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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Consiglio inchiostro per Parker Sonnet
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Consiglio inchiostro per Parker Sonnet
Buongiorno a tutti. Ho appena avuto in regalo una splendida Parker Sonnett e visto che ha un converter in dotazione pensavo di acquistare la mia prima boccetta di inchiostro:)
Leggendo qua e là per il forum ho visto che tutti sconsigliano di usare le cartucce o l inchiostro Parker proprietario. Qualche consiglio per un bell'inchiostro in boccetta adatto alla Sonnet? Grazie a tutti in anticipo.
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io direi Blue Black Parker
Maruska
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Consiglio inchiostro per Parker Sonnet
Preferibilmente nero ... Ma accetto consigli anche sul blu:)
Ho letto male o sarebbe meglio evitare inchiostri Parker con questa penna?
Ho letto male o sarebbe meglio evitare inchiostri Parker con questa penna?
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Secondo me la Parker va benissimo proprio col suo inchiostro, ma lascio la parola ai più esperti.
Maruska
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Consiglio inchiostro per Parker Sonnet
Se cerchi il nero più nero e fluido più fluido i tre campioni sono
Aurora, Jean herbin Perle Noire e Sheffer Skrip nero
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Consiglio inchiostro per Parker Sonnet
Allora... ho caricato la penna col converter mettendoci il Waterman Intense Black Ink. A prescindere dalle false partenze quasi matematiche dopo 4/5 secondi senza scrivere, mi sembra paradossalmente anche troppo fluido ed abbondante (il pennino è M). Per provare la cartuccia Parker in dotazione (da nero a nero) devo dargli una lavata o non serve? In caso affermativo basta sciacquarla usando il converter o devo addirittura metterla a bagno?
PS: ma i numeri romani incisi sul tappo dopo la scritta France III I significano qualcosa di preciso?
PS2: ma quando attingo dal flacone per caricare l'inchiostro devo immergere tutto il pennino o basta superare il foro tra i rebbi?
Grazie per la pazienza:)
PS: ma i numeri romani incisi sul tappo dopo la scritta France III I significano qualcosa di preciso?
PS2: ma quando attingo dal flacone per caricare l'inchiostro devo immergere tutto il pennino o basta superare il foro tra i rebbi?
Grazie per la pazienza:)
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Consiglio inchiostro per Parker Sonnet
Io farei un bel lavaggio aspirando e svuotando il converter con acqua pulita, se vuoi una goccia di sapone neutro in un bicchiere di acqua, per eventuali residui di lavorazione.
Poi, per aspirare dalla boccetta devi essere sicuro di immergere tutto il pennino. Arriva pure più in alto, tanto poi pulisci bene con uno strappo di carta da cucina.
Le dita inchiostrate saranno tue compagne...nonostante tutto.
I numeri romani dopo "France" dovrebbero avere un significato preciso ma non lo conosco, forse un modo di segnare il lotto o l'anno di produzione. Io ho " I.I "
Poi, per aspirare dalla boccetta devi essere sicuro di immergere tutto il pennino. Arriva pure più in alto, tanto poi pulisci bene con uno strappo di carta da cucina.
Le dita inchiostrate saranno tue compagne...nonostante tutto.
I numeri romani dopo "France" dovrebbero avere un significato preciso ma non lo conosco, forse un modo di segnare il lotto o l'anno di produzione. Io ho " I.I "
- king91
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io utilizzo quasi sempre inchiostro nero. Per incominciare ti consiglio il classicissimo parker brillant black 4001(economico). Se vuoi quacosa di meglio Aurora Black(fascia media).orestec ha scritto:Buongiorno a tutti. Ho appena avuto in regalo una splendida Parker Sonnett e visto che ha un converter in dotazione pensavo di acquistare la mia prima boccetta di inchiostro:)
Leggendo qua e là per il forum ho visto che tutti sconsigliano di usare le cartucce o l inchiostro Parker proprietario. Qualche consiglio per un bell'inchiostro in boccetta adatto alla Sonnet? Grazie a tutti in anticipo.
