Breve recensione Montegrappa Extra 1930

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vikingo60
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Breve recensione Montegrappa Extra 1930

Messaggio da vikingo60 »

Rendo una breve descrizione della penna che vedete:una Montegrappa Extra 1930
montegrappa-extra-1930-Turtle-Brown-5b.JPG
montegrappa-extra-1930-Turtle-Brown-5b.JPG (189.33 KiB) Visto 4934 volte
La penna è costruita in celluloide con finiture in argento massiccio 925 trattato.La forma è tronca,con linea affusolata del corpo penna e del cappuccio;il che rende la penna esteticamente molto piacevole.Il cappuccio,a vite,presenta una clip con rotella per facilitare l'innesto nel taschino,inserita poco sotto la testina.Sulla testina in argento è inciso,come al solito,''1912'',l'anno dichiarato di fondazione dell'azienda.Alla base del cappuccio c'è una fascetta in argento lavorato con un piacevole motivo a greca,che reca l'incisione in corsivo ''Montegrappa''al terminale della clip.Il corpo penna presenta,vicino al fondello,un anellino in argento;sulla parte terminale del fondello stesso è inserito un dischetto in argento.Dalla parte opposta,il gruppo scrittura è costituito da un terminale in argento massiccio trattato,sul quale è ricavata l'avvitatura del cappuccio,esteticamente molto bella.
Il pennino è in oro 18K/750 bicolore,con foro centrale di sfiato rotondo,preziosamente decorato con motivi a greca;al centro dello stesso è inciso ''1912'' e sotto,in corsivo,''Montegrappa'';sotto tale scritta è incisa la taglia del pennino,in questo caso M.Le finiture sono curate fino all'incredibile:nulla è lasciato al caso.I materiali sono ottimi:l'argento massiccio è trattato contro l'ossidazione e la celluloide marrone con venature chiare variegate splende in tutta la sua rara bellezza.
Voto estetica,finiture e materiali:10.
Extra 1930 3.jpg
Extra 1930 3.jpg (133.93 KiB) Visto 4935 volte
Il sistema di caricamento è un classico stantuffo,azionato dal fondello posteriore.
Andando a caricare la penna si nota subito che è letteralmente impossibile scrivere.La prova di carica è stata ripetuta più volte ma niente da fare.Dopo un invio all'assistenza,ha scritto decentemente per un paio di giorni;poi più nulla.Voto di scrittura:N.C.(Non Classificabile).
E' la caratteristica classica,purtroppo,delle Montegrappa,che annulla completamente tutti i pregi di estetica,materiali e finiture.
Ci si chiede come si possa immettere sul mercato al costo di circa 750,00 Euro una penna bellissima,perfetta in tutto,ma che non scrive.
Un cordiale saluto a tutti.
Alessandro
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Re: Breve recensione Montegrappa Extra 1930

Messaggio da nicolino »

voto di scrittura non classificabile... troppo buono; io avrei dato 1.
ciao
Stefano
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vikingo60
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Re: Breve recensione Montegrappa Extra 1930

Messaggio da vikingo60 »

nicolino ha scritto:voto di scrittura non classificabile... troppo buono; io avrei dato 1.
ciao
Stefano
Caro Stefano(o Nicolino?Come vuoi che ti chiami?)Non classificabile è un modo ancor più spregiativo e demolitivo per descrivere le qualità di una persona o di un oggetto.Almeno era così quando andavo a scuola io.
Resta il fatto che anche qui siamo alle solite:penna meravigliosa,materiali eccellenti,finiture più che perfette,direi quasi incredibili,naturalmente ad un prezzo tutt'altro che basso:750,00 Euro.Ma il problema enorme ed insolubile è che la penna non scrive;nè tantomeno l'assistenza è in grado di risolvere la situazione.
Ecco perchè,con l'eccezione di Aurora e Delta,conviene ripiegare sulle penne tedesche,per quanto mi riguarda.Non ho ancora provato le giapponesi che,a quanto si dice,vanno benissimo.
Cordiali saluti
Alessandro
nicolino
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Re: Breve recensione Montegrappa Extra 1930

Messaggio da nicolino »

puoi chiamarmi Stefano; sì è come avere una bellissima automobile che però.. non va in moto.
anch'io sto cercando le sailor; qui da me, zona Vicenza e Padova, non si trovano... sarei tentato da un acquisto on line. preferirei una Realo a stantuffo se potessi trovarla.
Ciao
Stefano
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Re: Breve recensione Montegrappa Extra 1930

Messaggio da vikingo60 »

Paragone più che giusto!Delle vendite online diffido anche io;sembra però che si possa acquistare da engeika(non so il nome preciso) senza neanche i pericoli e i costi aggiuntivi della Dogana.Può dirti qualcosa Rembrandt54;so che lui acquista spesso da lì.
Ciao
Alessandro
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klapaucius
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Re: Breve recensione Montegrappa Extra 1930

Messaggio da klapaucius »

Le vendite online non sono insicure, se si fanno presso venditori professionisti e fidati.

