Selezione nuova penna per università
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Io ho trovato la Middle Range pessima.
Molto rigida, si impunta ed è faticoso scrivere
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- Phormula
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TWSBI diamond 580. Con un pieno di inchiostro hai 50 pagine di autonomia. Pennino F.
Con una boccetta di inchiostro Diamine da 6 Euro scrivi l'equivalente di 120 cartucce standard, ovvero 20 pacchetti, che a 2 euro l'uno fanno 40 euro. Ergo ti sei ripreso la differenza.
Con una boccetta di inchiostro Diamine da 6 Euro scrivi l'equivalente di 120 cartucce standard, ovvero 20 pacchetti, che a 2 euro l'uno fanno 40 euro. Ergo ti sei ripreso la differenza.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Per Giovanni Paolo: ho preso la Middle Range con un converter tradizionale, non è il mini della Monteverde ma non ricordo la marca. L'ho presa in un noto negozio specializzato dove mi hanno detto che hanno fatto una lunga ricerca per trovare il converter giusto.
Per Eroica: temo che tu ti sia imbattuto in un esemplare difettoso.
Saluti
Per Eroica: temo che tu ti sia imbattuto in un esemplare difettoso.
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- piccardi
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La mia esperienza è gli F di 78G, Kakuno, Prera e Middle Range sono probabilmente i migliori pennini in acciaio sul mercato per scorrevolezza e precisione del tratto, però io ho una mano molto leggera e quei pennini sono davvero fini (un EF Pelikan o Lamy è praticamente un M al confronto), per cui se si preme un po' ci sta che si impuntino.Gustav ha scritto: Per Eroica: temo che tu ti sia imbattuto in un esemplare difettoso.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Quoto in pieno quanto detto da Phormula, e rilancio:Phormula ha scritto:TWSBI diamond 580. Con un pieno di inchiostro hai 50 pagine di autonomia. Pennino F.
Con una boccetta di inchiostro Diamine da 6 Euro scrivi l'equivalente di 120 cartucce standard, ovvero 20 pacchetti, che a 2 euro l'uno fanno 40 euro. Ergo ti sei ripreso la differenza.
Twisbi Vac 700, capacità maggiore della 580, corpo trasparente, pennino F o EF; ma alcuni non apprezzano la conformazione della sezione, dove c'è la filettatura per avvitare il cappuccio, quindi andrebbe provata di persona
Giorgio
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Il mio pennino misura M, quondi non dovrei risentire di imputamenti dovuti a scarso flusso. Comunque visto che tutti ne parlate bene, proverò a ad essere più paziente, probabilmente c'è qualche problema di allineamento punte.piccardi ha scritto:La mia esperienza è gli F di 78G, Kakuno, Prera e Middle Range sono probabilmente i migliori pennini in acciaio sul mercato per scorrevolezza e precisione del tratto, però io ho una mano molto leggera e quei pennini sono davvero fini (un EF Pelikan o Lamy è praticamente un M al confronto), per cui se si preme un po' ci sta che si impuntino.Gustav ha scritto: Per Eroica: temo che tu ti sia imbattuto in un esemplare difettoso.
Simone
Nel caso non sia neanche un problema di pennino, cambiero' l' intero gruppo scrittura. Insomma sta penna
"a da scrivere
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- Phormula
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Se compri anche il calamaio VAC 20, la TWSBI VAC 700 si ricarica ovunque in modo pulito, riempiendo completamente il serbatoio.rolex hunter ha scritto:Quoto in pieno quanto detto da Phormula, e rilancio:Phormula ha scritto:TWSBI diamond 580. Con un pieno di inchiostro hai 50 pagine di autonomia. Pennino F.
Con una boccetta di inchiostro Diamine da 6 Euro scrivi l'equivalente di 120 cartucce standard, ovvero 20 pacchetti, che a 2 euro l'uno fanno 40 euro. Ergo ti sei ripreso la differenza.
