Ho trovato questa stilografica tra i ricordi di mia madre...da quel che ricordo la utilizzava ai tempi della scuola, per cui circa negli anni '40.
Ho cercato in rete ed ho trovato questa citazione
PIUMA D'ORO
Gamma di stilografiche di impostazione
economica prodotte nella zona di Settimo
Torinese e commercializzate, nel corso
degli anni quaranta da Remo Pagliuca
Ritengo che la penna abbia bisogno di un restauro e non sono neanche certo sia possibile. Intanto ve la presento.
Ma ecco qualche scatto
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Ultima modifica di Sergjei il giovedì 23 ottobre 2014, 13:07, modificato 2 volte in totale.
Una delle cosidette "corazzate" di produzione settimese, caricamento stantuffo a siringa. Ad occhio e croce la daterei più intorno agli anni '60. Se lo stantuffo in plastica tiene ancora, basta una bella lavata e lucidata....
Occhio che hanno la tendenza a fessurarsi all'altezza del filetto.
E' davvero strano collocare la produzione di questa penna negli anni '30.
Non fosse altro che i pennini carenati si sono diffusi dopo la presentazione della parker 51 e quindi nel dopoguerra.
Per me risale agli anni 40, per cui potrebbe essere nell'immediato dopo guerra, concordando con te ma non negli anni 60, dato che mia madre la usava a scuola
Sergjei ha scritto:Daniele anni 30 non l'ho mai scritto
Per me risale agli anni 40, per cui potrebbe essere nell'immediato dopo guerra, concordando con te ma non negli anni 60, dato che mia madre la usava a scuola
Ho preso un abbaglio!
Beh, allora direi che ci siamo.
Il caricamento a siringa di plastica trasparente con pistoncino in metallo con guarnizione in plastica, nonchè quel tipo di pennino con al posto dell'ridio la parte anteriore metallica del pennino ruotata per permettere la scrittura è tipica delle penne economiche degli anni '60, tipo le Lux, famosissime in quegli anni, usate da moltissimi studenti e non solo.
Non può essere che tua madre la usasse non per la scuola?
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Assolutamente no. Me l'ha mostrata quando io mi lamentavo per le pelikan blu con cui ero costretto a scrivere (era il 1967) raccontandomi che la usava alle medie e al liceo, per poi abbandonarla sporca in un cassetto come l'ho trovata io.
A lavoro usava solo Bic e la stilografica non l'ha mai più usata.
Buonasera a tutti, ogni tanto ricompaio.
Non entro nel merito della datazione, istintivamente collocherei anch'io questo tipo di penne negli anni 60, ma non entro neanche nell'argomento, visto quanto già detto.
Ne possiedo una anch'io, di un bel rosso bordeaux, trovata in condizioni pietose a casa di una zia e, visto che me l'ha ceduta volentieri, riportata alla scrittura proprio in questi giorni.
Versava in condizioni pietose davvero: incrostato il serbatoio, la sezione ed il cappuccio. Per il serbatoio ed il gruppo di alimentazione sono bastati acqua e tanta, tanta pazienza. Per lucidare il cappuccio, invece, sono diventato ebete: dal fazzolettino appena sporcato di dentifricio al sidol. Alla fine è venuto, ma le ombre che si vedevano ancora da sporco, in realtà erano, ahimè, delle "scrostature". Il cappuccio sembra avere una cromatura... O forse un'argentatura? Mah!! Fatto sta che è ricoperto di una sottile foglia di un qualcosa di lucido.
Alla fine scrive, gratta un po', probabilmente per la mancanza dell'iridio, ma scrive con un bel tratto fine. L'ho prestata a mia figlia per il rodaggio... Vediamo tra qualche serbatoio...
Questa è la mia piuma d’oro appena trovata su una bancarella.
Sembra la versione economica della Aurora 88 di cui ho due o tre versioni di decenni differenti