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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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China pen. Jinhao 599
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China pen. Jinhao 599
Ed eccomi di ritorno (sentivate la mia mancanza vero? Eccomeno....) per una brevissima recensione di una nuova carabattola Cinese, la Jinhao 599.
Trattasi dell'ennesimo clone, o per essere più precisi semi clone, della teutonica Lamy Safari / AL-star.
A differenza della Hero Summer Colors, in cui la clonazione è a livello genetico, qui ci troviamo di fronte ad una evidente imitazione che non raggiunge però le vette maniacali della cugina. La forma generale è molto simile ma non identica, e almeno la clip ha una forma nettamente differente da quella universalmente nota della Lamy.
La linea 599 include almeno due modelli: uno in plastica trasparente (una "demonstrator della mutua", per intenderci) ed uno in plastica-metallo. Differiscono sia per il peso che per il gruppo pennino - alimentatore: in un caso abbiamo un pennino in acciaio simile nella forma (ma non identico) a quello Lamy, nel secondo abbiamo un pennino molto più ridotto e semi coperto, soluzione analoga a quella adottata su molte altre China pen da due soldi. Anzi, un soldo: Il costo è irrisorio per tutti i cloni e semi cloni, siamo a circa un decimo o meno rispetto alla AL-star.
Per ciò che riguarda i pesi, ecco una lista che comprende diversi cloni ed un'originale, la AL Star.
Jinhao 599 metallo-plastica: 25 g
Hero Summer Colors: 17 g
Jinhao 599 platica trasparente: 17 g
Lamy AL-star (alluminio): 20 g
Le pennine in plastica sono alquanto leggerine, mentre quelle in metallo sono un pò più consistenti, superando di qualche grammo il peso della AL-star.
Il caricamento utilizza il solito converter economico, o in alternativa le cartucce. Non ho provato ma secondo me quelle standard europee non ci azzeccano...
Per quanto riguarda la scrittura, ho provato per un tempo ragionevole solo la Hero Summer Colors (pennino fine), una 599 in metallo e una in plastica trasparente, oltre naturalmente all'originale AL-star.
La Hero Summer Colors con il pennino F è decisamente troppo stitica, sono riuscito a scrivere in modo decente solo utilizzando un inchiostro molto fluido come il Delta Black. E' stata un pò una delusione, mi aspettavo qualcosa di meglio dopo avere provato la Summer Colors pennino M (vedi precedente recensione) il cui flusso non era abbondante ma nemmeno così scarso.
Sulla Al-star con il mitico EF Lamy non mi soffermo, è nota la sua qualità di scrittura assolutamente ottima.
Discreto il pennino simil Lamy della Jinhao 599 in metallo-plastica. Misura unica, direi un medio - fine piùfinechemedio, senza infamia e senza lode.
Da ultimo, devo dire che la 599 "demonstrator" mi ha stupito.
Mi piacciono molto i pennini dal tratto fine, il cui difetto, a volte, è quello di essere troppo rigidi e troppo poco.. alimentati da un buon flusso di inchiostro. In questo caso non abbiamo certo a che fare con un pennino flessibile, tuttavia grazie al flusso abbastanza abbondante l'impressione di scrittura "morbida" è veramente piacevole.
Al contempo, il flusso non proprio secco non comporta assolutamente un tratto troppo spesso, anche su carta molto porosa come quella per stampanti.
Con tutto il rispetto dovuto al mitico EF della Lamy trovo questo pennino davvero divertente, e se non fosse per il peso davvero piuma della stilo in plastica dal punto di vista del piacere di scrittura troverei le due stilo equivalenti. Anzi, forse.... no dai non voglio essere blasfemo...
Ecco un pò di foto:
Credo di avere scritto il giusto per annoiarvi a sufficienza... Alla prossima!
Trattasi dell'ennesimo clone, o per essere più precisi semi clone, della teutonica Lamy Safari / AL-star.
A differenza della Hero Summer Colors, in cui la clonazione è a livello genetico, qui ci troviamo di fronte ad una evidente imitazione che non raggiunge però le vette maniacali della cugina. La forma generale è molto simile ma non identica, e almeno la clip ha una forma nettamente differente da quella universalmente nota della Lamy.
La linea 599 include almeno due modelli: uno in plastica trasparente (una "demonstrator della mutua", per intenderci) ed uno in plastica-metallo. Differiscono sia per il peso che per il gruppo pennino - alimentatore: in un caso abbiamo un pennino in acciaio simile nella forma (ma non identico) a quello Lamy, nel secondo abbiamo un pennino molto più ridotto e semi coperto, soluzione analoga a quella adottata su molte altre China pen da due soldi. Anzi, un soldo: Il costo è irrisorio per tutti i cloni e semi cloni, siamo a circa un decimo o meno rispetto alla AL-star.