Un livello sopra questi secondo me è il montblanc permanent black che è quello che utilizzo quotidianamente , resistente all 'acqua ma sicuramente non è economico( prezzo altissimo)
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Ultimamente ho scoperto un gran bel nero, "Carbon Black" di Faber Castell. Vivamente consigliato!
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Consiglio inchiostro per Parker Sonnet
Dopo lavaggio e risciacquo anche con una goccia di sapone e dopo un paio di settimane di uso abbastanza intenso la penna scorre benissimo.
Unico problema rimasto è quello della falsa partenza al 99% dopo 4/5 secondi senza tappo.
Puo' dipendere dall'inchiostro in uso? (Waterman Intense Black caricato a converter nella fattispecie)
In caso che inchiostro potrei provare tenendo conto di questa problematica tutto sommato abbastanza fastidiosa?
Altri suggerimenti?
Grazie
Unico problema rimasto è quello della falsa partenza al 99% dopo 4/5 secondi senza tappo.
Puo' dipendere dall'inchiostro in uso? (Waterman Intense Black caricato a converter nella fattispecie)
In caso che inchiostro potrei provare tenendo conto di questa problematica tutto sommato abbastanza fastidiosa?
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Grazie
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Consiglio inchiostro per Parker Sonnet
Purtroppo quello della falsa partenza penso sia un difetto "congenito" delle Sonnet. L'ho riscontrato sulla mia con vari tipi d'inchiostro e per questo "difetto" ora la mia Sonnet riposa nel suo astuccio in fondo al cassetto.
Se riesci però a trovare un inchiostro che ti risolve il problema facci sapere.
Se riesci però a trovare un inchiostro che ti risolve il problema facci sapere.
Pietro
Io sono vivo, ma non vivo perchè respiro, mi sento vivo solo se sfilo la stilo e scrivo.
Caparezza
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Peccato perché la penne scriverebbe anche molto bene
Anche io non ho risolto ancora con le false partenze.
Stavo pensando di smontare il blocco alimentatore / pennino per dargli una sciacquata, è inutile secondo voi? Tu hai provato a farlo?
Anche io non ho risolto ancora con le false partenze.
Stavo pensando di smontare il blocco alimentatore / pennino per dargli una sciacquata, è inutile secondo voi? Tu hai provato a farlo?
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Consiglio inchiostro per Parker Sonnet
Si. L'ho tenuto in ammollo in acqua per vari giorni ma non credo proprio sia un problema di sporcizia. Secondo me è un problema 'strutturale'.
Pietro
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Re: Consiglio inchiostro per Parker Sonnet
Salve a tutti,
io ho utilizzato la Sonnet con Iroshizuko Asa-Gao e Parker Quink nero (quest'ultimo in cartuccia); di false partenze nemmeno l'ombra, tuttavia ammetto che la penna ha sempre il cappuccio calzato, infatti se so che la pausa è breve, infilo comunque il tappo, tuttavia senza superare lo scatto. Pertanto, le false partenze a cui mi riferisco sono, più che altro, quelle relative alla penna lasciata inutilizzata per qualche tempo (a pennino in sù o stesa, non ha importanza).
Cordialmente,
io ho utilizzato la Sonnet con Iroshizuko Asa-Gao e Parker Quink nero (quest'ultimo in cartuccia); di false partenze nemmeno l'ombra, tuttavia ammetto che la penna ha sempre il cappuccio calzato, infatti se so che la pausa è breve, infilo comunque il tappo, tuttavia senza superare lo scatto. Pertanto, le false partenze a cui mi riferisco sono, più che altro, quelle relative alla penna lasciata inutilizzata per qualche tempo (a pennino in sù o stesa, non ha importanza).
Cordialmente,