per aiutare la fuoriuscita dell'inchiostro
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Per aiutare la fuoriuscita dell'inchiostro, in una stilografica, è utile o risulta dannoso:
1. Agitare lo strumento stesso, con uno o due colpi.
2. Porlo in verticale, in "aiuto" alla forza di gravità.
grazie per le eventuali delucidazioni,
1. Agitare lo strumento stesso, con uno o due colpi.
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La seconda che hai detto.
8rino
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Lo Staff di Fountainpen.it
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Lo staff è formato da: Daniele, Piccardi, Ottorino, Irishtales, G P M P.
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per aiutare la fuoriuscita dell'inchiostro
Grazie per l'esplicazione; allora or mi domando: ma esistono dei reggi-penna, portapenne-verticali, magari 'belli', adatti (non già quelli da cartoleria), per porre in tal guida lo strumento?STAFF ha scritto:La seconda che hai detto.
8rino
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per aiutare la fuoriuscita dell'inchiostro
Nei negozi li ho visti quasi sempre orizzontali, ma qualcosa c'è e tempo sul forum ne è stato pubblicato anche uno autoprodotto. Ma non ritrovo l'argomento.GPetrella ha scritto: Grazie per l'esplicazione; allora or mi domando: ma esistono dei reggi-penna, portapenne-verticali, magari 'belli', adatti (non già quelli da cartoleria), per porre in tal guida lo strumento?
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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Un vecchio vinile, un giradischi; dopo aver saldamente fissato la penna al vinile con il pennino in direzione del bordo, far partire il disco a 45 giri. Per controllare meglio l'operazione, collocarsi a circa cm 5 dal piatto, con gli occhi all'altezza del bordo del disco. Se l'inchiostro non esce così non resta che la centrifuga.


... via... tutto il resto è già poesia
per aiutare la fuoriuscita dell'inchiostro
Preferirei qualcosa di già 'fatto', soprattutto per questioni estetiche.piccardi ha scritto:Nei negozi li ho visti quasi sempre orizzontali, ma qualcosa c'è e tempo sul forum ne è stato pubblicato anche uno autoprodotto. Ma non ritrovo l'argomento.GPetrella ha scritto: Grazie per l'esplicazione; allora or mi domando: ma esistono dei reggi-penna, portapenne-verticali, magari 'belli', adatti (non già quelli da cartoleria), per porre in tal guida lo strumento?
Simone
La stilografica scrive, non c'è bisogno di un metodo "così invasivo", semplicemente volevo aiutare la fuoriuscita dell'inchiostro.Papo56 ha scritto:Un vecchio vinile, un giradischi; dopo aver saldamente fissato la penna al vinile con il pennino in direzione del bordo, far partire il disco a 45 giri. Per controllare meglio l'operazione, collocarsi a circa cm 5 dal piatto, con gli occhi all'altezza del bordo del disco. Se l'inchiostro non esce così non resta che la centrifuga.
Grazie per l'attenzione, e rimango in attesa per un riscontro di questi modelli porta-stilografiche-verticali.
Ultima modifica di GPetrella il domenica 21 settembre 2014, 0:21, modificato 1 volta in totale.
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Hai fatto una prova con più inchiostri diversi? Quale stai utilizzando attualmente?GPetrella ha scritto: La stilografica scrive, non c'è bisogno di un metodo "così invasivo", semplicemente volevo aiutare la fuoriuscita dell'inchiostro.
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In effetti dovresti chiarire che penna è....nuova o vintage? Hai fatto un lavaggio serio della penna anche se nuova?
Poi con che inchiostro?
Poi con che inchiostro?
Sergio
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amo il vetro, e trovo che un bel bicchiere grande sia il miglior portapenne.
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No, con l'unico inchiostro che ho, ovvero quello della stilografica stessa. Allego foto dell'inchiostro.muristenes ha scritto:Hai fatto una prova con più inchiostri diversi? Quale stai utilizzando attualmente?
La stilografica è una Visconti Rembrandt; ho messo in ‘ammollo’, in acqua tiepida, solo il pennino e l'ho asciugato con un panno pulito, facendo fuoriuscire per mezzo dell'inchiostro - scrivendo - i residui d'acqua.Sergjei ha scritto:In effetti dovresti chiarire che penna è....nuova o vintage? Hai fatto un lavaggio serio della penna anche se nuova? Poi con che inchiostro?
Per l'inchiostro, come ho risposto all'utente 'muristenes': allego foto.
