Buonasera a tutti gli utenti di questo splendido forum, che ho avuto occasione di consultare più volte in passato ma a cui, mea culpa, mi sono iscritto solamente qualche giorno fa. Mi presento, mi chiamo Alessandro e prima di tutto sono uno studente di ingegneria a Milano. Questo però è solo un dettaglio, l'importante è il fatto che io sia un appassionato collezionista di penne, anche se a onor del vero c'è da dire che la mia, per ragione anagrafiche e soprattutto economiche, è più una estensione della ben più ampia raccolta dello zio che mi ha introdotto in questo mondo. Per collezionista non vuol certo dire che releghi le mie penne in una teca a prendere polvere (non sia mai!), ma ne faccio ormai uso pressoché univoco nella scrittura. Non mi metto certo ad appuntare con una
Delta in edizione limitata o la bellissima
Murex, regalo del sopracitato zio, da cui la mia piccola collezione ha preso il via. Per uso "giornaliero" adopero penne di fasce di prezzo più "umane", ma non per questo meno performanti nella loro funzione. Purtroppo la ragione che mi ha spinto a passare in maniera esclusiva alla scrittura con stilografiche rende anche problematica per me la scelta di penne da utilizzare regolarmente. Questa però è una storia per un'altra sezione del forum, tant'è che se voleste passare a darmi una mano ve ne sarei già da subito molto grato!
Insomma, ciao (perdonate il calo di stile) a tutti e grazie!
P.S. Vi lascio un mio piccolo
identikit stilografico, cosicché mi possiate inquadrare subito
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Elementi ricercati in una penna: qualità di scrittura, finezza del tratto, comfort ed estetica non eccessivamente elaborata.
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Preferenze tecniche: materiali metallici, indipendenza da cartucce legate al marchio della penna. Non ho problemi a ricaricare anche ogni sera. Per fortuna.
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Inchiostri preferiti: (escludendo i fantastici
Pilot, purtroppo dai costi un po' proibitivi data la mia mole di appunti universitari)
Aurora nero,
J. Herbin larme de cassis,
Diamine havasu turquoise e soprattutto
tyrian purple, che sta rischiando di detronizzare il
J. Herbin come mio viola preferito.
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Carta: preferibilmente
Rhodia, anche se vista la difficoltà necessaria a reperirla mi ritrovo spesso costretto a fare massicci ordini online per bilanciare i costi di spedizione. Perlomeno ho la fortuna di scrivere ordinato e piuttosto in piccolo.
Beh, direi che non c'è più nulla da sapere su di me, scusate la lunga introduzione ma volevo essere il più chiaro possibile. I miei complimenti se siete riusciti ad arrivare a leggere fin qui.
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