Cura di una vecchia signora

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
Rispondi
elipiume
Touchdown
Touchdown
Messaggi: 97
Iscritto il: giovedì 22 gennaio 2015, 14:24
Fp.it Vera: 120
Località: Bologna

Cura di una vecchia signora

Messaggio da elipiume »

Ho ricevuto da poco una penna di valore affettivo e "storico" per me veramente veramente inestimabile (come ho accennato nella mia presentazione). E' una Kaweco rientrante della nonna e forse forse di sua mamma. N° 605. G. - la marca e' scritta il rosso (non ne avevo vista nessuna scritta in rosso finora). Ho appena notato che sul fondo (dalla parte opposata al pennino, per intenderci) e' incisa la lettera F, sempre in rosso. Il pennino e' morton. Si l'ho letto che i la Kaweco inizialmente usava i pennini morton e poi si e' comprata la morton tutta intera.

Il "problema" ora e' che vorrei capire bene questa penna, vorrei conservarla senza rovinarla, senza farle mancare la dovuta manutenzione e possibilmente usandola (certo con estremo garbo e in condizioni protette, chesso' per scrivere qualche lettera, magari un diario... ). Insomma vorrei conservarla per i discendenti della famiglia, ma nello stesso tempo tenerla come una cosa viva e non come una mummia. Non sono collezionista (per ora ;-)).

Ho letto attentamente le notizie su wiki: davvero molto interessante, grazie di averle preparate!!!!! Ho un po' studiato anche su altri forum (principalmente americani). Ho cercato anche altrove e purtroppo non parlo tedesco, ma ho capito che li' ci sarebbero un sacco di altre informazioni! Forse dovrei leggere qualche libro?

COSA HO FATTO FINORA:
1. e' arrivata in ottimo stato, il tappo e il meccanismo per l'uscita del pennino perfettamente e facilmente avvitabili-svitabili, col pennino lievemente sporco di inchiostro. La superficie esterna non tanto lucida e meno nera di quella coperta dal cappucio. Ho letto che e' normale, benisimo.
2. ho provato a "caricarla" con qualche goccia d'acqua, e lei si e' messa subito a scrivere con quel poco di acqua sporca di inchiostro .... scrive molto bene. L'ho lasciata carica con acqua per almeno una settimana, confidando che il residuo di inchiostro si sarebbe intenerito.
3. ho comprato una boccetta di inchiostro, in negozio specializzato in penne stilografiche, specificando l'uso che ne volevo fare. Per prima cosa non volevo rischiare di rovinare la penna. Ho comprato Pelikan Sterlite Tanzanite.
4. ho sciacquato l'interno della penna facendo entrare ed uscire acqua alcune volte. ho fatto passare un po' d'acqua nel pennino semplicemente scrivendo un po' "ad acqua".
5. nell'operazione di risciacquo la penna si e' bagnata brevemente ed ho avuto la sensazione che il colore esterno peggiorasse un pochino, sia per colore sia per opacita'. L'ho lievemente "lucidata" con uno straccio di lino morbido. l'aspetto e' migliorato, ma mi pare che il lieve viraggio di colore sia rimasto. Ho cercato quindi "ebanite" in rete e ho trovato che non e' tanto il caso di bagnarla- Accidenti!!! mi ero fidata del fatto che viene indicata come molto stabile chimicamente/fisicamente.
6. ho continuato a provare la scrittura praticamente un po' tutti i giorni. A parte i primi giorni, in cui mi pareva appena un po' "crocchiante" ... insomma, come la penna abituata con un'altra mano ... e' diventata via via sempre piu' scorrevole. Grazie anche all'inchiostro piuttosto fluido (forse lievemente troppo per questa penna e per la carta non sempre buona su cui scrivevo).
7. ho usato la penna per scrivere e scrive benissimo.
8. sono stata avvertita che probabilmente le guarnizioni non avrebbero tenuto, invece finora tutto ok

Scusate la prolissita' ....

Mi farebbe molto piacere avere i vostri commenti esperti, indicazioni, raccomandazioni etc etc
Sono matta a volerla usare? Dovrei tenerla scarica?
Mi sento una gran responsabilita' nei confronti di questa penna, che non solo e' storica, ma racchiude anche storia degli affetti miei e della mia famiglia.

eli
kircher
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1573
Iscritto il: martedì 4 novembre 2014, 5:44
Località: Firenze/Vienna

Cura di una vecchia signora

Messaggio da kircher »

non mi sento abbastanza esperto per dare consigli che non siano banali (non esporla alla luce diretta, ad esempio). Posso solo dire: Vogliamo vedere le foto di questa meraviglia!
Avatar utente
PeppePipes
Tecnico
Tecnico
Messaggi: 1340
Iscritto il: sabato 12 ottobre 2013, 21:29
La mia penna preferita: Conklin Endura sapphire Sr
Il mio inchiostro preferito: Iroshizuku Ku-Jaku
Misura preferita del pennino: Obliquo
Gender:

Cura di una vecchia signora

Messaggio da PeppePipes »

