Mi si è ristretta la penna?
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- Crescent Filler
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Mi si è ristretta la penna?
Ho acquistato di recente una vacumatic a doppio gioiello, canadese, con pennino flessibile a due colori. Sembrava andare tutto bene finché non ho rimosso una macchia di colla che copriva parte della filettatura. Appena rimossa la colla, il tappo ha smesso di avvitarsi. Così mi è diventato chiaro perché ci fosse quella macchia di colla: serviva a bloccare il tappo; però adesso ho una penna quasi inutile. Il tappo sembra proprio della penna: ha gli stessi iscurimenti, lo stesso colore, il fermaglio risponde perfettamente alla vera del fondello. Eppure non si avvita. Come ve lo spiegate? puoi essersi slargato il tappo? e cosa fareste?
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Mi si è ristretta la penna?
Direi che bisognerebbe "restringere" il tappo... (anche se allargarlo sarebbe più facile!)
Se proprio vuoi toglierti lo sfizio di verificare, puoi dare un giro di nastro di teflon alla filettatura
del corpo e provare se il tappo si avvita. (Mi raccomando NON forzare! se avvitando
si indurisce fermati...la rottura è in agguato!). Appurato questo, in linea teorica dovresti scaldare il tappo
e stringerlo con un tubetto cilindrico in modo che la deformazione sia concentrica e mantenga
la parte filettata cilindrica evitando di deformarla come una ellissi od un "triangolo"!
L'alternativa facile e rapida è quella di mettere un velo di colla gommosa (tipo pattex) nascosta sulla filettatura interna
del cappuccio e lasciarla asciugare. Due attenzioni: verificare che i solventi della colla non rovinino la celluloide della penna
e verificare di non metterne troppa.
La soluzione con la S maiuscola è comunque quella di far stringere il cappuccio a chi è in grado di farlo!
La penna è molto bella e merita tutte le attenzioni!
(io vidi il Gran Maestro fare qualcosa di simile...usando solo una lampadina ad incandescenza! Non a caso è il Gran Maestro!
)
Nello
Se proprio vuoi toglierti lo sfizio di verificare, puoi dare un giro di nastro di teflon alla filettatura
del corpo e provare se il tappo si avvita. (Mi raccomando NON forzare! se avvitando
si indurisce fermati...la rottura è in agguato!). Appurato questo, in linea teorica dovresti scaldare il tappo
e stringerlo con un tubetto cilindrico in modo che la deformazione sia concentrica e mantenga
la parte filettata cilindrica evitando di deformarla come una ellissi od un "triangolo"!
L'alternativa facile e rapida è quella di mettere un velo di colla gommosa (tipo pattex) nascosta sulla filettatura interna
del cappuccio e lasciarla asciugare. Due attenzioni: verificare che i solventi della colla non rovinino la celluloide della penna
e verificare di non metterne troppa.
La soluzione con la S maiuscola è comunque quella di far stringere il cappuccio a chi è in grado di farlo!
La penna è molto bella e merita tutte le attenzioni!
(io vidi il Gran Maestro fare qualcosa di simile...usando solo una lampadina ad incandescenza! Non a caso è il Gran Maestro!
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Nello
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Mi si è ristretta la penna?
Il fattaccio succede abbastanza spesso; può dipendere probabilmente da una diversa stagionatura della celluloide (magari si trattava di due partite diverse anche se con medesimo colore e texture). Personalmente opererei sul filetto del tappo, anziché quello del fusto, mettendo una goccina di attack con uno stecchino solo in una piccola porzione della filettatura e lasciandola asciugare bene. Dovrebbe creare quel minimo spessore (solo in una parte del filetto) tale da consentirti l'avvitamento.
Il consiglio di Nello di restringere il tappo è più professionale, ma occorre avere una certa esperienza pena la deformazione del cappuccio....
Il consiglio di Nello di restringere il tappo è più professionale, ma occorre avere una certa esperienza pena la deformazione del cappuccio....
Walter
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A occhio fatta nel
1934-1940 = 75-81 anni
In italiano:
Qualcosa bisogna pur concedere ...
In toscano (vedo che lo capisci.):
vorrei vede' te a quell'eta !!
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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La colla è certo una soluzione pratica. Di fatto è quello che avevano provato a fare i precedenti proprietari (ma quanto devi essere rozzo per metterla sulla filettatura della penna invece che su quella del tappo?). però l'idea di stringere il tappo mi piaco moltissimo. Mi chiedo solo come decidere la misura del cilindro.
- Ottorino
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Occhio che stringere il tappo si allentano le verette. E poi ci vuole l'attrezzo costoso e l'omo che lo sa maneggiare
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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- PeppePipes
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Mi si è ristretta la penna?
Permettetemi, ma io sono di un opinione diversa.
