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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Sailor con pennino Naginata togi
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Re: Sailor con pennino Naginata togi
Grazie, sei stato chiarissimo!
Io amo il tratto molto fine, purché si accompagni ad un flusso "giusto" e scorrevole.
Con il mio attuale F mi trovo bene, ma sulla carta comune sento troppo feedback.
Proverò con gli inchiostri Diamine per vedere se cambia qualcosa, altrimenti cercherò un MF.
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Re: Sailor con pennino Naginata togi
Ma a quale penna ti riferisci?Alexander ha scritto:Grazie, sei stato chiarissimo!
Io amo il tratto molto fine, purché si accompagni ad un flusso "giusto" e scorrevole.
Con il mio attuale F mi trovo bene, ma sulla carta comune sento troppo feedback.
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Giuseppe
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Re: Sailor con pennino Naginata togi
Ho una Sailor Sapporo.
Mi sto informando per vedere se è possibile acquistare i singoli pennini, anziché l'intera penna. Pare di sì.
Mi sto informando per vedere se è possibile acquistare i singoli pennini, anziché l'intera penna. Pare di sì.
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Re: Sailor con pennino Naginata togi
Guarda, te l'ho chiesto perché negli ultimi tempi mi ero sentito quasi in colpa nel leggere l'opinione di alcuni utenti delusi dalla scorrevolezza dei pennini Sailor, visto che io non mi sono mai risparmiato di lodarli (e quindi probabilmente ho contribuito a indurli all'acquisto).Alexander ha scritto:Ho una Sailor Sapporo.
Mi sto informando per vedere se è possibile acquistare i singoli pennini, anziché l'intera penna. Pare di sì.
Ora è possibile, anzi sicuro, che le abitudini di scrittura personali siano decisive nell'apprezzamento di un pennino, e giustificavo così il fatto che si potessero avere opinioni tanto diverse.
Senonché due giorni fa ho rimesso in azione la mia Professional Gear con pennino F e sono rimasto nuovamente sconcertato.
Non solo confermo che non gratta (eresia), che non è per niente ruvido (nemmeno lontanamente), ma persino dire che fa avvertire il "feedback" della carta (espressione che qui usiamo spesso) mi sembra un'esagerazione.
Questo pennino scivola che è una bellezza. Anzi nemmeno scivola: vola sulla carta, con un attrito più basso di quello di qualsiasi altra mia penna (persino quelle con gradazione maggiore e quindi, almeno in teoria, più scorrevoli).
A questo punto le cose sono due: o i pennini di chi dice che gratta, è ruvido o fa sentire troppo il feedback sono leggermente disallineati, hanno la punta disegualmente consumata o comunque non sono a posto e necessitano di un aggiustamento; oppure chi li usa esercita una pressione eccessiva.
Perché qui non si tratta nemmeno di scrivere con il solo peso della penna, il mio pennino scrive sfiorando appena la carta, scrive su un foglio non appoggiato a nessuna superficie e mantenuto precariamente orizzontale. Scrive per semplice contatto, per puro effetto di capillarità. L'unico modo in cui possa scrivere senza far sentire la carta è evitare di toccarla, ma allora dovrebbe teletrasportare l'inchiostro. Per lo meno, indicatemi un pennino dal tratto identico e che scorra meglio, perché io faccio fatica a immaginarmelo.
C'è anche la possibilità che tra i 14kt della Sapporo e i 21kt della 1911 e della Professional Gear ci sia qualche differenza di costruzione che non so. Ma ne dubito visto che Piccardi in una sua recensione della Sapporo lodava la straordinaria scorrevolezza di un pennino fine...
Per cui non so, onestamente non riesco a spiegarmi queste esperienze contrastanti se non per via di pennini difettosi o mano non abbastanza leggera.
