Eversharp Skyline 1996

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Medicus
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Eversharp Skyline 1996

Messaggio da Medicus »

Innanzitutto un doveroso grazie a Coconutta per aver accontentato le mie richieste e per la veloce spedizione.
La penna in questione è la Eversharp Skyline del 1996, che riprende fedelmente le linee e l' impostazione stilistica di quella d'epoca.
Ovviamente si differenzia per il sistema di caricamento, che in questo caso è a converter. Altre differenze sono il pennino e una linea meno affusolata verso la parte terminale del fusto.
La primissima impressione che si ha prendendo in mano la penna è la sua leggerezza che contrasta invece con la pesantezza del cappuccio ( circa due volte il peso della penna ) essendo questo in metallo ; coloro, quindi abituati ad inserire il cappuccio in scrittura, cascano male , perchè il risultato è un eccessivo sbilanciamento; per alcuni potrebbe essere un difetto ma per me, no : io non inserisco il cappuccio.
Comunque la penna intera restituisce un' ottima sensazione di solidità.
Il materiale con cui è costruita è la resina plastica di buona qualità.
E' lunga, 13,7 cm, senza cappuccio 13,1 e il solo cap 6,2.
Il cappuccio, a vite, praticamente identico ( e questo è un pregio ) a quello in metallo della progenitrice, è in metallo dorato dalle mille righe orizzontali, con un clip robusto su cui è impresso il logo e la scritta Eversharp; sull'unico anello ( uno per dominarli tutti ! :D ) è impresso " Wahl Eversharp Skyline".
Il fusto è meno affusolato di quello della nonnina e svitando la parte terminale, il cui blocco filettato è in metallo si accede al converter, che carica una buona quantità d' inchiostro con un movimento fluido e morbido. La vite del converter è protetta da un cappuccetto ( non rosso :D ) di metallo. Non ho ancora capito come si smonta ma spremendo i miei pochi neuroni recalcitranti è solo questione di tempo.
Nella parte "prensile" riprende le linee della nonna con una rastrematura, fino al pennino, che si allarga nella parte terminale in cui è evidente un' anello dorato. Grazie a questo trovo la penna molto maneggevole.
Il pennino, dalle belle istoriazioni, è placcato oro, di taglia M/F, più tendente all' F, con una resistenza semi rigida.
L' alimentatore è in plastica ed assolve bene il suo dovere visto l' ottimo flusso d' inchiostro , non eccessivo
La scrittura è molto morbida e precisa.
Zero false partenze e zero tratteggi, basta appoggiarla e scrive.
Personalmente la trovo molto bella, perchè ricalca abbastanza fedelmente le vecchie linee, e soprattutto molto bello è il cappuccio, dal piacevole gusto antico.
Non posso che fare i complimenti ai costruttori.
Grazie per l' attenzione, scusate le imprecisioni e le foto e alla prossima ( non so ancora quale! )
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Messaggio da Musicus »

Sempre interessante, Medicus, grazie! :thumbup:
Magari posta una foto delle due vicine, se puoi. ;)
Hai fatto una cosa per me strana: sei passato dall'originale d'epoca all'acquisto della rivisitazione moderna, invece di compiere il percorso opposto, alla ricerca dell'ispirazione estetica originale, delle radici, insomma...
La penna, a mio avviso non ha guadagnato molto dall'aggiornamento, avendo perduto per strada un po' di quella personalità così riconoscibile che la caratterizzava e ritrovandosi abbellita (?) dai soliti anellini dorati... :(
Ma questa è solo la mia opinione, ricavata dalle foto...
Alla prossima!
:wave:

Giorgio
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Messaggio da Medicus »

Hai ragione per quanto riguarda il percorso effettuato, ma la tua mente , essendo musicista , è più abituata ai percorsi filologici , anche al contrario. La mia mente , invece , raccoglie quello che vede e che piace e mette tutto alla rinfusa in un non ben precisato ripostiglio, facendo un guazzabuglio incredibile, da cui è difficile uscirne.
In effetti , la penna non ha guadagnato ( resta comunque una buona penna ) anche perchè le penne d' epoca hanno un fascino e una storia, che non può essere superata dalle penne moderne.
Ti ringrazio per l' attenzione.
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