E' quasi un miracolo se la guarnizione di sughero sul fondo della penna tiene ancora, ma se non ci sono trafilaggi d'inchiostro dalle parti del fondello che comanda l'estrazione del pennino, vuole dire che il sughero non è seccato ed allora non vale la pena di andarlo a toccare. Per il resto se la scoloritura verso il marrone non è eccessiva, dalle una bella lucidata con la pasta IOSSO (ferramenta o negozi di vernici) gli restituirà lucentezza. Va bene anche il comunissimo SIDOL, che essendo a base di farina fossile ha il difetto di lasciare un po' di deposito bianco negli interstizi, che può essere comunque facilmente eliminato con un vecchio spazzolino da denti o simili.
Quanto all'utilizzo, queste penne sono antitetiche alla praticità, ma se si vogliono usare, perché no? Fai sempre molta attenzione a svitare il cappuccio tenendo la penna rigorosamente in verticale e lo stesso accingendosi a chiuderla, avendo sempre cura di fare rientrare completamente il pennino prima di tapparla e non azionare il meccanismo quando la penna è chiusa: altrimenti si rischi di piegare il pennino.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
Avatar utente
piccardi
Fp.it Admin
Fp.it Admin
Messaggi: 15876
Iscritto il: domenica 23 novembre 2008, 18:17
La mia penna preferita: Troppe...
Misura preferita del pennino: Extra Fine
FountainPen.it 500 Forum n.: 001
Arte Italiana FP.IT M: 001
Fp.it ℵ: 001
Fp.it 霊気: 001
Località: Firenze
Contatta:

Cura di una vecchia signora

Messaggio da piccardi »

PeppePipes ha scritto:Fai sempre molta attenzione a svitare il cappuccio tenendo la penna rigorosamente in verticale e lo stesso accingendosi a chiuderla, avendo sempre cura di fare rientrare completamente il pennino prima di tapparla e non azionare il meccanismo quando la penna è chiusa: altrimenti si rischi di piegare il pennino.
Sulla cura dell'ebanite ti è già stato detto tutto. Le rientranti non sono molto comode purtroppo.

Mi unisco alla indicazione di cautela, però ti chiederei anche di fare una prova. La Kaweco (seguita dalla Montblanc) brevettò un sistema che dovrebbe impedire di far danni, grazie ad uno spillo nel cappuccio che batte sull'alimentatore ed evita lo schiacciamento, potresti provare a vedere se dentro il cappuccio si vede qualcosa.

Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
Avatar utente
piccardi
Fp.it Admin
Fp.it Admin
Messaggi: 15876
Iscritto il: domenica 23 novembre 2008, 18:17
La mia penna preferita: Troppe...
Misura preferita del pennino: Extra Fine
FountainPen.it 500 Forum n.: 001
Arte Italiana FP.IT M: 001
Fp.it ℵ: 001
Fp.it 霊気: 001
Località: Firenze
Contatta:

Cura di una vecchia signora

Messaggio da piccardi »

elipiume ha scritto:Sono matta a volerla usare? Dovrei tenerla scarica?
Io sono un collezionista, ma le penne le voglio usare, tanto che evito le rientranti perché sono più scomode da usare e quindi mi divertono meno.

Per cui per me non sei assolutamente matta, anzi, credo sia bello volerla tenere come una cosa viva e non come un soprammobile, è nata per scrivere ed il fatto che possa ancora farlo dopo più di un secolo è semplicemente affascinante.

Ovviamente vista l'età richiede più cura, eviterei inchiostri molto colorati che tendono a lasciar residui e mi terrei sui classici blu e nero. A quell'epoca gli inchiostri erano assai più densi, per cui un inchiostro iperscorrevole di oggi in genere comporta un flusso esagerato, su quelle penne il Pelikan 4001 Nero è uno dei più adatti.

Per la manutenzione puoi lavarla con acqua, basta non tenercela a mollo troppo a lungo, l'ebanite è molto stabile chimicamente, ma soffre fisicamente dall'esposizione alla luce che ne ossida lo zolfo, è quell'ossidazione che diventa sensibile all'acqua. Se la rimuovi diventa subito lucida, ma a tenere la penna alla luce si riforma. Per cui il consiglio è di riporla sempre in una scatolina chiusa.

Simone

Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
elipiume
Touchdown
Touchdown
Messaggi: 97
Iscritto il: giovedì 22 gennaio 2015, 14:24
Fp.it Vera: 120
Località: Bologna

Cura di una vecchia signora

Messaggio da elipiume »

Mille grazie delle risposte. Cercherò presto di fare foto.

1. No, non c'è uno spillo nel tappo.

2. Al momento ho questa boccetta di inchiostro, oppure ne ho una Parker quink blu. Se non é un problema per la salute della penna, continuerò con il pelikan sterlite. Domanda: se é abbastanza fluido vuol dire che si laverá piu facilmente di un inchiostro più denso?

3. Per l'ebanite meno nera, mi sa che non cercherò di pulire. Temo che grattando via uno strato si vedano meno i graffietti decorativi della penna. Lo strato degradato é per caso pericoloso? Che ne so, magari innesca una reazione che accelera il degrado(un po' come le carie dei denti)? Ho riposto la penna in una bella scatola scura, al fresco :).