Del resto delle tre Sailor che ho, c'è in effetti un medium che è meno scorrevole, e osservandolo attentamente con una lente (purtroppo non abbastanza grande) sembra avere le alette leggerissimamente disallineate, anche se facilmente aggiustabili con un'unghia, e forse soffre anche una diseguale sagomatura nelle punte, che fa sì che il famoso "feedback" si avverta solo in una certa direzione, e che il flusso sia un po' variabile a seconda della minima variazione di pressione (variazione involontaria e normale, intendo, dovuta allo scrivere e non cercata di proposito).
Che ci siano pennini più morbidi, più cedevoli e più "lisci" non lo nego. Ma scrivono inevitabilmente più grosso. I pennini Sailor sono rigidi e non vanno assolutamente premuti. Se nonostante ciò fanno sentire il "feedback" o peggio non scrivono bene, allora vuol dire che sono difettosi all'origine.
Giuseppe
Re: Sailor con pennino Naginata togi
Confermo le parole di Giuseppe ; la mia Sailor Realo con pennino M 21 Kt vola sulla carta !!!
stefano
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Re: Sailor con pennino Naginata togi
Confermo che almeno per quanto mi riguarda devo ancora trovare un Sailor che non sia ai massimi della scorrevolezza. Certo io ho la mano leggera e non premo mai, se non quando voglio provare la eventuale flessibilità di un pennino, e poco anche in quel caso. Mi posso immagine che se uno invece è abituato a premere un fine veramente fine possa impuntarsi, specie se la carta non è delle più lisce. Ma premere scrivendo con la stilo mi sembra veramente un controsenso...
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Re: Sailor con pennino Naginata togi
Forse la diversa sensazione soggettiva è data proprio da questo..klapaucius ha scritto: Perché qui non si tratta nemmeno di scrivere con il solo peso della penna, il mio pennino scrive sfiorando appena la carta, scrive su un foglio non appoggiato a nessuna superficie e mantenuto precariamente orizzontale. Scrive per semplice contatto, per puro effetto di capillarità. L'unico modo in cui possa scrivere senza far sentire la carta è evitare di toccarla, ma allora dovrebbe teletrasportare l'inchiostro. Per lo meno, indicatemi un pennino dal tratto identico e che scorra meglio, perché io faccio fatica a immaginarmelo.
Io non premo mai (neppure con le penne a sfera), ma il peso della penna sulla carta lo devo sentire.. Probabilmente la Sapporo è troppo leggera per la mia mano.
Se mi limito a "sfiorare" la carta, come dici tu, la scorrevolezza è impeccabile, ma se scrivo normalmente, appoggiando un po' di più la penna (non premendo, ma facendo sentire il "peso") sulla carta comune impuntamenti ne ho avuti.
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Innamoratomi dei pennini Sailor grazie ad un suggerimento di Marco e dopo il felice possesso di due Sailor Sapporo ed una 1911 standard size mi sono deciso all'acquisto di una Sailor 1911 Large Black HT incuriosito dai pennini a 21kt, recatomi come al solito nel mio negozio di fiducia, che vivendo a Firenze potete immaginare quale sia , ho avuto la fortuna di trovare non solo la penna che volevo ma addirittura con il "famoso" pennino Naginata togi!
Amore a prima vista o forse meglio a prima scritta.... Sono rimasto colpito sia dalla scorrevolezza che dalla possibilità di avere in un solo pennino, nel mio caso un NM, differenti spessori di scrittura e di poter quindi scrivere liberamente senza fatica ed al contempo poter lavorare di fino quando necessario.
Amore a prima vista o forse meglio a prima scritta.... Sono rimasto colpito sia dalla scorrevolezza che dalla possibilità di avere in un solo pennino, nel mio caso un NM, differenti spessori di scrittura e di poter quindi scrivere liberamente senza fatica ed al contempo poter lavorare di fino quando necessario.