Pur non potendo escludere che qualche variazione dimensionale possa essere avvenuta, credo che il motivo principale sia da imputarsi all'usura della filettatura, principalmente del corpo della penna. Scommetterei che se le guardi con una lente le creste dei filetti invece di terminare a punta risulteranno appiattite sulla sommità, perlomeno quelle più prossime al puntale.
Solitamente il problema rientrerebbe se si riuscisse a far fare alla penna anche solo mezzo giro in più. Per appurarlo svita via il puntale dalla penna e prova ad avvitarla così: anche in questo caso sarei pronto a scommettere che così si avvita.
Se è così bisogna ragionare: cosa impedisce alla penna di avvitarsi più "profondamente"? Risposta facile: l'interno cappuccio su cui il puntale va ad appoggiare. La soluzione può essere dunque accorciare di un minimo l'interno cappuccio. Non il puntale perché rischierebbe di vedersi.
Prima cosa però occorre verificare che all'interno lo spazio per il pennino non sia troppo preciso e si rischi che entri in contatto col fondo dell'interno cappuccio. Solitamente c'è una tolleranza abbastanza ampia, ma la prudenza è d'obbligo.
Misurare questo spazio non è molto facile ed è più semplice usare un metodo "empirico": uno potrebbe essere quello di togliere il pennino e calzarlo molto poco, in modo che sporga 2- 3 mm più della posizione naturale, quindi infilare la penna nel cappuccio con attenzione e delicatezza sentendo se il pennino da a toccare sul fondo. Un altro modo potrebbe essere quello di avvolgere in giro al pennino un foglietto di carta facendolo sporgere dei soliti 2 -3 mm.
In sostanza, se si riesce ad appurare che ci sono almeno un paio di mm di spazio disponibile, si può operare con una certa tranquillità.
Un sistema per togliere l'interno cappuccio l'avevo insegnato e dovrebbe essere su Wiky: una volta estratto va passato su carta abrasiva (una 400 potrebbe andare bene) facendo molta attenzione di tenerlo bene verticale e fare un segno a circa 1 mm dal bordo per evitare di esagerare. Un millimetro dovrebbe essere sufficiente e l'influenza sull'estetica della penna da chiusa del tutto impercettibile.
Pur non potendo escludere che qualche variazione dimensionale possa essere avvenuta, credo che il motivo principale sia da imputarsi all'usura della filettatura, principalmente del corpo della penna. Scommetterei che se le guardi con una lente le creste dei filetti invece di terminare a punta risulteranno appiattite sulla sommità, perlomeno quelle più prossime al puntale.
Solitamente il problema rientrerebbe se si riuscisse a far fare alla penna anche solo mezzo giro in più. Per appurarlo svita via il puntale dalla penna e prova ad avvitarla così: anche in questo caso sarei pronto a scommettere che così si avvita.
Se è così bisogna ragionare: cosa impedisce alla penna di avvitarsi più "profondamente"? Risposta facile: l'interno cappuccio su cui il puntale va ad appoggiare. La soluzione può essere dunque accorciare di un minimo l'interno cappuccio. Non il puntale perché rischierebbe di vedersi.
Prima cosa però occorre verificare che all'interno lo spazio per il pennino non sia troppo preciso e si rischi che entri in contatto col fondo dell'interno cappuccio. Solitamente c'è una tolleranza abbastanza ampia, ma la prudenza è d'obbligo.
Misurare questo spazio non è molto facile ed è più semplice usare un metodo "empirico": uno potrebbe essere quello di togliere il pennino e calzarlo molto poco, in modo che sporga 2- 3 mm più della posizione naturale, quindi infilare la penna nel cappuccio con attenzione e delicatezza sentendo se il pennino da a toccare sul fondo. Un altro modo potrebbe essere quello di avvolgere in giro al pennino un foglietto di carta facendolo sporgere dei soliti 2 -3 mm.
In sostanza, se si riesce ad appurare che ci sono almeno un paio di mm di spazio disponibile, si può operare con una certa tranquillità.
Un sistema per togliere l'interno cappuccio l'avevo insegnato e dovrebbe essere su Wiky: una volta estratto va passato su carta abrasiva (una 400 potrebbe andare bene) facendo molta attenzione di tenerlo bene verticale e fare un segno a circa 1 mm dal bordo per evitare di esagerare. Un millimetro dovrebbe essere sufficiente e l'influenza sull'estetica della penna da chiusa del tutto impercettibile.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
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Mi dispiace per la penna, vedrai che troverai una soluzione.
Permettetemi di fare i complimenti al Reparto Tecnico, per le soluzioni suggerite.
Un plauso anche a PeppePipes, che mi sembra preparato e ingegnoso.

Permettetemi di fare i complimenti al Reparto Tecnico, per le soluzioni suggerite.
Un plauso anche a PeppePipes, che mi sembra preparato e ingegnoso.