In effetti, un bel bicchiere, casomai elaborato? Con colori sul cobalto, azzurro?sim0161 ha scritto:amo il vetro, e trovo che un bel bicchiere grande sia il miglior portapenne.
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Anche io come Matteo adoro il vetro e i miei portapenne preferiti sono dei grossi bicchieri vintage in vetro trasparente sfaccettato, provenienti dalla Germania...oppure altri molto grossi, sempre sfaccettati con delle bugnature geometriche, risalenti agli anni Trenta-Quaranta. Li avevo in casa, ma se ne trovano facilmente nei mercatini dell'antiquariato.
Mi piace anche il legno e ne ho visti alcuni che sono costituiti da blocchi cubici che hanno una serie di fori regolari, in cui collocare le penne. Non ne contengono molte, ovviamente, ma ognuna ha il suo "spazio". Minimalista, accattivante.
Però quelle che uso più di frequente, sono tutte posate sul piano della scrivania (una in legno, una con piano in vetro).
Perchè non apriamo un argomento apposito sui portapenne da scrivania? Sarebbe interessante! Qui siamo un po' OT....
Tornando in tema, per pulire la penna dal residuo di inchiostro, visto che è una penna con caricamento a cartuccia\converter, ti consiglio di svitare la sezione dal fusto e mettere la sezione completamente in ammollo in una ciotola con acqua a temperatura ambiente o leggermente tiepida (NON calda!) magari addizionando con una goccia di sapone neutro ben diluita, se i residui sono piuttosto ostinati e se la penna è nuova e può presentare tracce di grasso o minuscoli residui di lavorazione. Quando, passando la sezione sotto il rubinetto, non uscirà più acqua colorata di inchiostro, puoi avvolgere delicatamente il pennino in un pezzo di carta assorbente (va benissimo un fazzolettino che non lascia residui), a punta in giù, finchè non si asciuga. Poi potrai inserire una nuova cartuccia.
Mi piace anche il legno e ne ho visti alcuni che sono costituiti da blocchi cubici che hanno una serie di fori regolari, in cui collocare le penne. Non ne contengono molte, ovviamente, ma ognuna ha il suo "spazio". Minimalista, accattivante.
Però quelle che uso più di frequente, sono tutte posate sul piano della scrivania (una in legno, una con piano in vetro).
Perchè non apriamo un argomento apposito sui portapenne da scrivania? Sarebbe interessante! Qui siamo un po' OT....
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Tornando in tema, per pulire la penna dal residuo di inchiostro, visto che è una penna con caricamento a cartuccia\converter, ti consiglio di svitare la sezione dal fusto e mettere la sezione completamente in ammollo in una ciotola con acqua a temperatura ambiente o leggermente tiepida (NON calda!) magari addizionando con una goccia di sapone neutro ben diluita, se i residui sono piuttosto ostinati e se la penna è nuova e può presentare tracce di grasso o minuscoli residui di lavorazione. Quando, passando la sezione sotto il rubinetto, non uscirà più acqua colorata di inchiostro, puoi avvolgere delicatamente il pennino in un pezzo di carta assorbente (va benissimo un fazzolettino che non lascia residui), a punta in giù, finchè non si asciuga. Poi potrai inserire una nuova cartuccia.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Sono felice di aver seguito, indicativamente, i tuoi consigli; e per l'asciugatura?Irishtales ha scritto:Tornando in tema, per pulire la penna dal residuo di inchiostro, visto che è una penna con caricamento a cartuccia\converter, ti consiglio di svitare la sezione dal fusto e mettere la sezione completamente in ammollo in una ciotola con acqua a temperatura ambiente o leggermente tiepida (NON calda!) magari addizionando con una goccia di sapone neutro ben diluita, se i residui sono piuttosto ostinati e se la penna è nuova e può presentare tracce di grasso o minuscoli residui di lavorazione. Quando, passando la sezione sotto il rubinetto, non uscirà più acqua colorata di inchiostro, puoi avvolgere delicatamente il pennino in un pezzo di carta assorbente (va benissimo un fazzolettino che non lascia residui), a punta in giù, finchè non si asciuga. Poi potrai inserire una nuova cartuccia.
ps. devo rimediare un bel bicchiere...
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Per l'asciugatura, se lasci la sezione a punta in giù, con il pennino avvolto nella carta assorbente, nel giro di qualche ora sarà tutto asciutto e pronto per una nuova inchiostratura. Se invece devi riporre la penna, per scongiurare la presenza di piccole gocce o di umidità residua all'interno della sezione, ti conviene lasciar asciugare qualche giorno, nella stessa posizione, prima di riporre la penna.
