Io ho comprato una versione modificata della 316 che viene illustrata sopra. Il suo pennino e' stato limato (grinded) da un artigiano di Singapore che ha fatto un lavoro veramente egregio creando un corsivo italico da 0,7 mm. Dato che il prezzo era molto abbordabile mi sono lasciato tentare, nonostante pensassi che 0,7 mm fosse troppo poco per ottenere una variazione di tratto ben visibile. Mi sono dovuto ricredere, ho riscoperto un modo di scrivere eccitante e, una volta presa bene la mano, non troppo penalizzante in termini di velocita'. Sia ben chiaro che scrivo da cani, ma' intendo dire che riesco a scrivere non come se fosse un Broad, ma proprio come Italico. Inoltre essendo cosi piccolo il tratto, la scrittura non crea una pagina "strana", anzi si confonde quasi con un medio, ma' gia' alla seconda occhiata se ne coglie la meravigliosa particolarita'. Ho fatto invece un po' piu' fatica ad accettare l'aspetto estetico di questa penne, ma' ora ne sono innamorato. P.S. su internet la penna viene venduta come "di celluloide", in questa discussione si parla di resina acrilica. Sono incompetente in materia, ma' ci sara modo di dare un giudizio certo, immagino. Saluti
Sergio
Milan Pen Show - Mostra Scambio di Milano
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Recensione Keigelu 316
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Il giudizio certo te lo da il prezzo della penna. Fosse stata veramente in celluloide si partiva da 10 volte quel prezzo. Trovo invece interessante che ci siano persone che offrano queste modifiche anche su penne con pennino in acciaio, sarebbe bello se ci fossero anche da noi.
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La cellluloide odora leggermente di canfora, per cui e' molto facilmente distinguibile da altre plastiche.
Rigurdo al commento sulla personalizzazione del pennino in acciaio, segnalo qualche giorno fa' delle Baoer cinesi, copia delle parker sonnet, con pennino in acciao modificato italic, viste in vendita so fpn a una quindicina di euro.
Rigurdo al commento sulla personalizzazione del pennino in acciaio, segnalo qualche giorno fa' delle Baoer cinesi, copia delle parker sonnet, con pennino in acciao modificato italic, viste in vendita so fpn a una quindicina di euro.
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Recensione Keigelu 316
Scusate se approfito di questa bella recensione per fare una paio di domande, non sapevo dove postarla e se fosse sbagliato invito i moderatori a trasferirla. Uso questa penna da circa un mese, e devo dire che sono soddisfatto in larga parte delle sue prestazioni,tranne su due punti, volevo capire se è una mia impressione o effettivamente la penna necessità di due piccole modifiche. Quando la uso,senza cappuccio inserito indendo, la trovo molto sbilanciata , questo perchè la parte finale del barile (è corretto questo termine?) è in ottone verniciato invece che in acrilico, motivo per cui mi stavo interessando a sostituirlo, però volevo capire se poteva portare reali benefici, altra dubbio era su il converter, il mio è come indicato nelle foto postata nella recensione,con filetto vite su plastica, (ne ho visti alcuni con passo su filetto in ottone dorato) quando di avvita la tenuta è pessima se non si stà attenti avvitantolo salta e si allenta, vorrei capire se è un difetto del converter o del sistema di serraggio, non ho altri converter a vite con lo stesso passo e quindi non ho potuto fare questa prova, per finire ho notato che inoltre le cartucce pelkan serie 4001 a volte non stanno in sede, cosa che invece avviene perfettamente con le cartucce della Jinhao.
Vi ringrazio in anticipo per le rispote che potrete darmi.
Riccardo
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Recensione Keigelu 316
Buonasera a tutti.
Possiedo due esemplari di questa penna, quella che vedete nella recensione ed una dalla livrea scura marmorizzata (carbon, se non ricordo male).
Non mi dilungo sul discorso del bilanciamento, è chiaramente questione di trovare il proprio bilanciamento ideale dello strumento, posso soltanto dirvi che, in entrambe le penne in mio possesso, mi risulta difficile calzare il cappuccio, in quanto quest'ultimo mi rimane appoggiato in equilibrio molto precario sul fondello in ottone verniciato. Oltretutto, aumentando in questo modo il peso della penna sul fondo, una volta posta nella posizione di scrittura, essa risulterebbe ancora più sbilanciata. Viceversa, senza cappuccio calzato (non lo calzo mai in alcun penna), trovo che il peso alla fine faccia appoggiare la penna sulla mano in un modo che non mi stanca durante la scrittura. Queste però, ripeto, sono opinoni personali e quello che per me va bene, per un altro potrebbe significare una vera tortura.
Devo purtroppo invece lamentare anch'io la scarsa qualità della filettatura del converter, saltata dopo le prime volte che l'ho rimosso sulla prima 316 (quella della recensione) e addirittura mai riuscito ad avvitare nella seconda. Tuttavia, ciò non mi ha portato a problemi di tenuta, se non una volta con la prima delle due penne in cui ho trovato inondato il cappuccio di un meraviiglioso verde MB dopo averla caricata e tenuta "a testa in giù"...
Possiedo due esemplari di questa penna, quella che vedete nella recensione ed una dalla livrea scura marmorizzata (carbon, se non ricordo male).
Non mi dilungo sul discorso del bilanciamento, è chiaramente questione di trovare il proprio bilanciamento ideale dello strumento, posso soltanto dirvi che, in entrambe le penne in mio possesso, mi risulta difficile calzare il cappuccio, in quanto quest'ultimo mi rimane appoggiato in equilibrio molto precario sul fondello in ottone verniciato. Oltretutto, aumentando in questo modo il peso della penna sul fondo, una volta posta nella posizione di scrittura, essa risulterebbe ancora più sbilanciata. Viceversa, senza cappuccio calzato (non lo calzo mai in alcun penna), trovo che il peso alla fine faccia appoggiare la penna sulla mano in un modo che non mi stanca durante la scrittura. Queste però, ripeto, sono opinoni personali e quello che per me va bene, per un altro potrebbe significare una vera tortura.
Devo purtroppo invece lamentare anch'io la scarsa qualità della filettatura del converter, saltata dopo le prime volte che l'ho rimosso sulla prima 316 (quella della recensione) e addirittura mai riuscito ad avvitare nella seconda. Tuttavia, ciò non mi ha portato a problemi di tenuta, se non una volta con la prima delle due penne in cui ho trovato inondato il cappuccio di un meraviiglioso verde MB dopo averla caricata e tenuta "a testa in giù"...
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Recensione Keigelu 316
Ciao Silente, anche io ho quella Carbone, e ti confermo che il cappuccio si infila in modo poco stabile, onestamente non lo calzo mai perchè per me è già troppo sbilanciata, ma effettivamente non ha una buona tenuta.