Twisbi Vac 700, capacità maggiore della 580, corpo trasparente, pennino F o EF; ma alcuni non apprezzano la conformazione della sezione, dove c'è la filettatura per avvitare il cappuccio, quindi andrebbe provata di persona
Giorgio
Tutto quello che ti serve è un fazzoletto di carta per togliere l'eccesso di inchiostro dal pennino dopo la ricarica.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Io sono un principiante e possessore di una Lamy Safari e una TWSBI 580. Allora se devo essere sincero la Lamy Safari la ho usata molto per appunti ma l'inchiostro finiva presto, la TWSBI 580 la ho da pochi giorni e mi ci trovo benissimo e rispetto alla Safari ha molta più autonomia.
Come mi organizzo ora per l'uni? Safari caricata di nero e 580 blu, cosi ho sempre una penna carica da usare. Avevo preso la 580 perchè era una penna che esteticamente mi piaceva molto e capiente. Io come altri ti consiglierei di risparmiare un pò per la penna universitaria che non si sa mai cosa può succedere.
Come mi organizzo ora per l'uni? Safari caricata di nero e 580 blu, cosi ho sempre una penna carica da usare. Avevo preso la 580 perchè era una penna che esteticamente mi piaceva molto e capiente. Io come altri ti consiglierei di risparmiare un pò per la penna universitaria che non si sa mai cosa può succedere.
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Ragazzi siete gentilissimi, non mi aspettavo tante risposte! 
Allora punto decisamente sulle jappe!
TWISBI ho letto di una fragilità congenita della plastica, e considerando che la penna passerà parecchio tempo anche nello zaino, preferirei evitare.
La scelta allora è su Pilot o Sailor...
A simpatia (solo per sentito dire) prenderei Sailor, modelli Procolor/1911 young, la Sapporo mi è sembrata un pò piccola rispetto alla mia Safari guardando comparative online. Poi è un "difetto" che sparisce utilizzandola col cappuccio, cosa che non sono mai riuscito a fare con la Safari, la trovavo estremamente scomoda.
Sono in vacanza a Firenze tra un paio di settimane ed avrò occasione di passare alla Casa della Stilografica per vedere di "toccare" alcuni modelli, così fugo anche ogni dubbio con Pilot.
Il mio dubbio con le japponesi era il fatto che su ebay vedevo decine di vecchie penne europee ancora marcianti (pelikan, aurora, montegrappa...) ma nessuna japponese, nemmeno di alta gamma. Pensavo quindi che fossero costruite con resine o lavorazioni di qualità peggiore, sebbene i pennini siano molto rinomati. Sono contento di essere stato smentito
Quanto al converter, ero abituato ad usarlo e ricaricarlo in continuazione sulla Safari senza particolari problemi, mi adatterò anche sulla nuova penna. Dopotutto è un rito piacevole, mi spiacerebbe perderlo per delle banali cartucce (che comunque riconosco possano essere più pratiche).
Ultima domandona, prima di aggiornarvi non appena avrò compiuto l'acquisto: ma che differenza passa tra le penne japponesi "internazionali" e quelle per il mercato interno?
Facendo una ricerchina sui vari modelli, vengono vendute a prezzi stracciati rispetto ai negozi europei, ma è sempre precisato il fatto che siano differenti da quelle per esportazione.
Grazie a tutti per i consigli
Marco
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Allora punto decisamente sulle jappe!
TWISBI ho letto di una fragilità congenita della plastica, e considerando che la penna passerà parecchio tempo anche nello zaino, preferirei evitare.
La scelta allora è su Pilot o Sailor...
A simpatia (solo per sentito dire) prenderei Sailor, modelli Procolor/1911 young, la Sapporo mi è sembrata un pò piccola rispetto alla mia Safari guardando comparative online. Poi è un "difetto" che sparisce utilizzandola col cappuccio, cosa che non sono mai riuscito a fare con la Safari, la trovavo estremamente scomoda.
Sono in vacanza a Firenze tra un paio di settimane ed avrò occasione di passare alla Casa della Stilografica per vedere di "toccare" alcuni modelli, così fugo anche ogni dubbio con Pilot.