Togli l'acqua che si è accumulata nella parte superiore della sezione, dove si trova l'innesto per la cartuccia. Generalmente dopo il lavaggio rimane sempre una goccia d'acqua depositata in quel punto, che non fluisce all'interno dell'alimentatore e se non rimossa, rimane a stagnare all'interno della penna.
Togli l'acqua che si è accumulata nella parte superiore della sezione, dove si trova l'innesto per la cartuccia. Generalmente dopo il lavaggio rimane sempre una goccia d'acqua depositata in quel punto, che non fluisce all'interno dell'alimentatore e se non rimossa, rimane a stagnare all'interno della penna.
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Ora che hai scritto di che penna si tratta e quale inchiostro usi è tutto più chiaro.
La penna in questione appartiene a quel gruppo di penne, purtroppo son molte, nate per essere belle e costose, ma poco efficienti.
Sovente l'alimentatore, che è l'anima di una penna, è di scarsa qualità e prodotto chissà dove. Molti "artigiani" italiani usano componentistica francese e sappiamo che i francesi, in quanto a penne, non fanno impazzire..... in quanto a donne è un altro discorso.
Anche sulla scelta del tipo di alimentazione ci sarebbe da ridire, perchè sono poche le penne serie alimentate a cartuccia o converter.
Infine c'è il pennino, bello, grosso, esagerato, sfavillante, perchè deve vedersi e far pompa magna come le unghie pittate delle signore ( la classe è un'altra cosa); peccato che gli inchiostri moderni asciughino in fretta e preferiscano pennini più discreti.
Prova ad usare un volgarissimo inchiostro Lamy, potresti trovare giovamento e nonostante il prezzo contenuto è ottimo.
Io ho una Nettuno Skipper, bella, ma con il tuo stesso problema, l'ho rimandata alla casa, mi hanno sostituito l'alimentatore a gratis, restituendomi anche il vecchio alimentatore, ma la penna continua a non scrivere. Quando scrive, scrive anche bene, ma spesso non parte, poi magari si inceppa.
Come direbbe l'on. Razzi: "Ascoltami amme, comprati un'altra penna".
La penna in questione appartiene a quel gruppo di penne, purtroppo son molte, nate per essere belle e costose, ma poco efficienti.
Sovente l'alimentatore, che è l'anima di una penna, è di scarsa qualità e prodotto chissà dove. Molti "artigiani" italiani usano componentistica francese e sappiamo che i francesi, in quanto a penne, non fanno impazzire..... in quanto a donne è un altro discorso.
Anche sulla scelta del tipo di alimentazione ci sarebbe da ridire, perchè sono poche le penne serie alimentate a cartuccia o converter.
Infine c'è il pennino, bello, grosso, esagerato, sfavillante, perchè deve vedersi e far pompa magna come le unghie pittate delle signore ( la classe è un'altra cosa); peccato che gli inchiostri moderni asciughino in fretta e preferiscano pennini più discreti.
Prova ad usare un volgarissimo inchiostro Lamy, potresti trovare giovamento e nonostante il prezzo contenuto è ottimo.
Io ho una Nettuno Skipper, bella, ma con il tuo stesso problema, l'ho rimandata alla casa, mi hanno sostituito l'alimentatore a gratis, restituendomi anche il vecchio alimentatore, ma la penna continua a non scrivere. Quando scrive, scrive anche bene, ma spesso non parte, poi magari si inceppa.
Come direbbe l'on. Razzi: "Ascoltami amme, comprati un'altra penna".

... via... tutto il resto è già poesia
- piccardi
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Non conosco il modello quindi non mi pronuncio sul resto, anche se in effetti su alcune Visconti qualche problemino di scrittura l'ho riscontrato. Ma su questa generalizzazione contro le cartucce non sono d'accordo. Tutte le penne più serie prodotte in Giappone (i modelli più prestigiosi di Pilot e Sailor ad esempio) sono a cartuccia/converter. La passione per i caricamenti integrati sembra essere una cosa molto italo/tedesca, in quei mercati vengono considerati (tutto sommato a ragione) sistemi poco pratici, e problematici in caso di rottura.Papo56 ha scritto: Anche sulla scelta del tipo di alimentazione ci sarebbe da ridire, perchè sono poche le penne serie alimentate a cartuccia o converter.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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