Per ciò che riguarda i pesi, ecco una lista che comprende diversi cloni ed un'originale, la AL Star.
Jinhao 599 metallo-plastica: 25 g
Hero Summer Colors: 17 g
Jinhao 599 platica trasparente: 17 g
Lamy AL-star (alluminio): 20 g
Le pennine in plastica sono alquanto leggerine, mentre quelle in metallo sono un pò più consistenti, superando di qualche grammo il peso della AL-star.
Il caricamento utilizza il solito converter economico, o in alternativa le cartucce. Non ho provato ma secondo me quelle standard europee non ci azzeccano...
Per quanto riguarda la scrittura, ho provato per un tempo ragionevole solo la Hero Summer Colors (pennino fine), una 599 in metallo e una in plastica trasparente, oltre naturalmente all'originale AL-star.
La Hero Summer Colors con il pennino F è decisamente troppo stitica, sono riuscito a scrivere in modo decente solo utilizzando un inchiostro molto fluido come il Delta Black. E' stata un pò una delusione, mi aspettavo qualcosa di meglio dopo avere provato la Summer Colors pennino M (vedi precedente recensione) il cui flusso non era abbondante ma nemmeno così scarso.
Sulla Al-star con il mitico EF Lamy non mi soffermo, è nota la sua qualità di scrittura assolutamente ottima.
Discreto il pennino simil Lamy della Jinhao 599 in metallo-plastica. Misura unica, direi un medio - fine piùfinechemedio, senza infamia e senza lode.
Da ultimo, devo dire che la 599 "demonstrator" mi ha stupito.
Mi piacciono molto i pennini dal tratto fine, il cui difetto, a volte, è quello di essere troppo rigidi e troppo poco.. alimentati da un buon flusso di inchiostro. In questo caso non abbiamo certo a che fare con un pennino flessibile, tuttavia grazie al flusso abbastanza abbondante l'impressione di scrittura "morbida" è veramente piacevole.
Al contempo, il flusso non proprio secco non comporta assolutamente un tratto troppo spesso, anche su carta molto porosa come quella per stampanti.
Con tutto il rispetto dovuto al mitico EF della Lamy trovo questo pennino davvero divertente, e se non fosse per il peso davvero piuma della stilo in plastica dal punto di vista del piacere di scrittura troverei le due stilo equivalenti. Anzi, forse.... no dai non voglio essere blasfemo...
Ecco un pò di foto:
Credo di avere scritto il giusto per annoiarvi a sufficienza... Alla prossima!
Mauro
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Che bella recensione
Grazie anche per le immagini: anche l'occhio, si sa, vuole la sua parte e queste Jinhao sono molto gradevoli.
Essendo appassionata di tratti F ed EF, ogni novità in tal senso mi incuriosisce moltissimo; con i pennini EF intercambiabili in acciaio Lamy, a differenza tua ho una pessima esperienza. A differenza degli altri che utilizzo di solito (dal tratto medio ai pennini tronchi Lamy), la qualità degli EF mi ha sempre delusa molto, chissà che il clone...pardon, la cugina cinese, non abbia qualche marcia in più...e poi la demo celeste è proprio carina...
Da provare senz'altro!
Grazie anche per le immagini: anche l'occhio, si sa, vuole la sua parte e queste Jinhao sono molto gradevoli.
Essendo appassionata di tratti F ed EF, ogni novità in tal senso mi incuriosisce moltissimo; con i pennini EF intercambiabili in acciaio Lamy, a differenza tua ho una pessima esperienza. A differenza degli altri che utilizzo di solito (dal tratto medio ai pennini tronchi Lamy), la qualità degli EF mi ha sempre delusa molto, chissà che il clone...pardon, la cugina cinese, non abbia qualche marcia in più...e poi la demo celeste è proprio carina...
Da provare senz'altro!
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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China pen. Jinhao 599
Complimenti, bella recensione mi piace molto, hai fatto una panoramica decisamente completa della 599, io ho solo quelle di plastica in versione trasparente, le trovo decisamente attraenti,(presi a settembre un cartone multicolore da dieci a 23 euro spedite!) non ho trovato la versione più recente con il pennino fine,di mio gusto, preferisco quella che usa un classico #5, si può cambiare senza problemi e quindi adattarlo meglio alle mie esigenze. Aggiungo solo due cose, il converter è un fatto per questa penna su misura, nonostante sia un attacco classico tipo pelikan è molto più lungo rispetto ai normali converter cinesi economici, quindi cambiarlo è possibile ma non con tutti perchè non arrivano a connettersi al feed.
Esiste anche la versione ballpoint (capisco che su un forum di penne stilografica sia un po una eresia...) che funziona veramenre bene, e in alcune confezioni viene fornito il puntale da avvitare sul fusto in abbinamento alla stilografica, con un costo bassissimo, magari a qualcuno può interessare avere anche questa opzione.