Stefano
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Sailor con pennino Naginata togi
Posseggo una Sailor Realo con pennino F 21k e caricamento a pistone. Sulla qualità della penna e del pennino non si discute, si tratta di un oggetto di prima qualità costruito ad arte. L'unica cosa che mi rendeva perplesso è la sua somiglianza con le Montblanc, come anche osservato in questa discussione, tuttavia avendo la penna in mano ed osservandola vicino ad una 146 Montblanc, le differenze sono notevoli. Se da un lato la forma della Sailor richiama la classica a sigaro e le vere dorate di Montblanc, come pure la generale sobrietà di linee, dall'altra le proporzioni e i pesi sono completamente differenti. Il fusto della Sailor ha misure particolari, appare persino piccolo di fronte ad un cappuccio che al confronto assume una certa aria di imponenza. Insomma, aldilà delle apparenze, non dico più che questa penna manchi di personalità perchè troppo vicina a Montblanc, e non è giusto nemmeno dire che si può prendere Sailor perchè costa molto meno di una Montblanc, perchè non ci sono penne più diverse di queste e non sono per niente interscambiabili.
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Questa vecchia discussione in effetti mi era sfuggita, ma proprio per evitare che qualcuno ci si reimbatta e si propaghi ancora la leggenda, ripreciso anche qui che la storia che i giapponesi continuerebbero a fare imitazioni della Montblanc non ha nessun senso e nessun fondamento.
I giapponesi producono penne ogivali, affusolate, a sigaro/siluro ecc. di linee molto simili alle attuali 14x della Montblanc (che son state create nel 1948) fin dagli inizi del 1930 (vedi le foto delle Maki-e pubblicate da Armando Dabbene), imitando casomai le Balance della Sheaffer, che uscirono nel 1929. Il fatto che quasi vent'anni dopo la Montblanc abbia adottato linee simili francamente non significa nulla, e di certo non significa che Sailor o Pilot abbiano imitato penne che sono nate molti anni dopo di loro precedenti modelli.
Simone
I giapponesi producono penne ogivali, affusolate, a sigaro/siluro ecc. di linee molto simili alle attuali 14x della Montblanc (che son state create nel 1948) fin dagli inizi del 1930 (vedi le foto delle Maki-e pubblicate da Armando Dabbene), imitando casomai le Balance della Sheaffer, che uscirono nel 1929. Il fatto che quasi vent'anni dopo la Montblanc abbia adottato linee simili francamente non significa nulla, e di certo non significa che Sailor o Pilot abbiano imitato penne che sono nate molti anni dopo di loro precedenti modelli.
Simone
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Sailor con pennino Naginata togi
Non so come si cita una parte di post, per cui faccio un banalissimo copia - incolla di quello di Giuseppe:
Del resto delle tre Sailor che ho, c'è in effetti un medium che è meno scorrevole, e osservandolo attentamente con una lente (purtroppo non abbastanza grande) sembra avere le alette leggerissimamente disallineate, anche se facilmente aggiustabili con un'unghia, e forse soffre anche una diseguale sagomatura nelle punte, che fa sì che il famoso "feedback" si avverta solo in una certa direzione, e che il flusso sia un po' variabile a seconda della minima variazione di pressione (variazione involontaria e normale, intendo, dovuta allo scrivere e non cercata di proposito).
Ho una Sailor Sapporo pennino M e ... francamente ... pensavo di essere io troppo "principiante" e reduce da un'impugnatura erronea causata dalle penne a sfera, però anch'io ho notato che a seconda del tipo di inclinazione ci sono momenti in cui ho la "sensazione" (è una sensazione, per cui prettamente soggettiva e non improntata su elementi oggettivi) che talvolta "graffi" il foglio (graffiare non è il verbo più idoneo, ma non conosco la vostra terminologia tecnica, non so cosa intendete per feedback).
Per il resto è leggerissima, ho scritto 8 pagine di appunti senza stancarmi, la lascio aperta per qualche manciata di minuti e riparte immediatamente senza risentire dell'interruzione, ma ripeto, a seconda dell'inclinazione che ho nella scrittura diventa scorrevolessima ovvero "graffia" e scrive strafinissimo oppure "graffia" e non scrive.
