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Set Calligrafia AMI

Stili, strumenti e iniziative per migliorare la propria scrittura.
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moretto

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Messaggio da moretto »

Sotto suggerimento di courthand allego una foto dei pennini tronchi acquistati per tentare un primo approccio alla calligrafia.
il kit è questo:
IMG_9842.JPG
IMG_9842.JPG (1.14 MiB) Visto 2815 volte
Come accennavo nella sezione presentazione, nonostante abbia passato sopra la fiamma di un accendino i pennini (solo l'1 e il 2, gli unici che ho provato per ora) mi è ancora difficile ottenere un flusso di inchiostro soddisfacente. Passo dal "gocciolone" alla secca in pochissimi tratti.
Temo che la qualità dei pennini non sia eccelsa, il #2 aveva le due punte (i rebbi?) completamente divergenti (si nota anche nel #4), ma con una pinza li ho sistemati.
Immagino che la difficoltà di contenere il flusso dipenda anche e soprattutto dall'inchiostro che sto utilizzando. Leggendo sul forum mi è parso di capire che gli inchiostri calligrafici sono piuttosto densi, mentre il mio ha la dicitura "drawing ink" sulla boccetta.

Allego anche uno dei miei primissimi tentativi di scrivere in Italico, basandomi su "The art of Calligraphy" di David Harris (e ascoltando De Andrè :) )
Aggiungo il fatto che sono mancino, che questi pennini non lo sono, e ancora non mi è chiaro quale sia la posizione del polso più efficace.
IMG_9843.JPG
IMG_9843.JPG (887.09 KiB) Visto 2815 volte
Un bel pasticcio, ma sono sicuro di poter migliorare!
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courthand
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Messaggio da courthand »

Come sospettavo: pennini anonimi, di forma uguale ai Mitchell ma, almeno da quello che posso vedere dalla foto, il materiale sembra diverso così come la finitura. Indipendentemente da questo, non vedo un accessorio essenziale ai fini di una maggior autonomia e regolarità di flusso: il serbatoio. L'aggeggio è in pratica una piccola lamella che si applica, nei Mitchell, sotto il corpo del pennino e che serve a trattenere una certa quantità di inchiostro: personalmente trovo molto pratico caricarlo usando un pennellino bagnato nell'inchiostro anzichè inzuppare il pennino direttamente nel calamaio.
Per i mancini esistono pennini appositi (chiamati left-hand o left-oblique) con lo spigolo sinistro della punta più corto del destro, se fai una ricerca su google con "mitchell left hand nibs" capisci cosa intendo.
La parallel pen esiste solo con punta diritta ma la sua grande facilità d'uso penso possa compensare, almeno in un primo momento, la mancanza di specificità.
La Manuscript produce invece stilografiche con pennini per mancini di onesta qualità per quello che costano.

Per quanto riguarda i tuoi esercizi, se veramente sono le tue prime prove, complimenti.
Suggerimenti:
- confronta sempre quello che scrivi con il modello di riferimento, cercando di vedere corrispondenze e discrepanze:
- fai esercizio scrivendo più righe di una stessa lettera: è un buon metodo per vedere la costanza della forma;
- cerca di acquisire una buona padronanza della grafia formale prima di lanciarti in svolazzi e altre simili amenità.

Di nuovo complimenti e aspettiamo altri tuoi esercizi!
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moretto

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Messaggio da moretto »

Ciao courthand,
innanzitutto grazie per la pazienza e i consigli.
Cercando pennini per mancini online sospettavo che mancasse il serbatoio ai miei, ma ho sopperito alla sua mancanza con il trucchetto del nastro adesivo che ho trovato da qualche parte sul forum. Sicuramente una soluzione provvisoria e rudimentale, ma funziona!
Essendo ai miei primissimi tentativi ci sono un milione di domande che vorrei fare, anche perché ogni tratto è ancora un po' una scoperta.
Per ora la difficoltá contro cui mi sto scontrando con piú fatica è la posizione di braccio e polso. Da mancino, se scrivo nella mia posizione naturale (quella che impiego normalmente, la stessa di un destrimano) devo fare enorme attenzione a non appoggiare la mano sull'inchiistro fresco, e soprattutto spingendo il pennino spesso gratto la carta, l'inchiostro non fluisce uniformemente ed è piuttosto faticoso. Se invece tengo la mano sotto la linea di scrittura devo inclinare il foglio di 45 gradi, ma ancora non ho trovato una posizione del braccio sufficientemente comoda per non stancarmi in fretta. In questo caso credo che i pennini per mancini siano di grande utilitá. A tal proposito mi piacerebbe sapere come gli altri utenti mancini consigliano di impugnare il pennino.
Nel frattempo ho recuperato un piccolo vecchio tecnigrafo che usava mio padre non meno di 40 anni fa che sicuramente mi renderá la scrittura meno faticosa.
Ti ringrazio anche per i tuoi complimenti, ma credo di dover riempire di i ed o ancora parecchi fogli prima di poter essere soddisfatto. Svolazzi e amenitá erano prove per divertirmi un po' :)
Ti ringrazio ancora, e aspetto altri consigli!
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courthand
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Messaggio da courthand »