Bisogna dire che quando non si paga la dogana, come mi è capitato con Engeika, è perché nella bolla di accompagnamento denunciano un costo molto inferiore a quello reale, al di sotto dei fatidici 50 euro.
Giuseppe
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Breve recensione Montegrappa Extra 1930

Messaggio da Ironnib »

Rispolvero questo thread.
Come dicevo in altro topic è più di un anno che ho in mente di regalarmi una bella penna stilografica.
Tutto è nato da quanto ho visto la Homo Sapiens della Visconti che però quando ho visto dal vivo non mi ha fatto accendere l'amore e che poi ho sentito non avere scrittura eccellente come invece io cerco.

Gaurdavo le Pelikan, le Delta le Aurora...e poi mi son detto: "ma vecchio mio hai 2 penne non inchiostrate da usare! Perchè intatnto non inizi da quelle?!?!?!?"

Ed ecco che ho portato alla luce la Montegrappa Extra 1930 (identica a quella in foto)

Ce l'avevo in custodia da anni....e con somma sopresa e gioia ho scoperto avere pennino F ...
lo so vi stare chiedendo come uno possa vere una penna del genere da anni, non averla mai usata e nememno sapere che pennino ha....ma come ho già detto nella mia presentazione ho un sacco di sotrie da raccontare e promesso ve le racconterò. datemi solo il tempo di avere una serata (magari quest'inverno dove sarò isporato).

La apro e ne rimango abbagliato....più che una penna sembra un gioiello.--che forme, che dettali e l'argento è bellissimo in particolare quella gracata sul tappo: meraviglia.

Con sacralitù prima di inchiostrarla mi leggo il libretto delle ostruzioni: girare il fondo penna in senso antiorario e poi immergerla nell'inchiostro e girare in senso orario.
alla fione consigliano di fare mezzo giro in senso anti orario per far uscire l'aria.

Procedo, apro il mio Noodlerls Brown appena portato a casa da New York, eseguo la procedura pulisco il pennino e inizio a scrivere.
Perfetta! Tratto constante, intenso....e vederla in mano mi da sempre più lìimpresione di un gioiello.
Poi dopo due A4 l'intenisità comincia a scemare come stesse finendo l'inchiostro.
Giro un po' il fondo penna in senso antiorario e per un altro A4 scrive ma poi torna a sbiadire....provo allora a ruotare tutto in senso antiorario fino a fine corsa...non esce nemmeno una goccia...respiro di sollievo: la'vevo caricata male.
Ripeto la procedura e infatti adesso apprezzo il livello del calamaio che scende mentre carico la penna.
Riprendo a scrivere s va come un treno...sono davvero felice.
Poi dopo circa 4 fogli A4 ho una lieve carenza di inchiostro appena percettibile.
faccio 1/4 di giro antiorario per "spingere giù l'inchistro" e torna a funzionare alla grande.

MA...il fondo penna "sbatte"...mi spiego:
il fondo del fusto che ruota per muovere su e giù lo stantuffo dondola un poco (una cosa appena percettibile)...ma me ne accorgo...e un po' mi da fastidio...pi mi dico...ma porca miseria dicono loro stesso di gorare un poco in senso antiorario per facilitare l'uscita della'ria...ma com'è che vibra?
Capirei se si trattasse di una vite ma in questo caso il fondo penna gira ma rimane nella sua sede (evidentemente fa girare un filetto interno)...e non capisco come una penna così possa peccare un questo difettuccio.