Riccardo
Esiste anche la versione ballpoint (capisco che su un forum di penne stilografica sia un po una eresia...) che funziona veramenre bene, e in alcune confezioni viene fornito il puntale da avvitare sul fusto in abbinamento alla stilografica, con un costo bassissimo, magari a qualcuno può interessare avere anche questa opzione.
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Grazie Daniela sei sempre gentilissima.Irishtales ha scritto:Che bella recensione
Grazie anche per le immagini: anche l'occhio, si sa, vuole la sua parte e queste Jinhao sono molto gradevoli.
Essendo appassionata di tratti F ed EF, ogni novità in tal senso mi incuriosisce moltissimo; con i pennini EF intercambiabili in acciaio Lamy, a differenza tua ho una pessima esperienza. A differenza degli altri che utilizzo di solito (dal tratto medio ai pennini tronchi Lamy), la qualità degli EF mi ha sempre delusa molto, chissà che il clone...pardon, la cugina cinese, non abbia qualche marcia in più...e poi la demo celeste è proprio carina...
Da provare senz'altro!
Mi spiace che tua esperienza con il pennino EF Lamy sia stata negativa, il mio montato su una AL-star scrive decisamente bene: tratto sottile e buona morbidezza (compatibilmente col metallo non nobile e col size, naturalmente).
Non siamo ai livelli STELLARI degli F ed EF Sailor (mi sono regalato per Natale una Profit ... meravigliosa...), ma insomma....
Ciao!
Mauro
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Grazie Riccardo, molto interessanti i tuoi commenti. A questo punto non posso esimermi da una prova di alimentazione con una cartuccia standard...Contax1961 ha scritto:Complimenti, bella recensione
.......
Riccardo
Ciao
Mauro
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Ci ho provato anche le sue originali, sono una misura strana come lunghezza, una via di mezzo delle standard da 3,8 e le long size, costano circa 1,6 euro a confezione, spedite. Onestamente a parte l'aspetto estetico non ho visto differenze sostanziali, quindi contunuerò ad usare il converter in dotazioneRosso Corsa ha scritto:Grazie Riccardo, molto interessanti i tuoi commenti. A questo punto non posso esimermi da una prova di alimentazione con una cartuccia standard...Contax1961 ha scritto:Complimenti, bella recensione
.......
Riccardo
Ciao
(ti metto una foto che ho trovato on line perchè da qui non posso postarti le originali, comunuqe sono in confezioni di cartone chiaro se le vuoi provare l'investimento è minimo)
Riccardo
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Metto una foto per chiarire meglio il discorso dei converter, allora ill converter che non va assolutamente è quelli indicati dalla freccia rossa, troppo corti non arrivano a connettersi, quello originale freccia verde la la stessa lunghezza di quelli che si trova come converter tipo i pelikna ecc, i pennini, cerchiato in giallo accanto all'originale con il suo feed sono #5 come misura quindi ci si può sbizzarrire
Riccardo
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- Foto converter e pennino per 599
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Riccardo
China pen. Jinhao 599
Non sottovalutate la potenza delle cinesi
A parte gli scherzi,devo dire che queste cinesi stanno avendo un discreto successo,oltre al prezzo sono anche funzionali.
A parte gli scherzi,devo dire che queste cinesi stanno avendo un discreto successo,oltre al prezzo sono anche funzionali.
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Ok, ok, ordino anche questa... versione Demostrator...
Poi la provo...
Bella la storia dei pennini.... per lo meno ci si diverte )
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Arrivata, cominciano le prove.... Decisamente come linea un "omage" alle Lamy... sicuramente simpatiche. Sui pennini cosa mi dite di provare ??
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dipende da cosa ti aspetti, se ti basta un tratto medio il suo va benissimo, alternative economiche ce ne sono tante tipo quelli FPR indiani, ci sono misure per tutti i gustiKeplero ha scritto:Arrivata, cominciano le prove.... Decisamente come linea un "omage" alle Lamy... sicuramente simpatiche. Sui pennini cosa mi dite di provare ??
Riccardo
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Li sto aspettando i FPR , che avevo preso per le dollar, appena arrivano li provo anche su questa. Accorgimenti per smontare il feed ?Contax1961 ha scritto:dipende da cosa ti aspetti, se ti basta un tratto medio il suo va benissimo, alternative economiche ce ne sono tante tipo quelli FPR indiani, ci sono misure per tutti i gustiKeplero ha scritto:Arrivata, cominciano le prove.... Decisamente come linea un "omage" alle Lamy... sicuramente simpatiche. Sui pennini cosa mi dite di provare ??