4. Capisco che non é praticissima, ma è il prezzo per scrivere con un pezzo di storia, no?

Grazie

Eli

PS: grazie Simone per aver trovato l'errore (lui capisce :))
Avatar utente
PeppePipes
Tecnico
Tecnico
Messaggi: 1340
Iscritto il: sabato 12 ottobre 2013, 21:29
La mia penna preferita: Conklin Endura sapphire Sr
Il mio inchiostro preferito: Iroshizuku Ku-Jaku
Misura preferita del pennino: Obliquo
Gender:

Cura di una vecchia signora

Messaggio da PeppePipes »

elipiume ha scritto:Mille grazie delle risposte. Cercherò presto di fare foto.

1. No, non c'è uno spillo nel tappo.

2. Al momento ho questa boccetta di inchiostro, oppure ne ho una Parker quink blu. Se non é un problema per la salute della penna, continuerò con il pelikan sterlite. Domanda: se é abbastanza fluido vuol dire che si laverá piu facilmente di un inchiostro più denso?

3. Per l'ebanite meno nera, mi sa che non cercherò di pulire. Temo che grattando via uno strato si vedano meno i graffietti decorativi della penna. Lo strato degradato é per caso pericoloso? Che ne so, magari innesca una reazione che accelera il degrado(un po' come le carie dei denti)? Ho riposto la penna in una bella scatola scura, al fresco :).

4. Capisco che non é praticissima, ma è il prezzo per scrivere con un pezzo di storia, no?

Grazie

Eli

PS: grazie Simone per aver trovato l'errore (lui capisce :))
Se utilizzi un prodotto come il Sidol o meglio ancora la IOSSO con un panno, i decori superficiali della tua penna non hanno nulla da temere. Quello che da l'aspetto opaco ed il colore bruno è solo zolfo affiorato in superficie: se la lucidi troverai sul tuo straccio un abbondante deposito giallastro. Eliminarlo s'ignifica restituire brillantezza al materiale.
Se non ci sono scritte o decori si possono usare abrasivi più aggressivi, come carta abrasiva molto, molto sottile o i micromesh che in sostanza sono la stessa cosa, che però avrebbero un'azione "spianante" sulle incisioni .
In caso di alterazioni decisamente forti ed esteticamente mal tollerabili si può usare la schiuma del Fornet che scioglie lo zolfo in supericie chimicamente senza l'azionespiamnante degli abrasivi. E' però poi mecessaria una lunga, vigorosa e paziente lucidata per rimuovere la parte alterata e dare lucentezza al meteriale.
Un contributo sia alla lucentezza che alla protezione dell'ebanite può essere una lucidata finale con vasellina neutra o grasso al silicone molto, molto ben tirati con un panno affinhè la penna non resti "appiccicosa". Sono peraltro cose che non hanno alcuna controindicazione.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
elipiume
Touchdown
Touchdown
Messaggi: 97
Iscritto il: giovedì 22 gennaio 2015, 14:24
Fp.it Vera: 120
Località: Bologna

Cura di una vecchia signora

Messaggio da elipiume »

Ecco qui, nel frattempo che imparo a fare foto un po' piu' belle (magari nel finesettimana con la luce naturale), provo a mostrare qui la penna.
Appena ne faccio di migliori, le inserisco in un post appost nel capitolo storico, come suggerito da Simone.

:wave:
penna dritto - buio
penna dritto - buio
WP_20150128_009.jpg (135.54 KiB) Visto 1734 volte
penna verso - buio
penna verso - buio
WP_20150128_011.jpg (133.64 KiB) Visto 1734 volte
fondello con F
fondello con F
WP_20150125_009.jpg (31.23 KiB) Visto 1729 volte
Avatar utente
Musicus
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 3054
Iscritto il: martedì 3 dicembre 2013, 20:33
La mia penna preferita: Waterman Commando Music Nib
Il mio inchiostro preferito: Waterman Bleu Sérénité
Misura preferita del pennino: Flessibile
Località: Bolzano
Gender:

Cura di una vecchia signora

Messaggio da Musicus »

Che proporzioni, e che dettagli affascinanti... :clap:
Grazie!

Giorgio
Avatar utente
PeppePipes
Tecnico
Tecnico
Messaggi: 1340
Iscritto il: sabato 12 ottobre 2013, 21:29
La mia penna preferita: Conklin Endura sapphire Sr
Il mio inchiostro preferito: Iroshizuku Ku-Jaku
Misura preferita del pennino: Obliquo
Gender:

Cura di una vecchia signora

Messaggio da PeppePipes »

elipiume ha scritto:Ecco qui, nel frattempo che imparo a fare foto un po' piu' belle (magari nel finesettimana con la luce naturale), provo a mostrare qui la penna.
Appena ne faccio di migliori, le inserisco in un post appost nel capitolo storico, come suggerito da Simone.
Davvero bellissima.
Complimenti.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
Rispondi

Torna a “Tecnica e riparazioni”