Poi dopo 10 fogli A4...non contento prendo la mia ambition per scrivere altre cose (pennio F - cartucce Pelikan nero 4001)...inizio a scrivere e...miseria! Ma va meglio della Montegrappa....
Ammetto che era notte fonda, quasi amttina e che non ho fatto altre prove...ma per il momento sono un po ' confuso.
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Messaggio da nmaggiore »

insomma, sintetizzando con la rozzezza che mi contraddistingue si puo' dire che le Montegrappa sono una gran sòla, per di piu' molto costosa ? e come puo' darsi questo fatto ?
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Ironnib
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Breve recensione Montegrappa Extra 1930

Messaggio da Ironnib »

Ieri ho fatto un confronto Montegrappa 1930 - Faber C. Ambtion (entrambe F).

Mi rimangio tutto proprio tutto quello che ho scritto ieri.


La 1930 è più rotonda, molto più scorrevole dell' Ambition. Il tratto è più costante e sopporta benissimo aumento di velocità di scrittura e "curve" rapide: non entra mai insofferenza, il tratto risulta sempre continuo e compatto. Inoltre necessita di una pressione minore sul foglio.
Il flusso è più generoso e quindi ed anche il tratto più largo rispetto alla Ambition.
Insomma è un gradino o anche più sopra alla Ambition.
La sensazione di maggiore difficoltà che avevo provato ho capito essere dovuta alla massa (peso) della penna che la fanno sembrare più difficile.
Il maggior peso infatti affatica maggiormente ed anche la sezione della 1930 che è più grossa mi affatica di più ...ma dopo tutto sono abituato con un esisle fuscello che è appunto la ambition.

La Ambition è più secca e spigolosa (la qual cosa comunque mi piace moltissimo) ma non per questo risulta più precisa della 1930.

Tuttavia rimane quella diminuzione di flusso della 1930 (tipo cartuccia che finisce - ma attenzione è appena percettibile...ma percettibile) che mi costringe a girare il fondello per spingere un po' in giù lo stantuffo e arricchire l'alimentatore di inchiostro, ma si tratta di nemmeno 1/4 di giro (appena appena una minima rotazione) e riportando il fondello nella posizione iniziale la penna continua a scrivere benissimo.

La 1930 ha un tratto più elegante, più da stilografica, come si è avezzi a immaginarsela (da dottore per intenderci, o da firma).
La Ambition è più operaria più tecnico- funzionale, un grandissima penna; a parere mio più da "lavoro" mentre la 1930 è molto più signora, composta e impeccabile in ogni moento...e poi vedersela in mano sembra di avere un gioello. Anche l'aspetto è ababgliante...bellissima.

Quindi per ora direi che sono più che soddisfatto della Montegrappa 1930.


Qualche cosa di meno buono avrei dire sulla Micra (pennino M) che non ha mai funzionato benissimo ma l'ho anche maltratta parecchio e la uso poco, pochissimo quindi immagino che (anche questo dopo 7 anni) non possa essere a posto. Aggiungo pio che lasciandola ferma con la cartuccia inserita, anni fa, è uscito tutto l'inchiostro ed ha invaso l'intecapedide tra resina e fusto e soprattutto tra resina e parte interna del tappo (e quest'ultimo non sono mai riuscito a pulirlo come si deve; smontare il tappo è impossibile - quelli della Montegrappa mi hanno confermato che c'è un'operazione particoalre da fare - cmunque non l'ho mai mandata a pulire, perchè sebbene sostituiscano tutte le parti sporche che non vengono pulite - eccetto pennino - vogliono 50,00 € a prescindere che sia messa male o bene....e sinceramente visto che si vedeno appena delle ombre scure sul tappo ho lasciato perdere).
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Messaggio da giobatta »

nmaggiore ha scritto:insomma, sintetizzando con la rozzezza che mi contraddistingue si puo' dire che le Montegrappa sono una gran sòla, per di piu' molto costosa ? e come puo' darsi questo fatto ?
Ho letto spesso di problemi più o meno grandi con le montegrappa. Io ho una Miya con pennino F, bellissima penna, materiali stupendi, finiture ottime e pennino scorrevolissimo, flusso medio/abbondante... Ma ha una leggera tendenza a skippare che tende a sparire tenendo il pennino lievemente ruotato verso sinistra.
Ho idea che abbia i rebbi troppo vicini (e forse un lieve baby-bottom) ma non mi sono mai azzardato a toccare.

Diciamo che sono ottime penne da firma, dovessi prenderne un'altra (non credo) la prenderei con pennino B (o M al max).
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Messaggio da nmaggiore »

giobatta ha scritto:Ma ha una leggera tendenza a skippare che tende a sparire tenendo il pennino lievemente ruotato verso sinistra.
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Messaggio da giobatta »

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