Ciao Moretto,
scusa il ritardo nella risposta ma il tempo libero è quello che è.
Affrontare da neofita lo studio calligrafico con strumenti "recalcitranti" può essere veramente frustrante! Alla difficoltà di acquisire la padronanza del tratto è meglio non aggiungere quella di domare un pennino riottoso. Rimane quindi valido il consiglio di procurarti uno strumento di più facile gestione (tipo parallel pen, ad esempio) oppure di fornirti di un set di pennini di ottima qualità per mancini e con serbatoio: se fai una ricerca in rete ci sono negozi on-line ben forniti anche in Italia, se non vuoi ricorrere a quelli del Regno Unito.
Per quanto riguarda gli inchiostri, non conosco il Pelikan Drawing Ink per cui non posso esprimere giudizi: posso solo supporre che, essendo un inchiostro da disegno, non sia stilografico e quindi adatto ai pennini ad intinzione; tieni comunque presente che, pur essendo il mio inchiostro preferito l'Higgins Eternal Black (purtroppo non distribuito in Italia), per esercitarmi uso spessissimo il comune Pelikan 4001 Brilliant Black che va proprio bene.
Per la posizione da assumere col polso non posso esserti di aiuto, mancando totalmente di esperienza con i mancini: probabilmente Daniela potrebbe darti qualche dritta, essendo ambidestra. Aggiungo solo che tutti i testi che ho letto consigliano di mantenere la mano al di sotto della linea di scrittura.
I problemi che incontri nello "spingere" il pennino sono però, molto spesso, comuni anche ai destri: per questo molti insegnanti consigliano di eseguire le lettere per tratti successivi con un ordine preciso (il cosidetto "ductus"), in modo da limitare il più possibile i tratti "spinti" a favore dei tratti "tirati": comunque sia, tieni presente che la qualità del pennino influisce pesantemente sul problema.
Infine rimedio ad una mancanza, mi sono dimenticato di suggerirti lo strumento principe dell'aspirante calligrafo:la pazienza.
E' normale dover riempire molte pagine di lettere: ed è importante giudicare i nostri sforzi con obiettività riconoscendo i difetti per migliorare ma, al tempo stesso, senza essere eccessivamente severi con se stessi, la perfezione non è qualità umana.
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Messaggio da Irishtales »

Complimenti Moretto, se il buongiorno si vede dal mattino, visti i risultati dei tuoi primi esercizi, da te deve splendere un bellissimo sole! Bravo!!
Come detto da Alessandro, è bene tenere sempre la mano sotto la linea di scrittura, anche con la sinistra. Se sei abituato ad un'altra postura non sarà facile all'inizio ma alla fine ci si abitua e la mano non si affatica. Opterei per un set (stilografico o calligrafico) per mancini, perchè la punta tronca è leggermente obliqua e ti permette di scrivere con la corretta inclinazione del pennino senza obbligare la mano a posizioni scomode; tu però sei già molto bravo nello gestire i tronchi normali, cosa che con la sinistra a me proprio non riesce, quindi se segui il consiglio di Alessandro non puoi sbagliare, anche con una Parallel Pen.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Messaggio da Ottorino »

Lo "spingere" non va bene ne per destri ne per mancini.
E' come camminare su un prato trascinando una pala dietro la schiena o tenedola davanti a se con le mani appoggiata sulla pancia: la digestione ne risente

Solo alcuni pennini poco affilati, smussati, lo permettono senza troppo impazzire.
Qui dovresti capire la differenza.