C'è da dire che sto ri-calibrando la mia impostazione di scrittura per cui può benissimo dipendere da tali variabili.
Io non parlerei di "variazione di pressione" quanto di variazione di inclinazione / di posizione del pennino (io inizio a scrivere normalmente poi finisco per ritrovarmi con il pennino che pende modello Giuliacci-padre sul suo lato destro.
Certo, se Il Piccardi dice che il pennino Sailor è il più scorrevole in assoluto, vuol dire che non ho ancora trovato la giusta impostazione di impugnazione e che devo fare ancora un po' di pratica
@Rampa potresti postare una foto della Sailor Realo e della 146 a confronto (sia chiuse che aperte con cappuccio calzato)? Te ne sarei grata (scusami ma è una mia fissa e non avendo la possibilità di recarmi in un negozio per farlo personalmente approfitto in modo spudorato di questo forum).
@Foca65 si può avere una foto di quel pennino? (giusto per curiosità)
@MarioF ti confermo che la Sailor utilizza solo cartucce Sailor.
Del resto delle tre Sailor che ho, c'è in effetti un medium che è meno scorrevole, e osservandolo attentamente con una lente (purtroppo non abbastanza grande) sembra avere le alette leggerissimamente disallineate, anche se facilmente aggiustabili con un'unghia, e forse soffre anche una diseguale sagomatura nelle punte, che fa sì che il famoso "feedback" si avverta solo in una certa direzione, e che il flusso sia un po' variabile a seconda della minima variazione di pressione (variazione involontaria e normale, intendo, dovuta allo scrivere e non cercata di proposito).
Ho una Sailor Sapporo pennino M e ... francamente ... pensavo di essere io troppo "principiante" e reduce da un'impugnatura erronea causata dalle penne a sfera, però anch'io ho notato che a seconda del tipo di inclinazione ci sono momenti in cui ho la "sensazione" (è una sensazione, per cui prettamente soggettiva e non improntata su elementi oggettivi) che talvolta "graffi" il foglio (graffiare non è il verbo più idoneo, ma non conosco la vostra terminologia tecnica, non so cosa intendete per feedback).
Per il resto è leggerissima, ho scritto 8 pagine di appunti senza stancarmi, la lascio aperta per qualche manciata di minuti e riparte immediatamente senza risentire dell'interruzione, ma ripeto, a seconda dell'inclinazione che ho nella scrittura diventa scorrevolessima ovvero "graffia" e scrive strafinissimo oppure "graffia" e non scrive.
C'è da dire che sto ri-calibrando la mia impostazione di scrittura per cui può benissimo dipendere da tali variabili.
Io non parlerei di "variazione di pressione" quanto di variazione di inclinazione / di posizione del pennino (io inizio a scrivere normalmente poi finisco per ritrovarmi con il pennino che pende modello Giuliacci-padre sul suo lato destro.
Certo, se Il Piccardi dice che il pennino Sailor è il più scorrevole in assoluto, vuol dire che non ho ancora trovato la giusta impostazione di impugnazione e che devo fare ancora un po' di pratica
@Rampa potresti postare una foto della Sailor Realo e della 146 a confronto (sia chiuse che aperte con cappuccio calzato)? Te ne sarei grata (scusami ma è una mia fissa e non avendo la possibilità di recarmi in un negozio per farlo personalmente approfitto in modo spudorato di questo forum).
@Foca65 si può avere una foto di quel pennino? (giusto per curiosità)
@MarioF ti confermo che la Sailor utilizza solo cartucce Sailor.