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Anche la soluzione prospettata da Peppe non fa una piega, ma c'é sempre un piccolo però: la lunghezza del pennino ed il fatto che sovente le ditte fabbricanti di penne lavoravano al limite di qualche decimo di mm..
(quanti pennini piegati troviamo nelle penne perché forzavano contro l'interno del top?)
Altra soluzione (ovviamente non canonica) sarebbe quella, dopo aver estratto il pennino e la condotta, di ridurre la sezione, mediante limatura, di 1/2 millimetri, operando dalla punta. Va da se che il pennino e la condotta dovranno, per essere tranquillli che non si deformino, essere forzati all'interno di altrettanti millimetri, magari riducendo mediante carta abrasiva la condotta alla bisogna.
La lunghezza complessiva della penna non sarà quella d'origine, ma 1/2 mm. non si notano sino ad un esame più approfondito.
(quanti pennini piegati troviamo nelle penne perché forzavano contro l'interno del top?)
Altra soluzione (ovviamente non canonica) sarebbe quella, dopo aver estratto il pennino e la condotta, di ridurre la sezione, mediante limatura, di 1/2 millimetri, operando dalla punta. Va da se che il pennino e la condotta dovranno, per essere tranquillli che non si deformino, essere forzati all'interno di altrettanti millimetri, magari riducendo mediante carta abrasiva la condotta alla bisogna.
La lunghezza complessiva della penna non sarà quella d'origine, ma 1/2 mm. non si notano sino ad un esame più approfondito.
Walter
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...kircher ha scritto:La colla è certo una soluzione pratica. Di fatto è quello che avevano provato a fare i precedenti proprietari (ma quanto devi essere rozzo per metterla sulla filettatura della penna invece che su quella del tappo?). però l'idea di stringere il tappo mi piaco moltissimo. Mi chiedo solo come decidere la misura del cilindro.
Ultima modifica di wallygator il sabato 24 gennaio 2015, 0:11, modificato 2 volte in totale.
Walter
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Mi si è ristretta la penna?
A sola esemplificazione di quanto gliene fregasse poco dell'estetica e dell'integrità della penna, ti posto questo modesto esempio di rozzezza:kircher ha scritto:La colla è certo una soluzione pratica. Di fatto è quello che avevano provato a fare i precedenti proprietari (ma quanto devi essere rozzo per metterla sulla filettatura della penna invece che su quella del tappo?). però l'idea di stringere il tappo mi piaco moltissimo. Mi chiedo solo come decidere la misura del cilindro.
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Mi si è ristretta la penna?
Ma io, Ottorino, concedo tutto, soprattutto ad una penna così carina. Vorrei solo rimetterla in forma. Mi sento un po' come il fisioterapista di questa buona vecchietta.
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Mi si è ristretta la penna?
quel che dice peppe è molto convincente. sembra più facile immaginare che si sia consumata la filettatura, che non supporre un'uniforme deformazione del tappo. l'idea della colla resta comunque la più pratica, e comunque non risulterebbe tanto brutta come la riparazione che mostra walligator. non conosco abbastanza bene l'interno i tappi vacumatic per valutare l'effettiva fattibilità di quel che suggerisce peppe, però. diciamo che prima smonterò il tappo e poi deciderò. anche se sono fortemente incline ad andare per la soluzione più facile, cioè la colla.
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Scusa Walter... avevo finito gli elettrodi della saldatrice ad arco, e due chiodi mi sembravano brutti!wallygator ha scritto:ti posto questo modesto esempio di rozzezza:
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Mi si è ristretta la penna?
La soluzione che ho proposto l'ho adottata diverse volte ed ha sempre funzionato; ripeto, a penna chiusa lo spazio sopra il pennino è sempre piuttosto abbondante, comunque una verifica è meglio farla.kircher ha scritto:quel che dice peppe è molto convincente. sembra più facile immaginare che si sia consumata la filettatura, che non supporre un'uniforme deformazione del tappo. l'idea della colla resta comunque la più pratica, e comunque non risulterebbe tanto brutta come la riparazione che mostra walligator. non conosco abbastanza bene l'interno i tappi vacumatic per valutare l'effettiva fattibilità di quel che suggerisce peppe, però. diciamo che prima smonterò il tappo e poi deciderò. anche se sono fortemente incline ad andare per la soluzione più facile, cioè la colla.
In qualche caso che non richiedeva particolari riguardi ha anche utilizzato un sistema assai più barbaro, che è quello di "spalmare" del cianacrilato sulla circonferenza della filettatura interna del cappuccio con l'aiuto dei uno stuzzicadenti. Occhio a fare asciugare completamente l'adesivo prima d'inserire la penna! Può fare inorridire, ma spesso funziona. Si deve però essere molto coscienti di ciò che si fa, perché la cosa è in buona sostanza irreversibile.
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