Ciao
Kep
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China pen. Jinhao 599
ieri sera ti avevo scrito mezza pagina con il tablet ma stamani ho visto che non c'è la risposta devo avere fatto casino con l'invio... ti riassumo quanto avevo scritto; i pennini si estraggono senza problemi tirando il gruppo feed/pennino, la inserzione è con invito quindo quando lo ricollochi devi vedere dove è la smussatura prima di posizionarlo e premere (comunque lo senti perchè non entra) come misura usa la #5 quindi ci vanno bene diversi modelli e marche fa FPR a Baoer, a Konx ecc. (ti ho citato alcuni di quelli che ho provato) anche se non ti nascondo che il suo originale è quello che scrorre meglio se hai la possibilità di provarci un FPR flex mi farebbe piacere sapere come va, putroppo non lo ho ed ero molto curioso del risultato. Altri accorgimenti non ce ne sono la prima volta magari devi esercitare una forza maggiore, ma dopo solitamente basta un minmo e si estrrae.
ciao buone prove
ciao buone prove
Riccardo
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Re: China pen. Jinhao 599
Riprendo il vecchio argomento per una breve integrazione.
Ho recentemente provato a lungo la Jinhao 599 in plastica e metallo, quella blu nelle foto che avevo originariamente caricato.
Dopo un inizio a dire poco stentato con un flusso scarsissimo e al limite dell'impossibilità di utilizzo, con molta perseveranza, molti "esercizi al pennino" e diversi smontaggi e lavaggi ho constatato progressivi miglioramenti.
Ho utilizzato la stilografica per intense sessioni di scrittura che hanno consumato svariate ricariche di inchiostro Pelikan 4001 Royal Blue e Delta Black.
Attualmente la scrittura é diventata molto piacevole, tale da non rendere la sua qualità inferiore all'originale Lamy Al-Star, almeno a mio parere. Tratto F non troppo filiforme, direi appena più sottile di quello F Lamy Safari, flusso corretto, ottima scorrevolezza.
Trovo che anche il peso e l'equilibrio di questo modello (25 / 26 grammi inchiostrata), abbastanza simile a quello delle Al-Star, sia corretto e preferibile rispetto sia alle cugine in plastica trasparente che alle Hero Summer Color, completamente di plastica e troppo leggere.
Nessun problema per quanto riguarda l'usura. In particolare dopo un paio di mesi di utilizzo in ufficio nessun danno alla verniciatura sul metallo di fusto e cappuccio. Devo però aggiungere che tratto le mie stilografiche con cura maniacale, indipendentemente dal loro valore monetario: le tengo costantemente in astuccio di pelle da cui le estraggo solo per scrivere.
Insomma, molte di queste Cinesine sono pessime all'esordio, ma poi migliorano costantemente con l'utilizzo.
Alla prossima!
Ho recentemente provato a lungo la Jinhao 599 in plastica e metallo, quella blu nelle foto che avevo originariamente caricato.
Dopo un inizio a dire poco stentato con un flusso scarsissimo e al limite dell'impossibilità di utilizzo, con molta perseveranza, molti "esercizi al pennino" e diversi smontaggi e lavaggi ho constatato progressivi miglioramenti.
Ho utilizzato la stilografica per intense sessioni di scrittura che hanno consumato svariate ricariche di inchiostro Pelikan 4001 Royal Blue e Delta Black.
Attualmente la scrittura é diventata molto piacevole, tale da non rendere la sua qualità inferiore all'originale Lamy Al-Star, almeno a mio parere. Tratto F non troppo filiforme, direi appena più sottile di quello F Lamy Safari, flusso corretto, ottima scorrevolezza.
Trovo che anche il peso e l'equilibrio di questo modello (25 / 26 grammi inchiostrata), abbastanza simile a quello delle Al-Star, sia corretto e preferibile rispetto sia alle cugine in plastica trasparente che alle Hero Summer Color, completamente di plastica e troppo leggere.
Nessun problema per quanto riguarda l'usura. In particolare dopo un paio di mesi di utilizzo in ufficio nessun danno alla verniciatura sul metallo di fusto e cappuccio. Devo però aggiungere che tratto le mie stilografiche con cura maniacale, indipendentemente dal loro valore monetario: le tengo costantemente in astuccio di pelle da cui le estraggo solo per scrivere.
Insomma, molte di queste Cinesine sono pessime all'esordio, ma poi migliorano costantemente con l'utilizzo.
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Mauro
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Re: China pen. Jinhao 599
ciaoRosso Corsa ha scritto: Il caricamento utilizza il solito converter economico, o in alternativa le cartucce. Non ho provato ma secondo me quelle standard europee non ci azzeccano...
volevo solo confermare che invece le cartucce standard ci stanno benissimo , anzi, volendo ne può tenere dentro anche una di riserva, anche se balla un po.
Confermo anche le quelità di queste penne che io adoro.