Il mio dubbio con le japponesi era il fatto che su ebay vedevo decine di vecchie penne europee ancora marcianti (pelikan, aurora, montegrappa...) ma nessuna japponese, nemmeno di alta gamma. Pensavo quindi che fossero costruite con resine o lavorazioni di qualità peggiore, sebbene i pennini siano molto rinomati. Sono contento di essere stato smentito
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Quanto al converter, ero abituato ad usarlo e ricaricarlo in continuazione sulla Safari senza particolari problemi, mi adatterò anche sulla nuova penna. Dopotutto è un rito piacevole, mi spiacerebbe perderlo per delle banali cartucce (che comunque riconosco possano essere più pratiche).
Ultima domandona, prima di aggiornarvi non appena avrò compiuto l'acquisto: ma che differenza passa tra le penne japponesi "internazionali" e quelle per il mercato interno?
Facendo una ricerchina sui vari modelli, vengono vendute a prezzi stracciati rispetto ai negozi europei, ma è sempre precisato il fatto che siano differenti da quelle per esportazione.
Grazie a tutti per i consigli
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Marco
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https://www.youtube.com/watch?v=0fAqVczQO0Ypinguino ha scritto: TWISBI ho letto di una fragilità congenita della plastica,
il policarbonato è una plastica eccellente in quanto a resistenza. Le lenti antigraffio per gli occhiali sono, appunto, in policarbonato. Le TWSBI 5xy e VAC700, la Lamy Vista e gli scudi antisommossa in dotazione alla polizia sono fatti di Makrolon (anche chiamato "Lexan"), un policarbonato particolarmente elastico, infrangibile e resistente. Anche la Lamy2000 è fatta dello stesso materiale, rinforzato da fibre.
Se proprio non ti fidi, c'è il modello Al, in cui le parti più delicate, come le filettature, sono in alluminio.
Questo solo per superare la barriera della fragilità. Per il resto, scegli secondo gusto =)
- piccardi
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Le fragilità delle TWSBI sono dovute non tanto al materiale, quanto al tipo di lavorazione, che ha dei punti in cui subisce più stress (mi pare di aver letto dipenda dal punto di estrusione). La mia 540 ha fatto 5 voli sul pavimento (voluti, ce l'ho proprio buttata), limitandosi a rimbalzare, senza neanche riportare l'ombra di un graffio. Come resistenza meccanica il policarbonato è uno dei materiali migliori, credo che solo la celluloide monocolore maggiore resistenza agli urti.
Ma il cappuccio, nel punto di aggancio alla banda metallica mi si è rotto semplicemente ad avvitarlo un po' troppo. E la stessa sorte ha subito il fusto. Tutte le volte mi hanno sostituito il pezzo alla semplice segnalazione del problema con tanto di spedizione gratuita a casa dopo una semplice email. Con la 580 il problema viene dato per risolto, ed infatti l'ultima volta mi han dato un cappuccio della 580. Alla fine la mia 540 ormai è quasi una 580 (potremmo dire una 570...)
Ovvio che comunque trovarsi con la penna ferma non è gradevole...
Simone
Ma il cappuccio, nel punto di aggancio alla banda metallica mi si è rotto semplicemente ad avvitarlo un po' troppo. E la stessa sorte ha subito il fusto. Tutte le volte mi hanno sostituito il pezzo alla semplice segnalazione del problema con tanto di spedizione gratuita a casa dopo una semplice email. Con la 580 il problema viene dato per risolto, ed infatti l'ultima volta mi han dato un cappuccio della 580. Alla fine la mia 540 ormai è quasi una 580 (potremmo dire una 570...)
Ovvio che comunque trovarsi con la penna ferma non è gradevole...
Simone
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Anch'io ho avuto problemi con una VAC 700, la prima che ho comprato. Si è fessurata in alcuni punti. Le successive, sia VAC 700 che Diamond 580 vanno benissimo. Secondo me la casa migliora continuamente i suoi prodotti. Devo anche dire che ho visto molte penne fessurate, non solo TWSBI e spesso la causa era che la plastica era stata avvitata con troppa forza.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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- La mia penna preferita: Wahl Eversharp Gold Seal
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Come ti è stato detto, non è certo un problema del materiale, che è robustissimo. Sono fatte di policarbonato pure le spade con cui combatto e non si rompono (QUASI) mai. Se si rompe qualcosa è un difetto progettuale, ma penso che sui modelli più recenti non ce ne siano più di significativi.