asciugare sommariamente, poi la stilo torna a scrivere.
Con le Manuscript ho usato gli Herbin, molti Diamine, Sheaffer nero e blu, e altri...mai un problema.
L'inchiostro di china per i pennini da intinzione può andare, ma tende ad incrostare se non si puliscono con cura i pennini piuttosto spesso.
Ne ho usati alcuni colorati che a dire il vero ho trovato troppo fluidi, ma credo possa dipendere da vari fattori.
Comunque l'eccessiva liquidità si corregge con un additivo, la gomma arabica che si acquista nei colorifici già pronta e diluita in piccoli flaconi.
Ma non ci complichiamo la vita...come ripeto, sugli inchiostri posso esserti poco d'aiuto perchè prioritariamente utilizzo quelli autoprodotti...
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Messaggio da courthand »

Inchiostri

Per le stilo Manuscript non posso che confermare quanto detto da Daniela: se però vuoi essere più realista del re, la stessa Manuscript commercializza (ignoro chi gliele produca) cartucce in vari colori. Comunque con delle normalissime Pelikan 4001 ti assicuro che non ci sono problemi.
Da evitare come la peste, con le stilografiche, gli inchiostri di china: intasamento certo e residui difficilissimi da rimuovere.


Gli inchiostri calligrafici, come ho detto, sono un'altro mondo: un mondo di cui, forzatamente, ho una conoscenza limitata. Pertanto posso solo parlare della mia poca esperienza personale.
L' inchiostro nero Higgins Eternal Black è il mio preferito: è un inchiostro al nerofumo di ottima resa cromatica e di buona facilità d'uso. Diffusissimo negli Stati Uniti e nel Regno Unito, purtroppo non è commercializzato in Italia, per l'acquisto occorre rivolgersi ad uno degli ottimi negozi on-line d'oltremanica.
Per quel che concerne i ferrogallici (siamo sempre sul nero), dopo alcune deludenti esperienze avute sia con inchiostri industriali e con prodotti pubblicizzati come artigianali, la nostra Daniela mi ha fatto graditissimo dono di un flacone dell'inchiostro da lei prodotto in casa che mi è piaciuto così tanto da farmi rinunciare ad ulteriori esperienze.
Inchiostri pigmentati: sono prodotti da varie ditte, personalmente mi sono trovato molto bene con gli "Encre de Calligraphie" della Herbin. Quelli colorati sono molto belli, il rosso specialmente è molto coprente e brillante, forse il più bello che conosca. Inoltre si possono tranquillamente miscelare tra loro per ottenere tutte le tonalità cromatiche si desideri.
Inchiostri acrilici: conosco solo quelli della Manuscript e li conosco pochissimo, mi astengo dall'esprimere pareri non confortati da un'adeguata esperienza.
Inchiostri di china: li odio! Incrostano tutto e quelli colorati non sono per nulla coprenti.
Penso possa bastare così, almeno per ora.
Solo un'ultima considerazione: per esercitarsi ti posso assicurare che il buon vecchio Pelikan 4001 nero va, almeno con i pennini a punta tronca, benissimo. Lo trovi ovunque, poca spesa e tanta resa!
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