Con quelli smussati si guadagna in velocita' (che in calligrafia non dovrebbe essere un vantaggio) e si perde in differenza tra tratto sottile e spesso
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
moretto

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Messaggio da moretto »

Mi sono procurato un paio di parallel pen, con le quali mi sto esercitando. Effettivamente eliminate tutte le complicazioni derivanti da pennino scrauso, flusso non uniforme, inchiostro inadatto ecc. ecc. è tutto un altro vivere.
Certo, il margine di miglioramento più che un margine sembra essere un'autostrada, ma per quanto mediocri siano i risultati la soddisfazione è davvero tanta.
Cercherò di abituarmi a scrivere tenendo la mano sotto la linea di scrittura, anche se lo trovo davvero faticoso, ma leggo spesso di illustri calligrafi mancini, quindi non demordo.
Irishtales, a tal proposito sarebbe bellissimo e gentilissimo da parte tua se mi descrivessi o illustrassi la posizione in cui scrivi da mancina, così, giusto per fugare ogni dubbio.
Abbiate pazienza ma partire da autodidatta, con strumenti inadatti e senza un testo di riferimento è parecchio difficile. Le informazioni in rete sono tantissime ma parecchio frammentarie, quindi mettere insieme i pezzi e orientarsi oltre che frustrante richiede anche molto tempo. Quindi ho acquistato "Italico per Italiani" di Hebborn (che ancora ho a malapena aperto), e conto di esercitarmi con quello. Spero di avere fatto un acquisto utile.
Spero anche di potervi mostrare presto qualche progresso, ma nel frattempo vi ringrazio per la cortesia e i vostri preziosi consigli.
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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

Giusto stamani ho inserito un paio di link nell'argomento dedicato ai mancini qui in sezione Calligrafia:
viewtopic.php?f=32&t=7204&start=45
personalmente, per risponderti, mi trovo bene a scrivere con il foglio leggermente orientato a sinistra come nella prima immagine:
http://www.nibs.com/Left-hand%20writers.htm
ma ultimamente, da quando mi esercito in calligrafia, cerco di tenere il più possibile il foglio diritto, pur mantenendo la mano sotto la linea di scrittura. Nel disegno questo invece succede normalmente, non mi viene spontaneo orientare il foglio e la cosa buffa è che mi capita lo stesso con la mano destra: nello scritto ordinario tendo ad orientare il foglio (verso destra), ma se disegno il foglio lo colloco istintivamente diritto. ( :crazy: )
Non bisogna mai fare pressione, la penna, qualunque si utilizzi, deve scrivere al solo toccare il foglio. Questo vale anche per i tronchi e se il pennino non scrive, è perché la penna non è ben impugnata, bisogna trovare la posizione giusta che non affatichi la mano costringendo il polso ad una postura forzata e innaturale, ma in modo tale che la punta piatta della penna tocchi il foglio per intero, da uno spigolo all'altro della punta.
Hai fatto benissimo a comprare un testo sull'Italico - e hai scelto bene - basta iniziare con un testo e seguire quello, perché ci sono moltissime interpretazioni di questo stile, ogni autore ne ha modellato uno proprio, e seguire dieci autori significa seguire dieci stili che hanno lettere create sulla stessa "impalcatura" ma con differenze tali da confondere molto bene il neofita...
Non lasciarti però sfuggire "Calligrafia Facile", l'ottimo (e gratuito) manuale realizzato dai nostri calligrafi TheQuill e courthand e che trovi qui:
http://www.calligraphyshop.it/deposito/ ... Facile.pdf
in cui ci sono ottimi consigli.
Una volta imparato la struttura delle lettere grazie allo studio di un autore, spaziare e interpretare a tua volta lo stile, sarà divertente.
Ti consiglio comunque di sfogliare (virtualmente) i manuali del Cinquecento ad opera dei primi trattatisti della Cancelleresca, nata in realtà nel secolo precedente.
Alcuni manuali (Arrighi, Cresci, Palatino, Hercolani, Lucas, Amphiareo, Da Carpi, Bonadeo) sono rintracciabili grazie ai collegamenti presenti nella sezione Bibliografia - fonti open source:
viewtopic.php?f=52&t=3416
Ammirare la Cancelleresca originale (o delle origini...) aiuta a carpirne la grazia senza tempo e ad ambire a raggiungere una buona preparazione tecnica per ripercorrerne l'eleganza.
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Daniela
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