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Precedo Rampa, guarda le foto disponibili su questo link:Fenice ha scritto:@Rampa potresti postare una foto della Sailor Realo e della 146 a confronto (sia chiuse che aperte con cappuccio calzato)? Te ne sarei grata (scusami ma è una mia fissa e non avendo la possibilità di recarmi in un negozio per farlo personalmente approfitto in modo spudorato di questo forum).
http://www.fountainpennetwork.com/forum ... ealo-1911/
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E io aggiungo le foto della Sailor Pro Gear Realo a stantuffo, ultima arrivata nel mio portapenne
- Allegati
-
- SailorProGear 008.JPG (237.79 KiB) Visto 2368 volte
-
- SailorProGear 005.JPG (210 KiB) Visto 2368 volte
-
- SailorProGear 006.JPG (266.63 KiB) Visto 2368 volte
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Barbara, come hai modo di vedere in queste foto esistono diversi modelli di Sailor "Realo".
Quelle che ti ho postato io sono le 1911, dalla forma più affusolata (ogivale).
Quella di Stefano invece si chiama Pro Gear e ha la stessa forma della Sapporo (che infatti, affettuosamente chiamata Sapporo, ha come nome di battesimo "Pro Gear Slim").
Quelle che ti ho postato io sono le 1911, dalla forma più affusolata (ogivale).
Quella di Stefano invece si chiama Pro Gear e ha la stessa forma della Sapporo (che infatti, affettuosamente chiamata Sapporo, ha come nome di battesimo "Pro Gear Slim").
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Concordo con Simone Piccardi, però ricordo la scorrevolezza relativa va confrontata sempre a parità di condizioni. I fini Sailor sono tra i più scorrevoli, tra le penne moderne (ma devo dire che se la giocano con molti modelli Pilot), però appunto vanno paragonati con pennini che hanno una gradazione effettiva identica. E' ovvio che saranno più ruvidi di altri pennini con la punta tondeggiante e tratto più grosso. Il pregio di questa casa è di saper fare penne che scrivono molto fine, senza tentennamenti, e con una scorrevolezza notevole (nonostante appunto la finezza). Come ho già detto altrove, i miei extrafini Aurora, pur scrivendo più o meno uguale, come spessore del tratto, sono decisamente più proni a disomogeneità e salti nel tratto, e per di più grattano.Fenice ha scritto:
Ho una Sailor Sapporo pennino M e ... francamente ... pensavo di essere io troppo "principiante" e reduce da un'impugnatura erronea causata dalle penne a sfera, però anch'io ho notato che a seconda del tipo di inclinazione ci sono momenti in cui ho la "sensazione" (è una sensazione, per cui prettamente soggettiva e non improntata su elementi oggettivi) che talvolta "graffi" il foglio (graffiare non è il verbo più idoneo, ma non conosco la vostra terminologia tecnica, non so cosa intendete per feedback).
Per il resto è leggerissima, ho scritto 8 pagine di appunti senza stancarmi, la lascio aperta per qualche manciata di minuti e riparte immediatamente senza risentire dell'interruzione, ma ripeto, a seconda dell'inclinazione che ho nella scrittura diventa scorrevolessima ovvero "graffia" e scrive strafinissimo oppure "graffia" e non scrive.
C'è da dire che sto ri-calibrando la mia impostazione di scrittura per cui può benissimo dipendere da tali variabili.
Io non parlerei di "variazione di pressione" quanto di variazione di inclinazione / di posizione del pennino (io inizio a scrivere normalmente poi finisco per ritrovarmi con il pennino che pende modello Giuliacci-padre sul suo lato destro.
Certo, se Il Piccardi dice che il pennino Sailor è il più scorrevole in assoluto, vuol dire che non ho ancora trovato la giusta impostazione di impugnazione e che devo fare ancora un po' di pratica
Sicuramente i pennini così fini sono più suscettibili al cambio di inclinazione e/o orientazione rispetto a quelli con la punta a palla.
Così come l'M della tua Sailor andrebbe confrontato con un pennino di uguale spessore effettivo, e quindi un F europeo, per intendersi, prima di poter dire se è più o meno ruvido.
In ogni caso un'ispezione ravvicinata, con lente, delle punte potrebbe essere utile per verificare che tutto sia a posto.
Giuseppe