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Primi passi italico

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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

Dai un'occhiata a questo prezioso testo:
http://www.calligraphyshop.it/deposito/ ... Facile.pdf
Le maiuscole hanno un'altezza inferiore a quella delle ascendenti e delle discendenti delle minuscole (circa 8 - 9 gradi calligrafici), se si portano alla stessa altezza si perde la loro proporzione rispetto alla larghezza del tratto.
Quello che segue invece è un piccolo estratto dal libriccino del Prof Reynolds (qui, semplificando la costruzione delle falsarighe, l'altezza delle maiuscole è addirittura contenuta a 7.5 gradi calligrafici!):
Reynolds-6.jpg
Reynolds-6.jpg (284.09 KiB) Visto 1540 volte
Reynolds-5.jpg
Reynolds-5.jpg (81.96 KiB) Visto 1540 volte
Buon prosieguo... ;)
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courthand
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Messaggio da courthand »

Prezioso testo...addirittura!

Cassandra, ulteriori miglioramenti;controlla però che l'asse verticale delle varie lettere abbia sempre la stessa inclinazione (guarda la B e la C,la prima é inclinata la seconda dritta). Se trovo il tempo in serata faccio un disegno esplicativo.
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Messaggio da Irishtales »

courthand ha scritto:Prezioso testo...addirittura!
Alessandro non essere modesto.. 8-)
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Daniela
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Messaggio da cassandra »

Ormai li avevo già fatti prima di vedere le vostre risposte :D
esercizi17.jpg
esercizi17.jpg (139.43 KiB) Visto 1522 volte
Ho scaricato il libretto, ora lo studio e poi ricomincio con le solite letterine ;) .
Intanto avrei una curiosità: qual è la differenza tra italico e cancelleresca?
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courthand
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Messaggio da courthand »

Bella domanda!
Che richiederebbe una risposta articolata.
Sperando di non scrivere castronerie (per non venir bacchettato dal prof. Ascoli) si può dire, in estrema sintesi, che Cancelleresca è il primo nome che fu dato a quella scrittura sviluppatasi in Italia a partire dalla grafia corsiva umanistica e che fu adottata come scrittura ufficiale della cancelleria dello Stato della Chiesa.
Grazie anche ai diversi manuali stampati (primo tra tutti l’Operina di Lodovico degli Arrighi detto il Vicentino) la Cancelleresca si diffuse, alla fine del Rinascimento, in tutta europa, assumendo vari nomi: batarde italienne in Francia, letra grifa (presuppongo dal nome di Francesco Griffo, incisore che realizzò i punzoni tipografici per l’editore Aldo Manunzio) in Spagna, Italic Hand in Inghilterra: il termine Italico deriva da quest’ultimo.
Quindi dovrebbero essere la stessa cosa, in teoria.
In pratica bisogna però considerare che ,nella sua diffusione, la Cancelleresca andò ad impiantarsi su substrati sociali e culturali diversi da quello di nascita e quindi fu adattata a gusti diversi, dando luogo a forme grafiche che, pur rimanendo indiscutibilmente “cancelleresche”, svilupparono caratteristiche peculiari: basta osservare poche parole della italienne di Louis Barbedor o di letra grifa di Francisco Lucas per cogliere le differenze.
L’Italic Hand, complice il fatto che la rinascita delle forme calligrafiche per pennino a punta tronca ebbe luogo in Inghilterra, è diventato lo standard attuale, quello che si trova un po’ in tutti i manuali moderni: anche questo, però, mostra delle differenze con la cancelleresca dell’Arrighi che, comunque, non può essere considerato lo standard di riferimento assoluto: altri illustri calligrafi del tempo hanno dato interpretazioni personali piuttosto diverse come, ad esempio, quella di frate Vespasiano Amphiareo.
In conclusione, solitamente Italico e Cancelleresca vengono usati indifferentemente per indicare la stessa forma grafica ma, a mio parere, non è del tutto esatto.

Mi scuso per la verbosità e auguro a tutti un buon sabato sera.
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Messaggio da cassandra »

courthand ha scritto:Bella domanda!
Che richiederebbe una risposta articolata.
Sperando di non scrivere castronerie (per non venir bacchettato dal prof. Ascoli) si può dire, in estrema sintesi, che Cancelleresca è il primo nome che fu dato a quella scrittura sviluppatasi in Italia a partire dalla grafia corsiva umanistica e che fu adottata come scrittura ufficiale della cancelleria dello Stato della Chiesa.
Grazie anche ai diversi manuali stampati (primo tra tutti l’Operina di Lodovico degli Arrighi detto il Vicentino) la Cancelleresca si diffuse, alla fine del Rinascimento, in tutta europa, assumendo vari nomi: batarde italienne in Francia, letra grifa (presuppongo dal nome di Francesco Griffo, incisore che realizzò i punzoni tipografici per l’editore Aldo Manunzio) in Spagna, Italic Hand in Inghilterra: il termine Italico deriva da quest’ultimo.
Quindi dovrebbero essere la stessa cosa, in teoria.
In pratica bisogna però considerare che ,nella sua diffusione, la Cancelleresca andò ad impiantarsi su substrati sociali e culturali diversi da quello di nascita e quindi fu adattata a gusti diversi, dando luogo a forme grafiche che, pur rimanendo indiscutibilmente “cancelleresche”, svilupparono caratteristiche peculiari: basta osservare poche parole della italienne di Louis Barbedor o di letra grifa di Francisco Lucas per cogliere le differenze.
L’Italic Hand, complice il fatto che la rinascita delle forme calligrafiche per pennino a punta tronca ebbe luogo in Inghilterra, è diventato lo standard attuale, quello che si trova un po’ in tutti i manuali moderni: anche questo, però, mostra delle differenze con la cancelleresca dell’Arrighi che, comunque, non può essere considerato lo standard di riferimento assoluto: altri illustri calligrafi del tempo hanno dato interpretazioni personali piuttosto diverse come, ad esempio, quella di frate Vespasiano Amphiareo.
In conclusione, solitamente Italico e Cancelleresca vengono usati indifferentemente per indicare la stessa forma grafica ma, a mio parere, non è del tutto esatto.

Mi scuso per la verbosità e auguro a tutti un buon sabato sera.
Altro che verbosità, più chiaro di così non potevi essere. Grazie mille.
Intanto nè ieri e nemmeno oggi ho avuto tempo per gli esercizi. Cercherò di recuperare in settimana. :D
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