se cerchi una penna da utilizzare in modo costante per me nn è giustificato andare sul vintage se hai un differenziale di prezzo tra le due così importante e ti spiego il mio punto di vista.
a livello di pennino (e quindi per esperienza di scrittura se è questo ciò che intendi), per la mia attuale esperienza differenze nn ce ne sono.
a livello di materiali, la celluloide è una sostanza con proprietà elastiche e di resistenza superbe, era utilizzata allora perchè era ciò ce di meglio fosse disponibile, ma ha processi di lavorazione molto lunghi e che devono essere eseguiti a regola d'arte, quindi è costosa e complessa da produrre, l'attuale resina è un polimero plastico non ben noto e ha preso il posto della celluloide per la maggior economicità produttiva e la facilità d lavorazione (può essere stampata per iniezione e ad esempio le verette possono essere "affogate" saldamente nelle sua massa, piuttosto che incollate sulla superficie... avrà proprietà fisiche minori della celluloide ma dato che la penna in genere nn è un oggetto che nn subisce forze fisiche o di trazione importanti se tenuta bene, ed in condizione normali anche la resina ha prospettive di durata lunghissime (la mia Chopin ha quasi 15 anni ed è perfetta e ci sono molte MB degli anni ottanta, quando la resina utilizzata era peggiore di quella odierna, che cmq sono perfettamente conservate pur essendo state usate con continuità)... in casi estremi, tipo cadute rovinose, le rotture le avresti da ambo le parti, nn è insolito trovare MB in celluloide con crepe e spaccature sui cappucci o sui fondelli.... e per il normale invecchiamento entrambi i materiali subiscono i segni del passaggio del tempo, es. migrograffi causati da polvere ecc.
Gli alimentatori odierni sono di plastica termostampata, sono meno affascinati di quelli in ebenite, ma sono costituiti da un materiale che risente meno del passaggio del tempo e il fatto di essere prodotti per iniezione in stampi, gli da la possibilità di essere realizzati con moltissime microalette elastiche che migliorano l'afflusso, la distribuzione e forse anche raffreddamento (riscaldato dal calore della mano) dell'inchiostro; questo tipo di conformazione nn è certo possibile per asportazione dal solido con fresa e per un materiale rigido quale può essere l'ebanite appunto.
La differenza più sostanziale poi risiede nel meccanismo di carica, qualitativamente più solido ed efficace nella versione vintage, allora era realizzato totalmente in ottone e d era costituito da una pistone telescopico, di fatto costituito da tre "sfilate", c'è una vite che entra dentro ad un altra la qule entra dentro al canotto che porta la guarnizione dello stantuffo, ciò si traduce in un minimo ingombro ed in una maggior capacità di immagazzinamento di inchiostro (forse la migliore nella storia per questo tipo di caricamento).
Le attuali 146-149 invece sono fornite di un sistema a pistone normale totalmente realizzato in plastica e con guarnizione in silicone (negli anni 50 era in sughero), chiaramente la qualità è ben diversa e minore ed alcuni lamentano che se la penna nn viene pulita con cura e si formano depositi importanti, la meccanica può diventare molto dura e a volte l'asse filettato rompersi, quindi in linea di massima sotto questo aspetto una vintage sarebbe da preferire, però io farei anche un paio di considerazioni.
Il meccanismo in ottone è molto solido e ben costruito, ma se dovesse con il tempo presentare dei problemi, poco gravi (trafilamento di inchiostro dalla guarnizione) o molto gravi (es. rottura) ti esporresti a delle difficoltà notevoli (la penna è di difficile apertura, anche in funzione del fatto che l'intero meccanismo è avvitato direttamente sulla celluloide e il lavoro andrebbe fatto da un tecnico specializzato che ha necessari strumenti) ed a costi molto alti , sia per l'intervento che per le eventuali parti da sostituire di ben difficile reperibilità e disponibilità (parlo delle parti del meccanismo chiaramente, le guarnizioni in sughero si trovano o si rifanno facilmente)
Con una moderna invece se ci fossero dei problemi o rotture (dovuti cmq all'incuria dell'utente), con una 20ina di euro su ebay trovi il tool per aprirla e l'operazione è banale e si può fare tranquillamente seduti sulla scrivania (su youtube trovi una miriade di video in tal proposito) e con 60-80 € trovi il meccanismo completo di carica da sostituire... quindi tutto molto più semplice e gestibile.
Questi sono i miei pensieri, nulla di più e mi permetterei di suggerirti di valutare in alternativa l'acquisto di una 145, che grazie al sistema cartucce/converter è molto più funzionale e pratica e se vovesse succedere qualcosa al converter con 9 euro lo ricomprare senza necessità di dover smontare nulla, certo la capacità di immagazzinaggio è minore rispetto alla 146 ed alla sua carica a pistone, ma cmq sufficentissima ad un uso normale (il converter tiene qualcosina più di due cartucce ).
Buona scelta!
